“J’accuse” de La Destra

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“Ai cittadini della provincia ternana, non cambierebbe nulla se venisse spostata la direzione a Foligno”, questo ci fanno sapere i “cugini da Perugia”. Cambiano pero’ i rapporti di dialogo tra amministrazioni comunali nella provincia di Terni, che eventualmente per parlare con il direttore Panella, dovranno rapportarsi prima con la provincia di Perugia. Ovviamente i fondi ASL saranno in gran parte utilizzati nel capoluogo umbro per fare piacere alla presidente Catiuscia Marini nativa di Foligno. Inoltre, tra l’attuale presidente ASL Panella, e l’Amministrazione del Comune di Terni non corrono buoni rapporti…Anzi bisticciano in continuazione soprattutto ora, che l’ASL vuole tagliare € 6.000.000 di risorse all’assistenza domiciliare integrata, con perdita ulteriore di posti di lavoro…Tutto questo in prossimita’ delle gare di appalto che vedono coinvolte le cooperative rosse del territorio. Forse queste ultime vedranno meno profittti? Comunque sia, tra i due litiganti ci sara macelleria sociiale. In tutto questo il sindaco Di Girolamo rimane in silenzio, nonostante il forte dissenso in merito a questo assurdo trasferimento, espresso non soltanto da La Destra ma da tutte le forze politiche. La Destra chiede che il Sindaco Di Girolamo prenda una posizione CHIARA perché da sempre, a causa dell’egemonia perugina, la nostra città subisce il taglio di risorse necessarie al welfare.

Dobbiamo, forse, pensare che Terni sia Provincia di Perugia, come qualcuno già dichiara, chissà cosa ne pensa il Presidente Polli……tremano le poltrone ?? Non saremo mai concordi nell’alienare la Provincia di Terni sia per le enormi differenze
socio-culturali e sia perchè, sino ad oggi, i politici che occupano gli scranni della Regione hanno sempre fatto gli interessi sempre e solo nteressati del Territorio di Perugia e mai di Terni. I cittadini ternani devono avere pari dignità e pari diritti rispetto ai perugini, non per una questione campanilistica come, spesso gli abitanti del capoluogo regionale umbro vogliono far credere, questa disputa attiene solo al rispetto di una città che, per anni, si è sentita definire la “sorella povera” di Perugia ed oggi, considerando, tra l’altro, i 21 indagati dell’inchiesta umbra “sanitopoli” per l’abuso di ufficio, il falso ideologico e materiale, la soppressione o occultamento di atto pubblico, il peculato, non ne può più di essere scavalcata persino in argomenti delicati che riguardano la sanità e il welfare.

La Destra Terni

Di: Responsabile comunicazione La Destra Terni

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