Ast Tk Terni, vertice a Roma: “Impegno resta, ristrutturazione non conclusa”

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Ast (2)Fumata grigia, diciamo grigio scuro, parecchio intenso. Il tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico, per verificare lo stato dell’arte dopo l’accordo sottoscritto 15 mesi fa, il 3 dicembre 2014 (testo dell’accordo)  con Ast Thyssenkrupp per la salvaguardia del sito ternano ha lasciato aperte le speranze, ma anche i tanti dubbi sul futuro, che il cambio di direzione (da Morselli a Burelli) certo non hanno fugato, tutt’altro.

Nella sede romana di via Molise il ministro Federica Guidi non c’era. Al suo posto, il responsabile dell’Unità per la gestione delle vertenze Giampiero Castano. Presenti poi la presidente della Regione Catiuscia Marini, il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, l’assessore regionale Fabio Paparelli, i sindacati, le RSU, l’amministratore delegato Lucia Morselli, molto probabilmente all’ultima uscita prima del passaggio di consegne a Massimo Burelli, Peter Sauer, in rappresentanza della Thyssen, il direttore del personale Francesco Auregli, il responsabile dello stabilimento e quello della sicurezza.

Peter Sauer, il rappresentante tedesco della proprietà ha ribadito l’impegno a lungo termine per il sito siderurgico, confermando l’impegno a lungo termine su Terni, ma anche il fatto che sebbene molto sia stato fatto, la ristrutturazione non è ancora finita. Un segnale chiaro dunque, che la situazione è ancora in grande evoluzione. Pare certo che il Ministero chiederà un incontro a Burelli, per fugare i dubbi. Sul tavolo ci sono ovviamente i 2375 dipendenti ed è attorno a loro che si gioca il primo tempo della nuova partita. Perché se la ristrutturazione non è ancora finita, come ha detto Sauer, a breve l’azienda dovrà necessariamente scoprire le carte.

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