Fondazione Aiutiamoli a Vivere dal Papa, bimbo ospitato a Terni baciato da Francesco

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Papa bacia bimbo ospitato a TerniUn bimbo di pochi mesi – ospitato a Terni da una famiglia – è stato baciato da Papa Francesco. E’ accaduto mercoledì scorso in occasione della partecipazione della Fondazione Aiutiamoli a Vivere di Terni, all’Udienza del pontefice.

Spiega la stessa Ong di essere stata invitata all’udienza dalla Santa Sede: “In tale giornata, invitato anche i liquidatori di Cernobyl provenienti dall’Ucraina, il Santo Padre ha voluto che ci fossero anche i bambini che ancora oggi, in occasione del XXX Anniversario di Cernobyl (26 Aprile 1986 – 26 Aprile 2016) subiscono gli effetti delle radiazioni che continuano a causare malattie e morte”.

Prosegue ancora la Fondazione ternana: “Con in Comitati di Urgnano e Filago, dove sono attualmente in ospitalità i bambini bielorussi, abbiamo concordato come organizzare questo lungo viaggio da Bergamo a Roma senza essere troppo invadenti con il loro modo di fare e di pensare. Con tutti i membri del Cda e del Comitato Scientifico, abbiamo organizzato questa giornata all’insegna della fraternità con la cena offerta a tutti i partecipanti all’udienza con Papa Francesco, nell’oratorio antistante la Sede Nazionale, dai volontari della Fondazione guidati dal solito Aldo e Rita Cicoria”.

“La stanchezza per il lungo viaggio e la sveglia alle 5.00 per la partenza per Roma per l’udienza, non hanno permesso ai volontari di animare la serata come avrebbe voluto ma la macchina organizzativa non ha avuto un attimo di sosta visto che si è messa subito all’opera per fornire a tutti i 130 partecipanti il necessario per il pranzo a Roma al parco di Villa Panfili al termine dell’udienza con il Papa”.

 

Chernobyl-Terni dal PapaContinua il racconto della Ong: “Naturalmente i volontari non avevano pensato soltanto al cibo ma anche ad essere ben visibili agli occhi di Papa Francesco e così appena arrivati a Roma a Piazza S. Pietro si è formata una lunga colonna di colore gialla, rossa ed arancione dove la scritta “Bambini ci Cernobyl: Non dimentichiamoli, accogliamoli” era ben visibile a tutti. Le bandierine in mano a tutti i bambini della Repubblica di Belarus e dell’Italia rendevano il serpentone colorato e festante”.

Quindi il momento clou: “Alla fraternità improvvisamente si univa il coinvolgimento emotivo di tutti i partecipanti quando la papa-mobile si è fermata davanti al gruppo della Fondazione e Papa Francesco ha preso in braccio il bambino di pochi mesi, baciandolo, di una nostra famiglia ospitante”.

“Un’emozione intensa che non ha cessato di spegnersi – spiegano ancora dalla Fondazione – perché immediatamente dopo il gruppo della Fondazione veniva accompagnato a sedersi nelle immediate vicinanze del Papa, nei posti preventivamente assegnati, per permettere a tutta la folla festante di Piazza S. Pietro di aver ben chiara la presenza dei bambini bielorussi e della Fondazione quando Papa Francesco ha ricordato il disastro nucleare di Cernobyl, il dramma vissuto dai bambini ed ha ringraziato tutte le famiglie italiane ospitanti aderenti alla Fondazione”.

Prosegue la Ong: “Al termine dell’udienza, quando al Parco di Villa Panfili si è sciolta la tensione, in tutti i volontari per essere riusciti nell’intento di regalare a tutti i bambini una giornata storica ed indimenticabile, la fraternità è tornata a farla da padrona tanto da rimandare costantemente l’ora dell’arrivederci e del ritorno presso le diverse destinazioni”.

“La Fondazione – ricordano ancora i responsabili della Ong – era stata in visita dal Papa nel 1991, quando il primo gruppo di bambini bielorussi incontrò Papa Giovanni Paolo II con il risultato di originare, senza che nessuno potesse prevederlo, il movimento solidaristico dell’accoglienza temporanea terapeutica dei bambini bielorussi, chissà cosa ci riserverà l’incontro con Papa Francesco?”.

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