Araba Fenice, continua il ”Tribute to Chopin”: domenica due concerti in versione Quintour

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frederic-chopinContinua la serie di concerti in onore del “poeta del pianoforte” Frederic Chopin, che l’Araba Fenice sta proponendo nella città di Terni in quest’ultimo periodo. Dopo la coppia Teresa Kaban- Henryk Blazej e Joanna Trzeciak, domenica 23 febbraio alle 17,30 presso l’Auditorium Gazzoli, terzo appuntamento del ciclo “Tribute to Chopin”. Nel dettaglio, verranno presentati nelle stessa giornata i due splendidi concerti per pianoforte e orchestra nella versione originale in Quintuor che Chopin scrisse nell’arco di due anni, tra il 1829 e il 1830.

Per l’occasione unica e rara, l’Araba Fenice ha invitato due eccellenti pianisti che saranno accompagnati da un quintetto d’archi composto da musicisti umbri dalle spiccate qualità artistiche. Avvio del pomeriggio romantico con il pianista serbo Mihajlo Zurkovic che eseguirà il concerto n.2 op.21, il quale Chopin scrisse nel 1829 e che possiede nei suoi passi, temi ampi, distesi, dolci e cantabili con accenti drammatici e con numerosi episodi di bravura stilistica pieni raffinatezza e scintillante musicalità.

MIHAJLO ZURKOVIC – Giovane talento è stato pluripremiato in oltre dieci concorsi pianistici internazionali, aggiudicandosi più volte il primo premio come al concorso internazionale “Petar Konjovic” a Belgrado, all’Europeo di Moncalieri, all’Internazionale “Chopin” a Novisad, e al International Forum di Kiev. E’ stato invitato in numerosi festival, in Italia, Francia, Romania, Ungheria, Russia, Slovenia, Croazia, Montenegro, Macedonia, Serbia, e negli Stati Uniti. Nel 2009 il suo debutto nelle prestigiose sale “Bechstein Concert Hall” e “Synphony Spaces” a New York.

Seconda parte con il pianista Federico Rovini che eseguirà il più celebre e complesso concerto n.1 op.11. Un concerto dal suono poderoso, caratterizzato da una suadente cantabilità, pieno di virtuosismo pianistico come pochi altri scritti per pianoforte. Se nel secondo tempo del concerto si possono ascoltare echi legati ai grandi “Notturni”, quasi un omaggio a commoventi momenti di fronte a un chiaro di luna, il terzo tempo possiede una carica energica data da un suono maschio e potente. Un’autentica cavalcata che si sposa con i temi delle più tipiche danze polacche del tempo.

FEDERICO ROVINI – Un pianista solido dalla lunga esperienza che l’ha portato a suonare in Romania, Lussemburgo, Spagna, Francia, Russia, Germania, Danimarca, Austria e fin alla lontana Cina, dove durante la tournee  nel 2009 fatta assieme ai “Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino”, oltre che come esecutore, ha riportato significativi consensi anche per le sue trascrizioni per archi di brani di G. Martucci e G. Puccini.

IL QUINTETTO D’ARCHI – I due pianisti verranno accompagnati da cinque importanti solisti umbri: Angelo Cicillini al violino, diplomatosi prima in violino poi in viola, sempre con il massimo dei voti e la lode, presso il Conservatorio di Musica “F. Morlacchi” di Perugia. Angelo De Domenico, anch’egli al violino, il quale comincia i suoi studi musicali all’età di quattro anni, proseguendo la sua formazione presso il conservatorio di musica “S. Cecilia” di Roma dove si diploma brillantemente. Luana Monachesi alla viola, la quale ha conseguito il diploma di viola e violino sotto la guida del maestro G. Porzi, presso il conservatorio statale di musica “F. Morlacchi” di Perugia. Ivo Scarponi al violoncello, figlio d’arte  del celebre clarinettista Ciro Scarponi, si è diplomato nel 1992 con il massimo dei voti e la lode presso il conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia, sotto la guida del maestro Vallini. Infine Massimo Santostefano, fisarmonicista e contrabbassista, ha vinto il primo concorso internazionale all’età di 8 anni, piazzandosi al primo posto in undici importanti competizioni internazionali.

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