Bilancio positivo per VIII edizione di Terni Festival: oltre 3 mila presenze

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locandina-terni-festival-2013Si è concluso da una decina di giorni e per il Terni Festival è tempo di bilancio dell’ottava edizione che, quest’anno ha visto l’utilizzo di nuovi spazi performativi e la riscoperta di zone meno note del territorio ternano grazie a performance itineranti, avventure in motocicletta e viaggi insoliti.

Grande protagonista è stato il poeta statunitense John Giorno, i cui versi hanno caratterizzato l’intero festival, dal claim “We gave a party for the gods and the gods all came”, alla poesia “It doesn’t get better” recitata sul palco del teatro Secci durante lo spettacolo “Someone in Hell Loves You” di Kinkaleri, fino alle poesie di Pasto Pubblico. In 8 ore si sono contati oltre 270 tentativi di connessione e gli 88 fortunati che, hanno preso la linea, hanno potuto ascoltare in diretta dalle voci di John Giorno, Vittoria Puccini, Anna Ammirati, Daniel Gubbay, Daniela Niccolò ed Enrico Casagrande versi e poesie di poeti della beat generation e dello stesso Giorno.

WE GAVE A PARTY FOR THE GODS AND THE GODS ALL CAME – Quest’anno la partecipazione del pubblico, soprattutto ternano, è stata significativa e costante con oltre 3 mila presenze negli 11 giorni di festival, non contando l’afflusso di persone che hanno alle mostre del Caos. Ecco nel dettaglio alcuni numeri del festival: 34 le compagnie ospitate provenienti da 9 nazioni (Libano, Islanda, Canada, Spagna, Olanda, Giappone, Francia, Portogallo, Italia) per un totale di oltre 180 posti letto riservati e più di 800 pasti serviti presso il Fat. Da sempre promotore delle migliori proposte artistiche straniere, quest’anno il Terni Festival ha coinvolto 60 ospiti internazionali tra artisti e direttori di altri festival e manifestazioni.

Anche la stampa nazionale ha dimostrato interesse verso la manifestazione. Hanno scritto i periodici Elle, Famiglia Cristiana, il femminile del Corriere della Sera “Io donna”, Donna Moderna, Viver sani e belli, Vita in Camper e il quotidiano la Repubblica per un totale di 48 articoli sulla carta stampata locale e nazionale e 144 articoli fra agenzie di stampa e siti web specializzati. Successo anche nei social network, soprattutto per quanto riguarda la pagina ufficiale Facebook del Terni Festival che ha registrato oltre 68 mila visualizzazioni nei fine settimana. Apprezzamenti anche per i gadget (magliette, shopper e pins) targati Terni Festival che, ancor prima del termine della manifestazione, sono esauriti andando letteralmente a ruba.

TERNI FESTIVAL E I NUOVI LUOGHI DI SPETTACOLO – Come ogni anno, anche in questa ottava edizione la città è stata protagonista grazie a performance che hanno condotto il pubblico in percorsi fra le vie di Terni e in luoghi poco conosciuti del territorio ternano. In Rearwiew Mirror sono stati oltre mille i chilometri percorsi dal ternano Marco Austeri in sella alla sua motocicletta per regalare allo spettatore un’escursione sulla E45 che unisce l’Europa da Sud a Nord. Ed ancora, sono 65 i chilometri di barriere architettoniche abbattute dai 40 partecipanti di Missione Roosvelt, la performance che tramite l’utilizzo della sedia a rotelle, ha portato il pubblico del festival a riscoprire la città attraverso la metafora dello svantaggio. Gloter Viaggi di Katia Giuliani ha condotto gli spettatori nella frazione di Cecalocco, luogo poco battuto dai tradizionali itinerari turistici, ma che ha saputo entrare nel cuore dei partecipanti.

Agoraphobia di Lotte van den Berg e The Walk di Cuocolo Bosetti, invece, hanno reso il centro storico di Terni palcoscenico di due performance emotivamente coinvolgenti. Oltre alle performance itineranti, nuovi luoghi di spettacolo sono stati utilizzati in questa edizione, dal campo scuola di Missione Roosvelt alla Tipografia Visconti che ha ospitato Mi Gran Obra di David Espinosa fino ad arrivare allo storico circolo “Il Drago” che ha visto la rievocazione del poema “Orlando” da parte della regista Caterina Poggesi accompagnata da 40 cittadini ternani. Infine il Caos (Centro arti opificio siri), cuore pulsante della manifestazione, è rimasto aperto tutti i giorni dalle 9 alle 2 di notte (fino alle 4 nei week end) per oltre 190 ore di apertura in 11 giorni di festival.

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