Lo Skylab chiude, speciale ”End of the game”. Intervista ai gestori

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“Rock n’roll can never die” cantava Neil Young nel 1979? A Terni nel 2012 forse sì, ma non per la chiusura di un locale ma per il gretto materialismo della gente che ci vive. Il venerdì ordunque perderà uno dei locali che ha dato voce all’underground musicale ternano. Lo Skylab chiuderà.

[Contenuti rimossi. L’autore dell’articolo, Leonardo Bartoli, si scusa con tutti coloro che si sono sentiti offesi da una parte di questo articolo che ora è stata rimossa: “La mia intenzione era criticare il mondo delle discoteche in chiave ironica. Mi dispiace aver utilizzato toni ed espressioni eccessive e mi scuso per questo. Mi sono reso conto di essere potuto risultare offensivo per professionisti e frequentatori di discoteche e non era mia intenzione. Riconosco l’errore, commesso in buona fede, con il solo obbiettivo di sollevare la questione delle difficoltà del mondo della musica live ma capisco di averlo fatto in modo errato”. La redazione di Terni Oggi si associa alle scuse ritenendo assolutamente sbagliate alcune espressioni e frasi contenute nella parte dell’articolo che ora è stato rimosso e conferma la disponibilità a pubblicare eventuali repliche di coloro che riterranno opportuno inviarcele.]

Siamo andati ad intervistare i fratelli Speranza, Giorgio e Fabio i gestori dello Skylabstudios.

Come è nato innanzitutto il progetto Skylab?

Giorgio: Lo Skylab è nato da un’idea che si è sviluppata dopo la nostra partecipazione all’Arezzo Wave. Abbiamo realizzato un progetto multitasking (locale, scuola di musica, studio di registrazione) che potesse fornire per chi ne avesse avuto la passione di conseguire i propri sogni.

Fabio: Per realizzarlo abbiamo impiegato quattro anni.

Quali sono state le cause che vi hanno messo in crisi?

Fabio: Il nostro problema è l’affitto che dobbiamo dare per il locale. Per i mesi d’attività del locale non c’è problema, solo che noi dobbiamo dare a Cesare anche per i mesi estivi. Tutto questo ci impedisce di poter continuare nel nostro viaggio.

Un’po di amarcord, le vostre migliori serate?

Fabio:  Secondo me a livello emotivo quando venne Steve Shelley il batterista dei Sonic Youth (evento organizzato con l’associazione Metrodora) e di cui ringraziamo sia Giangi Natalini che Marek Lukasik. Oppure quando venne Scott Anderson (ricordo che vennero persone anche da Foggia)

Giorgio: Quando vennero gli “A Toys Orchestra” e Lombroso ma anche quando si sono esibiti i Tamburines il giorno del mio compleanno. Altre belle serate ci sono state con i Quartiere Coffee che anche se non ci piaceva il genere ci hanno coinvolto molto.

Diventiamo seri. Dietro ogni fallimento imprenditoriale ci sono delle vostre evidenti responsabilità, voi ripetereste tutto?

Fabio: Magari non rifarei tutto in questa maniera, ma anche potendo, non saprei come fare diversamente. Dobbiamo comunque riflettere che per il posto (Terni) e con le risorse a nostra disposizione, noi abbiamo fatto il massimo che potevamo. Quello che ci ha fregato indubbiamente è stata la capienza del locale, non potevamo ospitare eventi rilevanti senza realizzare un biglietto di ingresso salato.

Stemperiamo i pensieri negativi immediatamente: qualche aneddoto simpatico?

Giorgio e Fabio: Bisognerebbe chiamare Pietro (ridono).

Fabio: Noi siamo distesi, abbiamo preso questa decisione con molta tranquillità. La nostra consapevolezza è che più di questo non potevamo fare.

Giorgio: La prima festa di capodanno è stato uno scempio. Capodanno freedrink a 15€. Ricordiamo Marco di Billy Music con la maschera dell’uomo ragno e con il vomito che gli scivolava da sotto la maschera…

Fabio: Dato che i rigurgiti fanno notizia (ride) dopo una serata reggae con Gillo protagonista, lo ricordiamo addormentato con la barba e il vomito mischiato sulla bocca. Quella sera poi io dormii qui (divano della scuola skylab).

Quali sono i progetti e i gruppi di cui vi sentite orgogliosi di aver tirato su con la vostra scuola?

Giorgio: Un gruppo che suonerà stasera. I Laccati e Sfonati. Li abbiamo visti crescere. Le prime prove, le iscrizioni di alcuni di loro ai nostri corsi, per poi passare ad incidere sotto la nostra produzione. Anche se non stati gli unici. Altri gruppi che sono passati attraverso di noi sono stati i Rummer and Grapes, Music Pushers, La Madonna di Mezza Strada.  Solitamente chi ha prodotto il cd qui, non gli è rimasto in mano. Abbiamo prodotto lavori per Antonio Righetti, Mauro Pagani e Bennato. Ho mixato un pezzo di John Garcia dei Kyuss per una band romana i Mad City Lockers.

