Commissione regionale avvia indagine su situazione ambientale di Terni

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Umbria Consiglio regionaleLa commissione regionale avvierà l’indagine sulla situazione ambientale di Terni. La proposta di istituire una sottocommissione ad hoc era stata formulata dal presidente del Consiglio regionale Eros Brega e aveva provocato una serie di reazioni: quella di chiusura (per diverse ragioni) del sindaco Di Girolamo e del M5S, quella di apertura del consigliere regionale FI Nevi e quella conciliatoria dell’assessore regionale Rometti. Dopo l’acceso dibattito, Brega aveva annunciato l’intenzione di ritirare la proposta ritenendo di aver già centrato l’obbiettivo di attirare le dovute attenzioni sulle questione. Invece la seconda commissione si metterà in moto e a breve inizieranno i lavori.

In particolare Raffaele Nevi, capogruppo regionale di Forza Italia, che aveva subito condiviso la proposta di Brega, fa sapere che in Seconda Commissione si è deciso, anche su mia proposta, di iniziare un lavoro di approfondimento della situazione ambientale a Terni anche alla luce della lettera del presidente Brega che poi è stata ritirata, ma solo a mezzo stampa”. Spiega di aver ribadito in Commissione quanto già detto in occasione del piano sulla qualità dell’aria e cioè di “ritenere non più rinviabile che la Regione, in modo serio e lontano dalle logiche propagandistiche, approfondisca questa situazione attraverso un percorso di ascolto di tutti i soggetti coinvolti evitando di dare l’impressione, come talvolta succede a Terni, che vi sia qualcosa da nascondere”.

Nevi, nel sottolineare che sull’ambiente e quindi sulla salute dei cittadini, nessuno può essere spinto da interessi diversi, aggiunge che “solo chi non vive a Terni può fare questo tipo di ragionamento. Il percorso che si attiverà non può che prevedere un ulteriore focus sui dati disponibili e, soprattutto, un serio approfondimento sulle azioni da mettere in campo per fare a Terni un grande piano d’azione che intervenga non solo su alcuni aspetti ma a 360°, andando anche a verificare le ‘best practices’ già adottate in altri paesi d’Europa e del mondo. Io stesso – dice ancora Nevi – proporrò di ascoltare soggetti imprenditoriali che hanno prodotto macchinari molto interessanti per aumentare la qualità dell’aria, recentemente presentati da Confindustria Terni. Oggi, sempre grazie alla sensibilità di chi dirige la II Commissione – conclude -, si può dire che parte un lavoro molto importante che spero si possa tramutare in una ulteriore occasione di sviluppo dell’industria green a Terni e in Umbria”.

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  • cinzia

    io credo che sarebbe il caso di approfondire anche il discorso degli impianti di riscaldamento condominiali, molti dei quali fatiscenti, non a norma, altamente inquinanti e onerosi, visto che parliamo di risparmio energetico e sappiamo bene, dai dati dell’arpa, che il settanta per cento delle polveri sottili che sono nell’aria è dovuto proprio dai riscaldamenti. Quando si deciderà anche la città di Terni a rivalutare seriamente e con leggi derie, il tema del riscaldamento?

    • Michael Sbrenna

      A Francoforte si sta risolvendo il problema ristrutturando tutti gli edifici della città e, dove impossibile, demolendo e ricostruendo con certificazione Passivhaus a zero emissioni! In città non è possibile costruire nuovi edifici se non si presenta prima una certificazione di particolari standard ambientali! Considerando che a Terni viene ancora fatto passare l’impianto di condizionamento come un lusso venduto insieme all’appartamento credo che la strada da percorrere sia ancora molto lunga purtroppo….