Arrestati due imprenditori per istigazione al suicidio del commercialista Boninsegni

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Continuare a falsificare contabilità, gonfiare fatture, danneggiare aziende oppure perdere gran parte del proprio lavoro. Il commercialista Gianluca Boninsegni, disperato per il ricatto imposto da due imprenditori ternani, si è tolto la vita buttandosi da un ponte. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, ad esercitare pressioni e minacce sarebbero stati G.R. 55enne di Narni e A.P. 53enne ternano. Stamattina la squadra mobile di Terni ha arrestato entrambi con l’accusa di istigazione al suicidio, estorsione aggravata ed evasione fiscale.

Boninsegni aveva cercato di uccidersi già a fine marzo. All’origine di quel gesto – secondo gli investigatori – le vessazioni subite dai due imprenditori, che lo obbligavano a redigere false contabilità per molte società a loro riconducibili e falsificare fatture anche ai danni di altre ditte clienti dello stesso professionista. Per costringerlo ad acconsentire alle loro richieste i due lo avevano ripetutamente minacciato di interrompere i rapporti professionali con il suo studio e di far revocare gli incarichi già affidati da altri clienti, che loro stessi gli avevano procacciato. Un danno enorme per il professionista, considerato che il giro di affari in pericolo rappresentava circa il 40% dell’intero suo fatturato.

Secondo gli inquirenti, dopo il tentativo di suicidio del 28 marzo scorso, i due imprenditori, intuendo che sarebbe stata aperta un’indagine, cercarono di correre ai ripari, costringendo il commercialista a sottoscrivere alcune deleghe retrodatate (risalenti addirittura al 2009) per la gestione dei conti correnti di alcune società, nel tentativo di legittimare tutte le operazioni finanziarie effettuate sino ad allora e che, altrimenti, avrebbero potuto essere annullate. A questo punto l’uomo, esasperato, il 28 luglio scorso ha deciso di farla finita.

Il Gip, Maurizio Santoloci, riconoscendo l’estrema gravità della condotta posta in essere, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per entrambi gli imprenditori coinvolti. Al momento la polizia è ancora impegnata in perquisizioni che interessano dodici tra società, imprese e studi professionali.

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