Giovani di Confindustria e Confartigianato Terni su Tares: ”Salasso per imprese e famiglie”

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tassa-taresCrisi economica senza precedenti, pressione fiscale ai massimi storici e il salasso di Imu e Tares. Proprio su quest’ultima tassa si è svolto l’incontro promosso dai gruppi giovani di Confindustria Terni e Confartigianato Imprese Terni. Il vertice è stato organizzato per fare un punto della situazione e soprattutto raccogliere tutti quegli elementi necessari a chiarire meglio le criticità della Tares, considerato l’ennesimo fardello per le realtà imprenditoriali che oggi stanno scontando il duro prezzo della crisi e della già alta pressione fiscale.

Il confronto ha ospitato i veri punti di riferimento, gli attori coinvolti direttamente in questa novità fiscale: le imprese del mondo dell’artigianato e dell’industria, il sindaco Leopoldo Di Girolamo, intervenuto nel ruolo di presidente dell’Ati 4, un esperto in materia proveniente da Confartigianato Vicenza e i presidenti dei gruppi giovani organizzatori. Al termine degli interventi si è aperto un dibattito fra i relatori e la platea.

Nella relazione tecnica di apertura svolta dall’esperto Loris Rui, è stato ricostruito il quadro normativo e regolamentare della tassazione sui rifiuti solidi urbani, mettendo in evidenza il compito attuale dei comuni, i quali sono chiamati a deliberare il regolamento per l’applicazione della Tares coordinandolo con il regolamento per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani e assimilati. Sono stati tutti concordi che in questa fase è necessario che i Comuni decidano in maniera trasparente, precisa e puntuale se e quali rifiuti speciali assimilare ai rifiuti urbani (tenendo conto che i rifiuti delle imprese sono sempre a priori speciali), ed anche stabilire inequivocabilmente per quali superfici dell’attività di impresa avviene l’eventuale assimilazione.

Il presidente del gruppo giovani Imprenditori di Confindustria, Francesco Struzzi, ha posto sul tavolo le richieste del mondo degli industriali e delle categorie più colpite da questa nuova tassazione. “La Tares determina un ennesimo costo per imprese e famiglie puntualmente diviso in modo poco equo e trasparente. In base agli studi recenti, su un capannone di 1.200 metri quadrati, l’aggravio sarà di 1.133 euro (vale a dire circa il 23% in più); su un negozio di 70 metri quadrati, di 98 euro (vale a dire circa il 20% in più) e su una abitazione di 114 metri quadrati, l’aumento sarà di 73 euro(vale a dire circa il 29% in più). Senza contare – sempre in base alle ricerche – che nell’area del centro Italia la batosta, a cominciare sui capannoni, sarà maggiore che nel resto della Penisola. Desta poi grande preoccupazione il confronto tra quanto complessivamente pagato nel 2011 per Ici e Trasu/Tia e quanto si prevede di dover sborsare quest’anno per Imu e Tares, che potrà portare ad aumenti di oltre il 50% e addirittura in taluni casi fino al 90%”.

“Siamo consapevoli che la Tares è introdotta dalla Stato – ha ancora detto Struzzi – che incamera il gettito delle maggiorazioni e non dagli enti locali che ne hanno solo gli oneri, ma per le imprese, che già non potranno più dedurre l’Iva dalla Tares in quanto tassa, la tegola è doppia. Inoltre ricordiamo che l’aumento delle superfici tassabili dipende dai regolamenti locali e nella nostra provincia si stanno delineando palesi ‘distorsioni’ che vanno corrette come è per il caso delle aree parzialmente coperte vengono tassate e invece andrebbero esentate”. Ulteriori interventi hanno evidenziato il problema dell’Iva non deducibile e della tassazione che va a gravare anche sulla parte produttiva (e non produttrice di rifiuti) delle imprese.

“Anche Confartigianato – ha dichiarato il presidente del gruppo giovani imprenditori di Terni Marco Angeletti – sta da tempo facendo una lotta accesa nei confronti del Governo, delle amministrazioni pubbliche anche locali, per ridurre la pressione fiscale. L’appuntamento che abbiamo voluto dedicare alle Imprese ternane ha voluto dare un segnale forte e preciso, sia per capire meglio le dietrologie dell’ennesima tassa che aggraverà ulteriormente i bilanci di imprese che sono ormai stremate, sia per richiamare l’attenzione nei confronti dell’amministrazione comunale, per ciò che le compete, al fine di ascoltare le realtà economiche bisognose di risposte, di trasparenza e di semplificazione”. Al termine dell’incontro, anche il padrone di casa umbro Bernardini, presidente di Confindustria Terni, ha voluto esprimere forte vicinanza alle imprese, sottolineando per primo il difficile compito di portare avanti un’impresa nell’economia fragile ed incerta e continuamente ostacolata da pressione fiscale e burocrazia “la prima causa di morte lenta dell’economia del territorio e italiana”.

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