Ast, prosegue presidio. Annunciato sciopero generale a Terni e manifestazione a Roma

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corteo AstLa tensione è alta. Lavoratori e sindacalisti sono decisi a far sentire la propria voce, a protestare in tutti i modi contro i 537 licenziamenti decisi da Thyssenkrupp e contro un piano industriale che giudicano quantomeno dannoso per il futuro di Ast. Ieri hanno dato vita a manifestazioni spontanee in alcuni luoghi della città ed hanno occupato i binari della stazione ferroviaria bloccando il transito dei treni per oltre 3 ore. Oggi proseguono con il presidio permanente dei cancelli degli stabilimenti di viale Brin. Inoltre la mobilitazione continuerà con ulteriori scioperi articolati di due ore, per reparti, fino a data da destinarsi.

Intanto è già stato annunciato per la prossima settimana uno sciopero generale territoriale, che coinvolgerà tutta Terni “per portare all’attenzione del Governo nazionale, ai massimi livelli, il disagio dell’intera comunità ternana e umbra”. I sindacati stanno inoltre organizzando una manifestazione a Roma “che porti all’attenzione del Governo i temi relativi all’importanza che Terni e le produzioni ternane hanno nel sistema-Paese”.

Questa mattina in prefettura c’è un incontro tra i sindacati e il prefetto, Gianfelice Bellesini, per affrontare anche la questione degli appalti alle ditte esterne dell’acciaieria, dopo che l’Ast ha deciso unilateralmente di tagliare del 20 per cento l’importo dei contratti. Un “prendere o lasciare” quello di Ast, che potrebbe mettere in seria difficoltà diverse aziende.

Thyssenkrupp in queste ore non ha preso posizioni ufficiali sulla vertenza. Ieri ha diffuso un comunicato di fatto identico a quello diramato sabato scorso, in cui si evidenzia che verrà avviata ora un’ulteriore fase di negoziati nell’ambito di una nuova procedura di mobilità “con una serie di incontri in sede sindacale e ministeriale per circa tre mesi”. Oggi tace.

Il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, torna invece ad esprimere preoccupazione. Questa mattina, a margine dello European Competition Day, ha detto: “Siamo tutti molto preoccupati, la situazione non è semplice. Il Governo ha già ribadito che continuerà a fare di tutto perché la trattativa evolva nel miglior senso possibile continuando ad assistere le parti tra le quali attualmente le distanze sono ancora molto ampie”. In sostanza, il Governo si limita a dirsi preoccupato – o terrorizzato, dice Renzi – ma fa capire di non essere in grado di fare di più rispetto alla sterile e fallimentare mediazione operata nelle ultime settimane.

Aggiornamento ore 17,30: Lo sciopero generale di otto ore a Terni e provincia è stato fissato per giovedì prossimo 16 ottobre (è stato spostato a venerdì 17). Lo hanno deciso oggi pomeriggio, in una riunione unitaria, le segreterie dei sindacati provinciali Cgil, Cisl e Uil di Terni, insieme alle categorie dei metalmeccanici Fiom, Fim, Uilm, Fismic e Ugl. I dettagli sullo sciopero e sulla manifestazione che accompagnerà la protesta saranno resi noti nei prossimi giorni.

Aggiornamento ore 19,35: E’ stato posticipato a venerdì 17 lo sciopero generale di otto ore a Terni e provincia “in difesa delle acciaierie Ast e dell’occupazione”, inizialmente proclamato per giovedì prossimo. Lo comunicano Cgil, Cisl e Uil di Terni spiegando che la data dello sciopero è stata cambiata “per ragioni di carattere logistico e organizzativo”.

Aggiornamento ore 22,45: Le rsu di Ast hanno proclamato un nuovo sciopero dopo quello totale di ieri e quello più soft di oggi, articolato per reparti. Il nuovo sciopero è iniziato stasera alle 22 e terminerà lunedì prossimo alle 6. In una nota si spiega che questa decisione è anche una risposta all’atteggiamento tenuto dall’azienda rispetto alla mobilitazione delle maestranze (oggi l’azienda ha mandato a casa 32 operai).

 

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  • io

    Fuori i sindacati e questi sindacalisti dalle manifestazioni di chi lavora veramente e rischia il posto di lavoro……lavoro che questi pseudo sindacalisti non sanno nemmeno cosa sia !

    • fausto

      non bisogna fare sciopero, mossa prevedibile, non aspettano altro
      ammaliamoci un reparto diverso ogni tre giorni,
      così sono costretti a pagarci gli stipendi,

  • LEONIDA

    Calma ragazzi, capisco la rabbia ma bisogna restare nella legalita’ per non avere scheletri nell’armadio.
    Iniziamo col riconsegnare le schede elettorali, e’ un nostro diritto non andare piu’ a votare. Alle prossime elezioni regionali affluenza massina 10%.
    Pero’ devo anche dirvi una cosa:
    In umbria il potere politico, ovvero il pallino, e’ in mano alle cooperative rosse che portano insieme ai loro famigliari decine e decine di migliaia di voti.
    Gli appalti alle coop mediante lo spezzettamento per tenerlI sotto i 100.000 euro cadauno vengono dati direttamente senza asta pubblica.
    SVEGLIA GENTE