Amelia, raccolte tremila firme per salvare il Rio Grande

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Rio Grande AmeliaUna mobilitazione popolare per salvare il Rio Grande di Amelia, mettere in sicurezza la diga e riaprire la chiusa di fondo. In 20 giorni, grazie all’iniziativa di Legambiente, Italia Nostra e WWF, sono state raccolte ben tremila firme di cittadini che avanzano le richieste alla Regione Umbria.

Le tre associazioni ambientaliste spiegano che “in questi anni i cittadini amerini hanno dovuto assistere impotenti al definitivo interramento del bacino del Rio Grande nell’indifferenza delle autorità preposte alla sua manutenzione. A seguito di un’ordinanza della Protezione Civile che rischia di portare alla definitiva dismissione delle dighe del Rio Grande, abbiamo deciso di mobilitarci per una raccolta firme. Con la petizione ‘salviamo il Rio Grande’ gli amerini chiedono alla Regione Umbria di rispondere all’ordinanza, di farsi carico delle dighe Para e Ponte Grande ed evitare così che le due antiche strutture vengano dismesse con opere e disposizioni volte a determinarne il definitivo abbandono”.

I firmatari e le tre associazione ambientaliste sottolineano inoltre che “la riapertura della chiusa di fondo della diga del Ponte Grande è tecnicamente possibile ed è l’unica soluzione per ripristinare il lago. Lo scoglio vero è rappresentato dalla mancanza di un gestore che rediga un progetto in sanatoria della struttura e supervisioni il piano di rimozione dei fanghi”.

Durante la raccolta firme le associazioni promotrici spiegano di aver avuto modo di constatare che “la cittadinanza vuole fermamente il ripristino del lago nelle sue condizioni originarie, ritenendo qualsiasi altro intervento che prescinda dalla riapertura della chiusa di fondo un’opera inutile e dispendiosa”. Infine Italia Nostra, Legambiente e WWF ringraziano quanti si sono spesi per la raccolta delle firme e tutti i cittadini che “hanno dimostrato nei fatti il loro amore per questo bene della comunità”.

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