Comune di Terni eroga 30 milioni di euro a suoi creditori: 19 ottenuti da Cassa depositi

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palazzo spada (1)Alla fine del 2013 il Comune di Terni avrà erogato, complessivamente, 30 milioni di euro per far fronte ai suoi debiti. E’ il frutto del decreto sblocca crediti, che apporterà all’ente quasi 19 milioni di euro, e di una manovra interna a Palazzo Spada “tesa a dare priorità alla erogazione di fondi alle aziende che vantano crediti con il Comune”.

In base al decreto del Governo per lo sblocco dei crediti, la Giunta comunale di Terni aveva chiesto di ampliare i margini del patto di stabilità per procedere a nuovi pagamenti per 11 milioni di euro, chiedendo anche il riconoscimento dei 12 milioni di euro già pagati, per arrivare a pagamenti, per la parte investimenti, per 23 milioni di euro. A fronte di questa richiesta il Ministero ha riconosciuto 18 milioni di pagamenti per gli investimenti. La Giunta, sempre nei giorni scorsi, aveva richiesto una anticipazione dalla Cassa depositi e prestiti da erogare ai fornitori, per la parte corrente, per circa 30 milioni di euro. Ne sono stati assegnati 18 milioni e 700 mila euro.

“Rispetto alle richieste – dichiara il vicesindaco con delega al Bilancio Libero Paci – ci sono stati riconosciuti importi minori in quanto a livello nazionale su una disponibilità di 4 miliardi di euro sono giunte richieste per 6 miliardi e il Governo non ha inteso colmare questo gap. Pur tuttavia l’allentamento dei margini del patto di stabilità ci consente di proseguire quella azione di erogazione dei crediti alle imprese che questa amministrazione si è data come sua priorità consapevole della difficoltà economiche che queste stanno vivendo. Nel 2012 abbiamo erogato 27 milioni di euro, nei primi tre mesi del 2013 altri 12 milioni. Nel 2013 contiamo di erogare complessivi 30 milioni che porteranno all’azzeramento totale del pregresso per quanto riguarda i crediti negli investimenti.

“Più complessa – prosegue Paci – è la vicenda relativa ai pagamenti della parte corrente in quanto l’esposizione è più rilevante e avevamo fatto una richiesta di 30 milioni per procedere a un totale abbattimento. I 18 milioni accordati comunque ci consentono di gestire gli arretrati dei fornitori, anche se sono stati suddivisi in due tranche, una da 9 milioni con effetto immediato e l’altra a febbraio 2014. Comunque se consideriamo che nel 2013 il Comune ha deciso di utilizzare anche parte del gettito Imu, per un importo di 10 milioni, proprio per far fronte ai propri crediti, se sommiamo gli 11 milioni negli investimenti e i 9 della parte corrrente, arriviamo, al solo 2013, alla cifra di 30 milioni”.

“Si tratta di cifre di grandissima rilevanza – dichiara il sindaco Leopoldo Di Girolamo – che sono il rispetto degli impegni assunti dal Comune nei confronti delle aziende che hanno realizzato opere e dei fornitori che hanno assicurati beni e prestazioni e che, in questa situazione di crisi pesantissima, rappresentano uno sforzo immenso da parte dell’Amministrazione comunale. L’iniezione di liquidità nel tessuto delle imprese si farà sentire e consentirà di produrre effetti benefici su tutto il tessuto cittadino. Certo, molti problemi di credito restano aperti, ma avere annullato quelli della parte investimenti e aver più che dimezzato quelli delle forniture è un risultato che ci fa guardare il futuro con qualche certezza in più”.

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  • dogo

    Speriamo che chi di dovere faccia una adeguata vigilanza per impedire che , come solito al Comune di Terni , i soldi vadano agli amici degli amici di partito (PD tanto per essere chiari) , se li mangino i dirigenti e i consulenti di cui palazzo Spada è stracolmo , vengano spesi per i festival dell’Unità, vengano utilizzati per vacanze all’estero , cosiddette di lavoro.e scambi culturali ….riservati agli amministratori di giunta, vengano usati per qualche assunzione clientelare alle società partecipate o al Comune stesso di parenti o assimilati.,o per prendere in leasing qualche supercar (Polli in Provincia docet con la BMW top di gamma ,50.000 euro/ anno di spese di leasing + 3 autisti di servizio) su cui devono posare il culo i soliti noti

    Se non sarà cosi, possiamo stare certi che chi avanza soldi dal Comune può cominciare ad organizzarsi per prenderlo di nuovo in quel “posto”, ci siamo capiti…….