Consorzio Tevere-Nera, rinviate le elezioni del cda. M5S: ”Atto da Repubblica delle banane”

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tevereneraSlittano di un anno le elezioni per il rinnovo del Consiglio di amministrazione del consorzio di bonifica Tevere-Nera (organismo alla base dell’odiata tassa Tevere-Nera). A decidere il rinvio in extremis (a sole tre settimane dalla data del voto) è stata la Giunta regionale su richiesta di alcuni Comuni. Il fronte abolizionista (supportato da Uil, Movimento 5 Stelle e Terni Oltre) che aveva già presentato le proprie liste ora grida allo scandalo. Il Movimento 5 Stelle parla di atto degno di una Repubblica delle banane.

Assessore Cecchini. A spiegare le ragioni del rinvio è l’assessore regionale alle politiche agricole Fernanda Cecchini: “Le motivazioni sono molteplici. Abbiamo accolto le richieste dei sindaci interessati e dell’Anci. Tra l’altro, i nuovi organismi consortili dovranno rapportarsi con il percorso generale di riforme avviato dalla Giunta regionale che prevede l’affidamento delle nomine pubbliche alle nuove Unioni speciali dei Comuni che sono ancora in corso di costituzione. Infine dobbiamo tenere anche conto del ricorso alla Corte Costituzionale avviato dal Governo nazionale nei confronti di una legge analoga approvata dalla vicina Regione Marche. Ci sembra opportuno verificare gli esiti di questo ricorso (presentato l’8 agosto scorso) per evitare di compiere passi che potrebbero essere poi annullati”.

“In queste ultime settimane – aggiunge l’assessore Cecchini . i sindaci dei Comuni di Foligno e di Spoleto hanno comunicato alla presidente della Giunta regionale di valutare l’opportunità di spostare i termini previsti e l’Anci ha richiesto una proroga di un anno del rinnovo degli organi dei Consorzi di Bonifica in considerazione del fatto che la maggior parte dei comuni ricadenti nell’area dei Consorzi medesimi saranno soggetti al rinnovo dei Consigli comunali attraverso le prossime elezioni amministrative che si terranno tra la metà di aprile e la metà di giugno 2014. Riteniamo giusto che i rappresentanti pubblici in seno ai Consorzi siano espressione delle nuove Amministrazioni dei Comuni interessati. Tra l’altro, ricorda l’assessore, la riforma regionale, dopo aver ridotto da nove a cinque i componenti dei Consigli di Amministrazione dei Consorzi (tre eletti dai privati e due eletti dagli Enti pubblici), ha anche indicato le Unioni dei Comuni quali soggetti che dovranno effettuare le nomine. E le Unioni dei Comuni sono ancora in fase di costituzione e certamente sarebbe impossibile rispettare il termine previsto del 30 settembre”.

Movimento 5 Stelle. Il Movimento 5 Stelle critica pesantemente il rinvio del rinnovo del cda. In una nota scrive: “Il provvedimento di interruzione dei procedimenti per l’elezione del consiglio di amministrazione del Consorzio, guarda caso, è stato preso, in via d’urgenza, mercoledì 4 settembre, lo stesso giorno in cui scadeva il termine di presentazione delle liste per il rinnovo degli organi. Il MoVimento 5 Stelle Terni, ha sostenuto e sostiene pienamente la battaglia portata avanti dal Comitato No Tevere Nera per l?abolizione della tassa, di cui il meetup ‘Grilli Ternani’ è stato anche fondatore. Il M5S, insieme al Senatore Stefano Lucidi, ha partecipato alle riunioni costitutive della lista insieme a Uil e Terni Oltre”.

Continua il M5S ternano: “Perché la decisione di rimandare è stata presa solo dopo che le liste sono state presentate? Che c’entrano le dinamiche elettorali con i rappresentanti di un consorzio di bonifica? Tutto ciò avrebbe a che fare con le consuete logiche di spartizione delle poltrone? Il provvedimento della Giunta dipende, per caso, dal fatto che il comitato No Tevere Nera è riuscito a presentare candidati su tutte le fasce di contribuenza della prima sezione elettorale e persino sulla seconda sezione, generalmente riservata agli enti locali?”.

