Comune contro i fannulloni: vietato ai dipendenti l’accesso a Facebook, forum e mail

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Scoppiò la polemica tra i sindacati e gli stessi lavoratori comunali, in merito alla direttiva emanata dal direttore generale Aldo Tarquini e dal segretario Giuseppe Aronica, a cavallo tra il dicembre 2010 e gennaio 2011. La direttiva di allora invitava i dipendenti comunali a non utilizzare i computer per poter accedere ai siti non attinenti all’attività lavorativa perchè da lì in poi ne sarebbero seguiti controlli e sanzioni.

Ora, a dodici mesi di distanza, gli inviti di allora si sono tramutati in obblighi inseriti nel regolamento approvato recentemente dalla giunta comunale ed entrato subito in vigore. In breve, il regolamento vieta la navigazione in internet “per motivi diversi da quelli strettamente legati all’attività lavorativa”. Quindi non sarà più consentito accedere ai vari social network, forum, chat line e inviare email personali. D’ora in poi ogni dipendente comunale dovrà rispettare le sette pagine del regolamento dove gli obblighi elencati, garantiranno la sicurezza dei sistemi informatici di Palazzo Spada e l’efficienza dei lavoratori.

Per quanto riguarda i controlli, al contrario della direttiva di un anno fa, non c’è traccia anche se si legge nel regolamento “l’ente potrà verificare nei limiti consentiti dalle norme legali e contrattuali il rispetto delle regole e l’integrità del proprio sistema informatico”. Già oggi, il sistema informatico di Palazzo Spada, è in grado di rilevare l’eventuale accesso a siti non consentiti da parte di un computer senza indivuare l’utilizzatore. In ogni caso, è molto probabile che in futuro vengano bloccati l’accesso ai social network.

Si tratta della seconda volta che il segretario Giuseppe Aronica interviene nei confronti di eventuali fannulloni e furbetti annidati negli uffici di Palazzo Spada. Già l’anno scorso lo stesso Aronica aveva infatti ricordato a tutti i dipendenti del Comune “il divieto di allontanarsi dalla propria sede di lavoro per motivi personali subito dopo aver timbrato il cartellino in entrata al mattino”.

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  • Claudio

    Fra poco vieteranno pure di parlare tra colleghi e di recarsi troppo spesso al bagno. L’uso indiscriminato di internet è sbagliato, ma controllare la propria email negli attimi di pausa non credo sia lesivo nei confronti della società di appartenenza.