Enel, i consigli per evitare le truffe porta a porta

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Torna la campagna informativa Enel “stop alle truffe”. Si tratta di alcune semplici regole che l’azienda invita a seguire per evitare di rimanere vittime di coloro che, spacciandosi per dipendenti Enel, tentano di introdursi in casa dei clienti con l’obiettivo di truffare o rubare.

Ecco i consigli che possono evitare spiacevoli sorprese ai cittadini e al tempo stesso permettere ai veri dipendenti dell’azienda di svolgere più serenamente il proprio lavoro:

1. Pretendere sempre l’esibizione del tesserino Enel di riconoscimento: tutti i dipendenti Enel sono in possesso di un tesserino plastificato con logo aziendale, foto e dati di riconoscimento, al pari degli agenti specializzati di Enel Energia – Società del gruppo Enel che opera sul mercato libero – che presentano a domicilio le offerte. Se qualcuno si presenta a nome dell’azienda bisogna sempre chiedere di visionarlo;

2. non accettare nessuna transazione economica a domicilio: Enel ricorda che nessuna forma di riscossione o restituzione di denaro viene effettuata a domicilio.

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  • Alessandro

    Una testata seria e indipendente, NON pubblicizza un marchio in regime di Libero Mercato e non invita a fidarsi solo degli agenti di ENEL!

    Le agenzie sono società esterne al brand e a sè stanti che vendono, quanto meno, con gli stessi meccanismi degli altri.

    E’ la terza volta nel giro di una settimana che pubblicizzate ENEL. Non ci vorrete mica far credere che sarà una coincidenza, vero?

    • Anonimo

      Gentile Alessandro, qui non è pubblicizzato un bel niente: quella dei falsi dipendenti Enel è una tipica truffa, nota da anni e questi sono solo i consigli proposti dall’azienda coinvolta. Alle porte di anziani infatti bussano persone che si fingono “incaricati Enel” e non “operatori del libero mercato energetico”. Anche non volendo, il nome dell’azienda andrebbe comunque menzionato. Tra l’altro articoli con questo contenuto vengono da anni periodicamente pubblicati, in ogni giornale. Da nessuna parte abbiamo scritto di “fidarsi solo di agenti Enel”, dove lo ha letto? (allucinazione?).
      Infine scrive che è la terza volta che pubblicizziamo Enel: se fosse un nostro sponsor lo avremmo esplicitato. Invece non abbiamo nessun rapporto con Enel e, in effetti, i nostri articoli non hanno pubblicizzato alcun che. Oltre a questo parliamo di Enel in due altri articoli: in uno segnaliamo che Enel assumerà 700 persone di cui alcune in Umbria e a Terni (notizia di interesse pubblico) mentre l’altro articolo fa riferimento ad un’iniziativa dell’azienda che ha premiato un cittadino con una bicicletta (si tratta di un loro comunicato e per l’azienda avrà certamente anche uno scopo promozionale del marchio, ma al tempo stesso è una curiosità che interessa a concittadini del vincitore e non ci sembrava opportuno censurarla). Nessun servizio erogato dall’azienda in questione è stato pubblicizzato o menzionato. In nessun articolo ci sono giudizi positivi (o negativi) sull’azienda. Crede forse che questi 3 articoli abbiano sottratto clienti ad alcune aziende per dirottarli ad Enel? In che mondo vive?
      Ad ogni modo può sempre tornare a leggere le “testate serie” di cui parla all’inizio del suo commento. Possibilmente ne scelga una che non percepisce finanziamenti pubblici. Saluti.