Ast, via libera della Commissione Ue a riacquisizione di Thyssenkrupp

0

joaquim_almunia_ueQuesta mattina la Commissione Ue ha dato il via libera alla riacquisizione delle acciaierie di Terni e di Outokumpu VDM da parte di Thyssenkrupp. Ast può dunque tornare ad essere tedesca. Secondo l’Antitrust di Bruxelles l’operazione è conforme al regolamento Ue sulle concentrazioni: non crea problemi di concorrenza in quanto la “nuova” impresa avrà una serie di concorrenti credibili.

La decisione odierna della Commissione Ue costituisce l’ultima fase dell’attuazione delle misure correttive sulle quali la Commissione si è basata, nel 2012, per concedere l’autorizzazione subordinata a condizioni all’acquisizione di Inoxum, la divisione “Acciaio inossidabile” di Thyssenkrupp, da parte di Outokumpu. A novembre 2012 Bruxelles aveva autorizzato l’operazione a condizione che Ast fosse ceduta (decisione fortemente criticata da alcuni che ha messo in moto una catena di criticità) e il 13 gennaio 2014 ha approvato Thyssen come acquirente idoneo per Ast. La Commissione doveva ancora valutare la proposta di riacquisizione di Ast e di VDM, notificata lo scorso 8 gennaio.

Il commissario alla concorrenza Joaquin Almunia ha affermato: “La nostra priorità era garantire che, nonostante le difficili condizioni di mercato, le acciaierie di Terni trovassero il più rapidamente possibile un acquirente idoneo, proteggendo nel contempo la loro redditività. Thyssenkrupp ha assicurato che svilupperà Ast come concorrente forte e credibile di Outokumpu e di altri operatori del mercato. Ritengo dunque – ha concluso il numero uno dell’Antitrust Ue – che siamo riusciti a proteggere la concorrenza nel mercato europeo dell’acciaio inossidabile”.

Le attività di Thyssenkrupp e Ast, secondo l’analisi di Bruxelles, si sovrappongono unicamente nella distribuzione dei prodotti di acciaio inossidabile in alcuni paesi europei ma molti altri grandi distributori rimarranno attivi dopo l’operazione. Le barriere all’entrata per nuovi concorrenti su questi mercati, inoltre, resteranno moderate, mentre per le altre attività Thyssen non era più presente nei mercati in cui operano Ast e VDM.

CONDIVIDI