Dilapida patrimonio di famiglia e maltratta per anni i genitori: operaio allontanato da casa

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Maltrattati per anni, costretti a subire angherie di ogni tipo, minacce di morte, insulti, sputi e aggressioni fisiche. Due coniugi sono stati quotidianamente vittime del proprio figlio, A.P. un operaio ternano di 42 anni. Per loro l’incubo è finito ieri sera, quando i carabinieri hanno notificato ad A.P. la misura cautelare di allontanamento da casa.

Davvero una brutta storia quella emersa grazie al lavoro dei carabinieri di Papigno, in cui la malvagità del 42enne suscita stupore ed amarezza. L’incredibile crudeltà dell’operaio aveva costretto i genitori, in diverse occasioni, a rifugiarsi presso le abitazioni di parenti. Nel mese di maggio scorso i due avevano dovuto definitivamente abbandonare la propria casa trovando ospitalità presso quella di un parente fuori dal comune di Terni. Un inferno per i due anziani che nel corso del tempo hanno dovuto assistere anche allo sperpero del loro patrimonio: il figlio ha dilapidato praticamente ogni bene da loro accantonato lasciandoli in difficilissime condizioni economiche (tanto da aver dovuto persino staccare le utenze di luce e acqua).

L’insensata crudeltà dell’operaio trovava sfogo soprattutto nei confronti del padre, cardiopatico ed in precarie condizioni di salute, che veniva continuamente umiliato e minacciato. Addirittura gli veniva impedito di sedersi a tavola con il resto della famiglia. Nonostante una forte sudditanza psicologica, instauratasi attraverso minacce di morte, sputi ed aggressioni fisiche, l’anziano padre nel mese di giugno ha deciso di mettere la parola fine a quel quotidiano inferno, trovando il coraggio di denunciare la situazione ai carabinieri.

La successiva attività di indagine dei militari dell’Arma, consistita nel trovare riscontri a quanto asserito attraverso l’ascolto di testimoni, ha consentito l’applicazione della misura cautelare di allontanamento emessa dal tribunale di Terni.

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