E45 sarà trasformata in autostrada, arriva l’ok ufficiale del Cipe. Soddisfazione e polemiche

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autostradaE’ ufficiale: l’attuale E45 sarà trasformata in autostrada. Ad annunciarlo è Rocco Girlanda, sottosegretario al ministero delle Infrastrutture, nonché esponente di spicco del Pdl umbro. Si tratta di un’opera che trova il favore dell’attuale maggioranza regionale ma che suscita anche diverse perplessità. “Il Cipe ha approvato questa mattina il progetto preliminare e la proposta del promotore per il corridoio autostradale dorsale Civitavecchia-Orte-Mestre, per un costo totale di 7,256 miliardi di euro e un periodo di costruzione che si protrarrà fino al 2021” scrive in una nota Girlanda a margine della riunione del Cipe, dove riveste il ruolo di segretario delegato.

“Si tratta indubbiamente di una giornata storica per l’Umbria che – continua lo stesso Girlanda in una nota – con questa infrastruttura e la combinazione con la Quadrilatero e la Fano-Grosseto, potrà finalmente uscire dal cronico e penalizzante isolamento infrastrutturale per il trasporto su strada”.

“Il Cipe – prosegue Girlanda – dopo la riunione preparatoria che ho presieduto nella mia qualità di segretario, su impulso determinante del ministero delle Infrastrutture e Trasporti, di cui ho l’onore di essere sottosegretario, ha approvato il progetto di questa fondamentale infrastruttura, ricompresa nell’ambito del progetto Ten-T, che si sviluppa per 396 chilometri, attraversando Lazio, Umbria, Toscana, Emilia-Romagna e Veneto, interessando undici province e 48 Comuni. Come specificato dal ministro Lupi, l’intervento prevede la realizzazione in adeguamento del collegamento con caratteristiche di strada di tipo A per 281 chilometri e di tipo B per 115 chilometri; il collegamento a pedaggio prevede l’esazione senza interruzione del flusso veicolare con il sistema multi lane Free flow. In questo senso – conclude Girlanda – mi adopererò, per quanto attiene al mio ruolo di segretario del Cipe, per accelerare l’iter di pubblicazione della delibera, che auspico entro 90 giorni, e sarà sancita dalla firma mia e del Presidente del Consiglio”.

L’opera. Di questo faraonico progetto si parla da anni e, come è facile capire, ci sono forti interessi in gioco. Come spiega lucidamente il giornalista Claudio Lattanzi nel suo recente libro “I padrini dell’Umbria”, il progetto fu presentato da Francesco Gaetano Caltagirone (titolare di Cementir ed editore del Messaggero) insieme a Vito Bonsignore (eurodeputato Pdl e titolare di Uniter), fu fatto proprio dall’Anas e accolto con favore dalla Giunta Lorenzetti. Proprio la Regione con il Disegno strategico territoriale del 2008 sanciva l’abbandono del concetto di “Umbria cuore verde d’Italia” considerato “inattuale” per introdurre quello di “Umbria territorio di snodo”. Il tutto attraverso la trasformazione della E45 in autostrada e della realizzazione del Quadrilatero. Opere che, si prevede porteranno quasi ad un raddoppio dei veicoli su gomma che transitano per l’Umbria. C’è chi ritiene che per l’Umbria sarebbe stato invece più utile sviluppare la possibilità di movimentare le merci su rotaia (concetto affermato anche dal professore Sergio Sacchi in una recente intervista di Terni Oggi).

L’opera rientra nell’ambito della realizzazione del corridoio di viabilità autostradale da Orte (svincolo d’interconnessione con l’A1) a Mestre (svincolo d’interconnessione con l’A4 e con il Passante di Mestre) attraverso il potenziamento degli attuali itinerari serviti dalle infrastrutture E45, appunto, ed E55, per un percorso di circa 400 chilometri complessivi. Il potenziamento della E45 è “finalizzato a rispondere a nuovi standard di funzionalità e sicurezza stradale e alla realizzazione ex novo dell’itinerario autostradale denominato E55 Nuova Romea”. L’investimento complessivo è stimato in 9 miliardi di euro.

