Lo sceicco Qaddumi (nuovo socio della Roma) decide di comprare la tenuta ”Castello delle Regine” di Amelia

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Adnan Adel Aref QaddumiE’ salito agli onori della cronaca nell’ultima settimana, dopo che la società della Roma Calcio ha comunicato di aver siglato un accordo per l’ingresso di un nuovo socio che porterà linfa nelle casse giallorosse. Si tratta dello sceicco Adnan Adel Aref Qaddumi Al Shtewi, descritto come magnate del petrolio, che dovrebbe investire nella squadra giallorosa circa 100 milioni di euro acquisendo una parte del pacchetto azionario dagli attuali proprietari americani.

Oltre all’affare giallorosso, pare sia in procinto di chiudere anche un altro affare, questa volta a Terni. Secondo la Gazzetta dello Sport, Qaddumi, avrebbe infatti deciso di acquistare la tenuta vinicola “Castello delle Regine” che si estende su di una proprietà di ben 400 ettari tra i comuni di Narni ed Amelia, attualmente di proprietà dell’avvocato milanese Paolo Nodari.

Nel dettaglio, la tenuta comprende circa 90 ettari  di vigneti (in maggioranza Sangiovese, Merlot, Cabernet Sauvignon), 7 mila piante di olivo in gran parte ultracentenarie da cui si ottengono pregiati oli extravergine d’oliva, un allevamento di Chianine Dop ed orti per vedure fresche. All’interno della proprietà, inoltre, si trova Podernovo, un elegante residence con 16 appartamenti, 3 piscine ed un ristorante di ottimo livello.

Chi è Qaddumi. In realtà sulla figura dello sceicco, spuntata dal nulla solo qualche giorno fa, è già nato un piccolo giallo: è infatti emerso che Qaddumi si trova in Italia da 40 anni di cui 25 passati fino ad oggi nella casa perugina della moglie a Cordigliano, una frazione che dista 8 chilometri dal capoluogo umbro. Originario del Quatar ma Giordano di nascita, sarebbe fuggito via da piccolo dalla terra natia a causa dell’invasione israeliana. Arrivato in Italia, dopo alcuni anni ha incontrato la perugina Maria Grazia, con cui ha fatto due figli, Adel e Jasmine, stabilendosi definitivamente in Umbria con la consorte. Per spiegare questa improvvisa disponibilità economica di un uomo che fino a poco tempo fa ha vissuto da comune mortale, circolano varie ipotesi e ad andare per la maggiore sono queste due: la prima è che Qaddumi si riuscito solo da poco tempo a mettere le mani su uno sterminato patrimonio di famiglia (ma con dei genitori così ricchi perché sarebbe fuggito?); la seconda ipotesi è che lo “sceicco perugino” sia in realtà solo un intermediario di un vero magnate del petrolio.

In effetti risulta davvero incredibile che uno sceicco pronto ad investire 100 milioni di euro nella Roma e ad acquistare la tenuta di Amelia, viva in una normale casa di provincia, abbia una moglie impiegata e un figlio carabiniere. Davvero assurdo anche il fatto che ne l’ambasciatore della Giordania, ne l’imam di Perugia, Abdel Qader, lo conoscano o ne abbiano mai sentito parlare.

Infine, altri dubbi provengono da chi è andato a spulciare la situazione societaria del presunto sceicco che in Italia possiederebbe il 77% della Amyga Oil & Gas Holding. Una srl, creata a metà del 2011, con 10 mila euro di capitale sociale (il minimo per una srl), nessun dipendente. Nei conti d’ordine un impegno per circa 1,6 milioni di euro per un impegno alla partecipazione al 54% alla costituzione di una società di diritto saudita, la Assir Hi Tech International Group for Commerce Industry and Contracting Ltd.

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