Malore nello spogliatoio della palestra: muore ternano 42enne segretario Ugl chimici

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Nella tarda serata di ieri è morto il segretario regionale dell’Ugl chimici, Emanuele Riccioni, al termine di un allenamento sportivo.

L’uomo, che aveva 42 anni, intorno alle 22 ha avuto un malore improvviso mentre si trovava negli spogliatoi della palestra Romita (Tennis Club). Sul posto è giunta un’ambulanza del 118 che ha tentato di rianimare il sindacalista, ma il personale sanitario ha soltanto potuto constatare il decesso. Il corpo è stato trasportato all’obitorio del “Santa Maria”, dove la famiglia ha richiesto lo svolgimento ndi alcuni accertamenti autoptici per capire la natura del malore. L’ipotesi principale è che la morte sia stata causata da un arresto cardiaco.

Nonostante l’Ugl non avesse alcun iscritto all’interno della Basell del polo chimico ternano, Riccioni, che lascia una bambina, aveva partecipato attivamente negli ultimi mesi alle mobilitazioni contro la chiusura dello stabilimento ternano.

“La prematura scomparsa di Emanuele Riccioni lascia un profondo vuoto nella nostra Federazione: con lui perdiamo un sindacalista che era, innanzitutto, un lavoratore, impegnato quotidianamente nella difesa della dignità del lavoro”. A dichiararlo in una nota è il segretario nazionale dell’Ugl Chimici, Luigi Ulgiati. “Emanuele – continua Ulgiati – è sempre stato in prima linea, al fianco di chi ha lottato e continua a lottare per dare un futuro al polo chimico di Terni e alle centinaia di famiglie per cui rappresenta la prima fonte di reddito. Protagonista di importanti vertenze, da Meraklon a Basell, non si è mai arreso, ed è riuscito, con la sua caparbietà, ad ottenere il pieno rispetto dei diritti e della legge, pagando anche prezzi personali per le sue battaglie”.

Il segretario nazionale ricorda ancora “che più di un anno fa Emanuele era in prima fila nella marcia per il lavoro che ha portato le lavoratrici e i lavoratori del polo chimico umbro a percorrere a piedi 100 chilometri, da Terni a Roma, per far sentire la propria voce alle istituzioni e per chiedere soluzioni strutturali alla crisi di un sito storico della chimica in Italia. L’Ugl Chimici – conclude Ulgiati – continuerà a marciare per il lavoro, a Terni così come nel resto del Paese, anche per Emanuele e per quanti, come lui, credono che sia giusto e doveroso combattere per un futuro migliore”.

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