Assessore soddisfatto. L’approvazione da parte del Cipe è salutata con entusiasmo dall’assessore regionale alle Infrastrutture Silvano Rometti che commenta: “Una decisione più volte sollecitata dalla giunta regionale, dopo non pochi rinvii, e rispetto alla quale la Regione sin dal luglio 2011 aveva predisposto tutti i pareri necessari. Si fa così concreta la realizzazione di un’opera importantissima per l’Umbria, che collega da nord a sud tutto il territorio regionale verso le grandi direttrici europee e che, in concorso con le trasversali in fase di realizzazione, porterà alla costituzione di un moderno e più efficiente sistema infrastrutturale. La decisione del Cipe – sottolinea Rometti – non significa solo adeguamento della E45, ma anche via libera alla realizzazione del primo tratto del nodo di Perugia, da Madonna del Piano a Collestrada, che rappresenta una priorità rispetto alla esecuzione complessiva dei lavori. Con questa decisione potrà dunque essere finalmente avviato il percorso per definire l’iter esecutivo, condizione indispensabile per l’effettiva realizzazione di un’opera che risolverà le criticità di traffico legate alla qualità ed alla sicurezza del servizio e fornirà un’alternativa concreta all’attuale sistema autostradale di collegamento. Un apprezzamento – ha concluso Rometti – va anche all’impegno del governo che ha inserito questa infrastruttura fra quelle ritenute strategiche a livello nazionale”.

Idv: “Umbrià sarà devastata”. Ben differente l’opinione del capogruppo Idv in Regione, Oliviero Dottorini secondo cui il via libera del Cipe al progetto della E45 “è il “frutto avvelenato di un Governo senza idee, che continua a gettare al vento risorse che avranno come unico risultato quello di devastare l’Umbria senza alcun ritorno in termini di sviluppo e competitività”. In una nota, Dottorini definisce la decisione “di una gravità assoluta” per un progetto “che non porterà alcun vantaggio economico per il cuore verde d’Italia, ma solo devastazione e sperpero di capitali. Il tutto – aggiunge – per gettare fumo negli occhi ai cittadini che continueranno a dover fare i conti con una E45 che rappresenta un’autentica vergogna nazionale e che avrebbe bisogno, questo sì, di essere messa in sicurezza, attraverso corsie d’emergenza e asfalto drenante”.

Lega Nord: “Nessun valore aggiunto”. “Per la deliberazione del Cipe, che dà il via libera alla trasformazione in autostrada della E45, non capiamo cosa ci sia da esultare o star contenti. Si tratta di una decisione che apre le porte ad una trasformazione che non apporterà alcun valore aggiunto all’Umbria e ai cittadini, il cui diritto e legittimo interesse è quello di poter disporre di una superstrada moderna sicura e senza pedaggio”. E’ l’opinione del capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni. Per il consigliere si tratta di “un progetto di trasformazione autostradale che rischia di realizzarsi solo per l’attuale tracciato esistente della Orte-Ravenna, rimanendo il collegamento con Mestre alla mera progettazione. Con tutti i soldi che negli anni sono stati spesi per la manutenzione ordinaria e straordinaria di questa arteria – continua – che è la spina dorsale della viabilità regionale, la superstrada dovrebbe essere un gioiello e non una mulattiera come in ampi tratti si presenta. La soluzione per la quale potremmo veramente esultare sarebbe quella che è stata utilizzata per la strada di grande comunicazione, senza pedaggio, Firenze-Pisa-Livorno le cui condizioni di sicurezza e percorribilità sono grandemente migliorate dopo che la gestione passò da Anas ad un consorzio formato da Regione Toscana e Province interessate. È questo il modello da prendere in considerazione per la E45, affidandola ad un consorzio formato dalle Regioni Umbria, Toscana ed Emilia Romagna con la nostra regione nel ruolo di capofila. La E45, che può essere rappresentata come la ‘via maestra’ degli umbri – conclude Cirignoni – non ha bisogno di faraonici interventi che i cittadini pagheranno tre volte: con le tasse, con il pedaggio e con l’impatto ambientale, ma di una gestione oculata e attenta”.

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