Terni, coltivazioni sopra a discariche, M5S porta vicenda in Europarlamento

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Commissione europeaFinisce anche all’attenzione della Commissione europea l’inquietante questione delle coltivazioni su aree ad alta presunzione di contaminazione di Terni con ortaggi a rischio finiti sulle tavole dei cittadini ternani. Il commissario europeo per l’Ambiente, Karmenu Vellaa, ha infatti risposto ad una interrogazione urgente presentata dall’eurodeputata del Movimento Cinque Stelle Laura Agea in cui “si evidenzia l’interesse transfrontaliero rappresentato dal rischio che prodotti contaminati finiscano sul mercato europeo senza alcun controllo”.

L’iniziativa di Agea è stata resa nota questa mattina nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato anche altri esponenti del M5S (il senatore Lucidi e i consiglieri comunali). L’europarlamentare ha riferito che Vellaa ha spiegato che la Commissione non era a conoscenza dei fatti e che spetta alle autorità italiane competenti mettere in atto i programmi di decontaminazione che potrebbero risultare necessari, oltre a garantire il rispetto della legislazione dell’Ue, comprese le direttive relative a discariche e rifiuti.

Anche il senatore Stefano Lucidi ha presentato un’interrogazione parlamentare e nel corso della conferenza stampa ha sostenuto che spetti “al sindaco Leopoldo Di Girolamo che tra l’altro è anche un medico, adottare i provvedimenti a tutela della salute dei cittadini ternani”.

Il consigliere comunale di Terni, Thomas De Luca, ha ricordato che “i 5 siti di Terni ad alta presunzione di contaminazione e che risultano interessati da coltivazioni agroalimentari sono ‘Vocabolo Fiore 1’, ex deposito di scorie siderurgiche e terre di fonderia ed ex attività di rottamazione; ‘Vocabolo Fiore 2’ ex deposito di scorie siderurgiche e terre di fonderia e rifiuti speciali; ‘Maratta 1’ deposito di rifiuti speciali; ‘Maratta 2’ interramento fanghi industriali; ‘lago ex cava Sabbione’ deposito rifiuti urbani”. De Luca ha quindi chiesto che le autorità competenti, compreso il Comune di Terni, “facciano i dovuti controlli e che è intollerabile che dal 2004 ad oggi l’amministrazione comunale non abbia nemmeno inviato un tecnico per verificare, se non altro ictu oculi, lo stato dei luoghi”.

Il consigliere comunale di Terni, Valentina Pococacio, ha sollecitato il Sindaco di Terni ad “emettere con urgenza un’ordinanza per vietare la coltivazione di prodotti agroalimentari su detti terreni anche in applicazione del principio di precauzione”.

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