Ast, netta contrarietà dei sindacati al piano industriale Tk, proclamato sciopero e manifestazione

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ast acciaierieI sindacati giudicano irricevibile il piano industriale di Ast presentato da Thyssenkrupp, i lavoratori parlano di “smarrimento e preoccupazione”. Al momento i delegati delle rsu sono in fabbrica mentre i sindacati hanno già annunciato per domani uno sciopero di otto ore e una manifestazione.

FIOM-CGIL Per Gianni Venturi, coordinatore nazionale della siderurgia Fiom, “il piano è irricevibile ed inaccettabile, manca qualsiasi prospettiva strategica e la ricerca dell’equilibrio tra produzione e redditività è sostanzialmente scaricato esclusivamente sui lavoratori”. Venturi ha ricordato che la stima dell’impatto occupazionale è di 550 dipendenti in meno e c’è la richiesta di ridurre del 10% il costo del lavoro medio, tanto che dei 61 milioni di riduzione dei costi generali 28 verrebbero dal costo del lavoro.

FIM-CISL Per il segretario nazionale Fim-Cisl, Marco Bentivogli “il piano presentato è la fotocopia di tutti i gruppi per efficientare il costo del lavoro: ha ricadute socialmente inaccettabili e dal punto di vista industriale è fallimentare, è inaccettabile”. Questa proposta “non prevede la riconquista di terreno sul settore dell’inossidabile, richiamiamo il Governo a far sentire la pressione sulla Thyssen”.

UILM-UIL Il segretario nazionale della Uilm, Mario Ghini, ha commentato: “Questa situazione è anche colpa di Thyssen e si chiede conto ai lavoratori. Quando la società ha venduto Outokumpu non ha creato la situazione per mantenere competitivo il sito dando capacità commerciale sui mercati ad una concorrente”. Ora per Ghini “è inaccettabile la proposta dell’uscita di circa 500 addetti dal perimetro aziendale, corrispondente ad una riduzione della forza lavora del venti per cento nei prossimi cinque anni. Possiamo pure discutere sui criteri per migliorare la produttività, concordando sistemi comuni di analisi e verifica, ma incidere così pesantemente sull’occupazione proprio non è possibile”:

Il segretario Uilm ha aggiunto: “Le indicazioni ascoltate non fanno che aumentare le nostre preoccupazioni. Su quali parametri di efficientamento e di andamento del mercato si può decidere tra due anni se tenere aperto uno, o due altiforni nel sito ternano? E’ già ipotizzabile un’enorme difficoltà nella condivisione su questo aspetto, che è quasi impossibile quella relativa alla riduzione occupazionale. E poi, sulla vicenda dell’Ast di Terni pesa anche il dato che la società Outokumpu da proprietaria è diventata diretta concorrente”.

“Se l’azienda vuole risparmiare, nel modo come si è pronunciatavnon va lontano. Soprattutto  – ha concluso Ghini –  allo stato dei fatti non ci sono i presupposti per una ristrutturazione concordata con la parte sindacale e le istituzioni locali”.

CGIL UMBRIA Secondo il segretario generale della Cgil Umbria, Mario Bravi, il piano di Tk per l’Ast di Terni è “inaccettabile” perché tutta la regione dell’Umbria “verrebbe duramente colpita se passasse questa logica devastante”. Il segretario annuncia che tutto il sindacato parteciperà domani, in occasione dello sciopero proclamato dalle rsu, ad una manifestazione che avrà inizio con partenza alle 9.30 di fronte agli stabilimenti in viale Brin.

Secondo il sindacalista il piano “di industriale ha davvero poco, perché prevede esclusivamente un taglio drastico sia in termini di dipendenti che di salario, scaricando così tutto il costo sociale soltanto sui lavoratori delle acciaierie e su un territorio già duramente colpito dal ridimensionamento del manifatturiero e dell’indotto. E’ un’ impostazione tutta basata sui tagli e sui ridimensionamenti, non c’è traccia di investimenti”.

“La salvaguardia e il futuro del sito di Terni – continua – sono la priorità all’interno della vertenza Umbria su cui il sindacato confederale in maniera unitaria intende lanciare una forte e ampia mobilitazione per impedire ogni tentativo di ridimensionamento”.

SCIOPERO I sindacati dei metalmeccanici Fiom Fim e Uilm hanno dichiarato una mobilitazione immediata che prevede per domani 8 ore di sciopero, una manifestazione con partenza alle ore 9,30 da viale Brin e la presenza dei segretari nazionali a Terni. Nel pomeriggio di domani verrà definito il programma della mobilitazione. I sindacati non escludono poi che l’attività dell’acciaieria possa essere sospesa già nelle prossime ore.

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