Le motivazioni addotte dalla Giunta regionale – accusa il Movimento 5 Stelle – ci lasciano attoniti per i tempi e i modi con cui sono state espresse. L’annullamento in corso d’opera di un’elezione democratica quando ormai sono già scaduti i termini per la presentazione delle liste, è qualcosa che ci aspetteremmo di vedere in una repubblica delle banane, non di certo in Umbria. Siamo di fronte ad un’azione che, se confermata, trascenderebbe totalmente da ogni logica del diritto ed evidenzia ancora una volta l’arroccamento della casta politica contro i cittadini per il bene comune. Le motivazioni addotte dalla Giunta regionale ci lasciano attoniti per i tempi e i modi con cui sono state espresse. Perché come il Senatore Lucidi ha fatto più volte presente al Presidente del Consorzio Tevere Nera, Vittorio Contessa, chi è deputato a controllare è anche controllore di se stesso? Dal momento che anche il Signor Contessa parteciperà alla competizione, le sue dimissioni in quanto garante dovrebbero essere immediate. Ovviamente non abbiamo ricevuto nessuna risposta. Ribadiamo ad oltranza la richiesta delle dovute dimissioni a favore di una maggiore trasparenza e rispetto della legalità.

“Nessuna tassazione senza rappresentanza gridavano i coloni americani verso Re Giorgio III. Ad oggi – conclude il M5S – i cittadini ternani si trovano a subire alla stessa stregua il colonialismo della Regione Umbria senza nessuna difesa da parte di rappresentanti fantoccio che rispondono solo ai diktat del partito. Cittadini e imprese tassati due volte per lo stesso servizio senza il diritto di avere dei rappresentanti”.

Comitato per abolizione tassa Tevere-Nera. Soltanto l’altro ieri, martedì 3 settembre, il Comitato per l’abolizione della tassa Tevere-Nera, aveva reso noto di aver scelto il proprio candidato e per l’occasione aveva ripercorso parte della storia del fronte abolizionista.

“Nel 2007 – spiegava l’altro ieri il Comitato – fu eccezionale la vittoria del fronte abolizionista nelle elezioni per il Consorzio Tevere-Nera. Venne eletto presidente Moreno Montori che subito si diede da fare, in coerenza con le posizioni del comitato no tassa, e giunse a sospendere la tassa per tutti mettendo la Regione di fronte alle proprie responsabilità. L’obiettivo auspicato dai ternani era raggiunto. La coerenza di Montori tuttavia che dimostrava di fare sul serio non fu gradita dalla Regione e da alcuni politici locali e trovò sponda negli altri consiglieri eletti con la lista no Tevere-Nera che però, senza pensarci troppo, cambiarono posizione tradendo il mandato per cui li avevamo votati. Furono proprio loro che il 7 agosto 2008 votarono la sfiducia a Montori che veniva così tolto da presidente e per consentire ciò la Regione fece addirittura una Legge”.

“Al suo posto – prosegue il Comitato – veniva eletto presidente Vittorio Contessa e veniva prontamente riammessa la tassa, ritenuta da tutti noi iniqua e uno dei segni della discriminazione di Terni rispetto a Perugia. Contessa era stato anche lui eletto dagli abolizionisti del Comitato no tassa Tevere-Nera ma assumeva poi una posizione di netto contrasto rispetto alle aspirazioni dei cittadini che lo avevano votato. Invece Montori e i Comitati antitassa hanno coerentemente continuato la loro battaglia”.

Il Comitato avrebbe voluto proseguire partecipando alle elezioni che si sarebbero dovute svolgere domenica 29 settembre ma che appunto sono state rinviate. Nella lista annunciata il fronte abolizionista aveva ricandidando proprio Moreno Montori: “Un modo per continuare la nostra battaglia contro una tassa ingiusta e contro la discriminazione del nostro territorio ma anche un modo per premiare la coerenza di chi fa le proprie battaglie per i valori in cui crede e cacciare chi invece, secondo noi, ha tradito la fiducia che gli elettori gli avevano accordato”.

Evidentemente il Comitato abolizionista aveva però già sentito puzza di bruciato e rivolgendosi alla Regione Umbria aveva chiesto: “Per favore, niente scherzi!”. Appello evidentemente non raccolto dalla Giunta che ha deliberato il rinvio delle elezioni.

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