Il Pd dell’Umbria apre al riordino per salvare la Provincia di Terni

2

Fallito il salvataggio dell’ultim’ora in Senato, il Partito Democratico dell’Umbria guarda alla possibilità del riordino per mantenere in vita la provincia di Terni. La volontà è emersa in un incontro questa mattina, presso la sede del di viale Mazzini, nel corso del quale sono state discusse le prossime iniziative volte a ribadire il ruolo di Terni capoluogo e dei suoi territori nel contesto regionale e nazionale.

Alla riunione hanno preso parte i segretari comunale e provinciale del Partito Democratico di Terni, Andrea Delli Guanti e Mario Giovannetti, il segretario del Partito Democratico regionale, Lamberto Bottini, il Senatore Mauro Agostini e l’Onorevole Carlo Emanuele Trappolino, l’Assessore Regionale al Bilancio ed alle Riforme Istituzionali Gianluca Rossi, il Sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo ed il Presidente della Provincia Feliciano Polli.

“La nuova scrittura dell’articolo 17 del Decreto Legge sulla Spending Review – spiegano in una nota gli esponenti del Pd – consente maggiori margini di manovra a disposizione delle Istituzioni locali e regionali, oltre a tempi più ampi per poter giungere ad una soluzione soddisfacente per i territori dell’intera Regione. Ciò non significa cavalcare sentimenti campanilistici o difendere posizioni di retroguardia, ma c’è la consapevolezza di quanto sia necessario mantenere, per la nostra città, lo status di Comune Capoluogo in una provincia che ha ragioni storiche, economiche, sociali e specificità che ne giustificano la necessità di opportuni riconoscimenti istituzionali che permettano un ruolo attivo a tutti i livelli istituzionali. Il Partito Democratico di Terni e dell’Umbria – conclude la nota – consapevole della delicatezza del tema, è deciso ad intraprendere un intenso percorso politico che non miri alla conservazione ma alla sostenibilità dell’intera architettura istituzionale regionale e garantisca piena dignità ai propri territori”.

CONDIVIDI
  • Ales

    come diceva rockerduck  mi mangio il cappello se questi riescono riescono salvare la provincia di Terni

  • Terni non si tocca e tanto meno la ASL che e’ e deve essere un punto fermo.
    queste scelte scellerate e insensate della presidente della regione (Marini) le faccia alla provincia di Perugia,si scelgano la loro citta’(si fa per dire dato che sono tutti paesotti come Perugia (vedi la densita’ degli abitanti 140 al km quadrato contro i 511 di Terni) della sede della loro ASL, noi gia’ l’abbiamo.