”Fabbrica e natura, il caso di Nera Montoro”: mostra realizzata da TerniResearch e Politecnico di Milano

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Una mostra che vuole far conoscere il vecchio sistema produttivo industriale italiano, con l’esposizione  di immagini e oggetti utilizzati in passato e recuperati per poter essere visionati ai tempi nostri, e la nuova fabbrica del futuro, evidenziando il recupero di un vecchio apparato produttivo industriale come quello di Nera Montoro, e trasformarlo in una fabbrica del futuro puntando sulla ricerca, sull’ambiente, sul miglior connubio tra natura ed impiego delle risorse fornite dal territorio.

Questo è l’obiettivo di “Fabbrica e natura – Il caso di Nera Montoro tra energia e paesaggio”, mostra itinerante realizzata grazie alla partnership tra TerniResearch e il Politecnico di Milano – Dipartimento di Architettura e Pianificazione, che aprirà i battenti sabato 27 ottobre alle ore 17,30 nell’auditorium San Domenico di Narni. “Il caso di rigenerazione di Nera Montoro è un unicum europeo – riferisce la nota della società – perché l’azienda che ha rilevato gli spazi produttivi non ha ripudiato una solida e pesante eredità industriale per trasformare i suoi impianti in aree fabbricabili e shopping mall. Bensì, ha fatto la scelta di trasformare le sue ciminiere a icone dell’industria del passato, puntando sulla ricerca, sull’ambiente, sulla relazione con la natura e sul miglior impiego delle risorse del territorio. L’obiettivo è una industria verde, smart o intelligente. Il diffondere del sapere concentrati nei laboratori di ricerca e nelle università, nel territorio e nei paesaggi, attraverso la relazione tra l’architettura e una azienda all’avanguardia che intende aggiornarsi per il futuro”.

La mostra in programma sarà divisa in tre sezioni:

  1. Industria nel parco – Architettura, energia, paesaggio: dedicata al programma di ricerca affidato da TerniResearch al Politecnico di Milano – Dipartimento di Architettura e Pianificazione e finalizzato al disegno di un masterplan strategico per la rigenerazione architettonica e ambientale dell’area produttiva di Nera Montoro. Tema centrale del progetto, che sarà realizzato con investimenti diretti della società narnese e Italeaf (azienda controllata), è il costante rapporto tra la fabbrica e il luogo circostante. La strategia progettuale sviluppa un sistema che metta in relazione gli assi principali, la strada del lavoro e la strada dell’innovazione, con i due elementi di testa, l’area d’accesso al parco ed il piazzale dell’archeologia industriale. Elemento di connessione dell’intero sistema è l’inserimento di un percorso tematico didattico che costeggia il fiume nera, valorizzando il limite “tra fabbrica e natura”, attraverso la sistemazione dei suoli e l’inserimento di pedane con struttura metallica e assito in legno calpestabile che determinano nuovi affacci sull’acqua e che enfatizzino il rapporto visivo e spaziale tra industria e paesaggio. Tra gli interventi previsti, una nuova pavimentazione e la collocazione di totem verticali, la realizzazione di una galleria del sole (telaio metallico costituito dai portali e da elementi longitudinali di irrigidimento, con agganciati pannelli solari che proiettano al suolo una texture di luci e ombre), un nuovo Centro Ricerca e Sviluppo con copertura calpestabile, l’inserimento di alcuni volumi architettonici contenenti alcune nuove funzioni ritenute necessarie (foresteria, nuova mensa, area fitness), la riqualificazione dell’area antistante il silo ad arconi mediante la rimozione delle strutture obsolete, il ridisegno del piazzale in coerenza con la valorizzazione anche figurativa dei segni e delle tracce della memoria storica del luogo.
  2. Scenari e Visioni – Centro di esposizione e divulgazione: dedicata ai progetti del laboratorio di Progettazione Architettonica del primo anno della laurea magistrale della scuola di Architettura e Società del Politecnico di Milano. Tema del Laboratorio è stato quello di ripensare l’area industriale attraverso una strategia generale che ricucisse gli spazi frammentari e le funzioni disomogenee esistenti, con una particolare attenzione alla qualità e al disegno degli spazi aperti e delle relazioni.  Un approfondimento maggiore dal punto di vista architettonico è stato dato al recapito d’ingresso, dove si colloca il nuovo Centro di Esposizione e Divulgazione di TerniResearch con biblioteca, mediateca, spazi espositivi e ricettivi. Difficile ed insolito è stato per gli studenti il confronto con la caratteristica orografia della Valle del fiume Nera e il suo straordinario e stimolante paesaggio. Quale occasione migliore per testimoniare l’impegno, la forza e la voglia dei giovani architetti di provare a cambiare le cose, trasformare spazi e paesaggi comuni arrivando anche a scenari utopici e visionari?
  3. Spazio della memoria – Oggetti e immagini dell’industria: dedicata all’esposizione di manufatti e apparati industriali del passato produttivo chimico, oggi recuperati alla memoria collettiva per indicare nuove strade di sviluppo. Tra gli oggetti recuperati dalla Nuova Terni Industrie Chimiche (azienda che occupava l’area di 26 ettari oggi acquisita da TerniResearch), uno storico amperometro in ghisa e ceramica, alcuni frammenti di impianti industriali complessi per la produzione di fluidi industriali,  alcune foto che testimoniano l’evoluzione produttiva e ambientale del sito, oggetti utilizzati dagli operai dell’officina novecentesca per la sicurezza e l’antinfortunistica.

Saranno esposte in totale oltre 30 tavole progettuali e 20 plastici, oltre a foto e oggetti storici sulla cultura del lavoro. L’evento di inaugurazione sarà accompagnato da un concerto blues e soul dei “Fred Duna & The Full Optionals” ad ingresso gratuito. La mostra, patrocinata dal comune di Narni, resterà aperta ogni giorno fino al 6 gennaio 2013 negli orari 9-13 e 14-18 con ingresso gratuito.

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