Aperte a Terni 10 delle 12 start up innovative dell’Umbria. Dati negativi rispetto al Centro Italia

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riunione lavoroE’ in provincia di Terni la quasi totalità delle start up innovative aperte in Umbria, ma il dato è comunque negativo rispetto alle altre regioni del Centro Nord. Secondo la Camera di commercio, al 5 novembre scorso erano infatti dieci le start up iscritte alla sezione speciale del Registro imprese, rispetto alle 12 presenti a livello regionale. Ma confrontando la performance dell’Umbria rispetto ad un quadro macro-regionale, emerge tuttavia che sono 63 nelle Marche, 127 nel Lazio, 93 in Toscana e 18 in Abruzzo.

L’Umbria, sempre secondo l’ente camerale, sembra viaggiare invece ad un ritmo più vicino alle prestazioni delle regioni del Centro Sud: Basilicata (8) Calabria (14) Molise (8). Sembrano insomma trovare conferma le opinioni di chi ritiene che “il cuore verde d’Italia” si stia velocemente meridionalizzando andando incontro ad un declino economico.

Le start up nate a Terni (neo costituite o già costituite da non più di 48 mesi) operano prevalentemente nel settore dei servizi alle imprese: cinque sono nel settore della produzione software, due svolgono attività di ricerca e sviluppo in ambito chimico e nanotecnologico, due attività editoriali (sviluppo piattaforme web e applicazioni) e l’ultima iscritta opera nell’ambito della progettazione di prodotti per favorire la sostenibilità ambientale.

Il presidente camerale, Enrico Cipiccia, commenta così: “I giovani stanno cominciando a capire che per reagire alla crisi l’opportunità devono costruirsela da soli e anche nel nostro territorio sta cominciando a fiorire il fenomeno degli ‘startupper’. Un fenomeno che noi crediamo vada sostenuto concretamente, per questo stiamo mettendo in campo strumenti che aiutano i giovani a passare dall’idea all’impresa”.

Vantaggi per start up e requisiti. Ci sono alcuni vantaggi per gli startupper: possono accedere ad un regime speciale in termini fiscali e tributari che può essere esteso anche alle società già esistenti (tra cui l’esenzione dall’imposta di bollo e dai diritti di segreteria). Ma ci si può iscrivere al Registro delle start up innovative solo rispettando determinati requisiti, tra questi: la società avviata deve essere di capitali non quotata (costituita anche in forma cooperativa), deve avere un fatturato non superiore a 5 milioni di euro, non distribuire utili, avere per oggetto sociale lo sviluppo di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico, non essere costituita in seguito a cessione o fusione di ramo d’azienda, sostenere una determinata quantità di costi in ricerca e sviluppo (non inferiore al 15% delle spese totali).

Inutile però nascondere che, a prescindere da qualche piccolo sgravio per gli startupper innovativi, resta particolarmente complicato fare impresa in Italia, in Umbria e a Terni.

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