Ringraziamenti?

Fabio: Mauro Marcangeli, Mirko Brizzi e Roberta Turrini lo zoccolo duro degli insegnanti della scuola. Menzione speciale per Samuele Rosati che ci ha dato una mano ricoprendo tutti i ruoli possibili. Tutto lo staff del locale che viene qui senza retribuzione, ma solo per stare con noi.

E’un arrivederci o un addio?

Fabio: E’un arrivederci, non sappiamo in quale forma, ma torneremo. Stiamo lavorando ad alcune cose, ma non diciamo niente per scaramanzia.

Che cosa farete i prossimi venerdi?

Giorgio e Fabio: Questa è una bella domanda. Non possiamo tagliare i contatti tutti insieme ci prenderebbe un’infarto.

ULTIMO LIVE SKYLABSTUDIOS: RINO GAETANO BAND 25/01/2013 €10,00 con consumazione

Uto live @ Skylabstudios

LIVE REPORT DI ALCUNE BANDS CHE SI SONO ESIBITE IERI SERA

 Euphonika – 100 volte di niente

Laccati e Sfonati – I wanna go to the airport

Kay Alis – Tele C

Guerrra – Sbrat

Rummer and Grapes – First day of Spring

CONDIVIDI
  • Denisdainato

    Cala da la cerasa.

  • Silb Terni

    Illustrissimo Sign. Bartoli Leonrdo, mi presento son Riccardo Paperini presidente per la Provincia di Terni del SILB.
    Ho letto il suo articolo e a parte l’intervista ai proprietari di un locale che promuove la musica dal vivo, lo trovo veramente di cattivo gusto.
    Lei spara a zero sulle discoteche, su chi lavora in esse e sulla gente che le frequenta apparentemente senza motivo.Addirittura si permette di qualificare con aggettivi veramente pesanti ( forse offese? ) come “deficienti”, “mentecatti”, “cretini”, “puttanelle”,  ecc. delle persone che magari neanche conosce.Lei scrive che voule organizzare un evento con contestuale suicidio di massa e volerlo fotografare. Anche questo mi sembra veramente eccessivo. Lei sicuramente può pensarla come vuole, ma non si può permettere di essere maleducato.La pregherei di scrivere un altro articolo rivolto a tutte quelle persone che come me si sono sentite offese da questo, chiedendo scusa. Grazie.p.s.: rivolgendomi alla redazione del giornale online Terni Oggi, mi stupisco come uno strumento di informazione così importante permette a questo personaggio di scrivere con un linguaggio che offende tutti i propri lettori. Dovreste scegliere meglio le persone che scrivono per voi o almeno leggere gli articoli prima che vengano pubblicati 

    • Leonardo bartoli

      mi spiace che non le piaccia, non ho insultato nessuno in particolare, ho solamente dato addosso a uno stile di vita che non mi piace e che sta uccidendo la musica live

      • Yqytest

        il fatto che non sia di suo gradimento non significa che chi lo pratica sia un coglione.

      • Yqytest

        ed ancora.. la musica live fatta di band ed arstisti è un conto, le discoteche sono altro. 2 cose poco paragonabili secondo me.
        è come dire il fornaio che fa il pane ed il norcino che vende il prosciutto.
        sono tutta roba da magnà.. ma 2 alimenti totalmente diversi. c’è chi ha problemi col pane e chi ne ha col prosciutto, ma nessuno di loro è criticabille come ha esposto lei.

    • Anonimo

      Gentile presidente Riccardo Paperini, Terni Oggi non condivide le posizioni radicali contenute nell’articolo ma riconosce ai propri collaboratori (e a tutti coloro che a vario titolo intervengono nei commenti) la libertà di esprimere le proprie opinioni, anche profondamente critiche, ed anche divergenti dall’orientamento della direzione. In questo articolo emerge una critica, non nuova, ad un modello di socialità diffuso in Italia e nel resto dell’Occidente. Non c’è invece alcuna offesa a persone o locali specifici, ne di Terni ne di altra località (Terni Oggi avrebbe censurato un articolo offensivo in tal senso). Comprendiamo comunque il suo risentimento e crediamo che sarebbe interessante per i lettori, oltre che dovuto da parte nostra, dare ampio spazio ad una sua replica.

      • Guido L

         Gentile redazione avete ragione. Infatti il sig. Bartoli Leonardo non offende nessuno in particolare. Offende tutti i frequentatori di discoteche.
        Premesso che io non sono fra questi ritengo comunque che tutti abbiano
        il diritto di scegliere cosa fare della propria vita, nel rispetto degli altri,
        senza che un pinco pallino qualunque li apostrofi in questo modo turpe e si erga a difensore di non so che cosa. Visito spesso il vostro sito e mi
        dispiace vedere pubblicate certe schifezze. Cordiali saluti

        • Yqytest

          “il sig. Bartoli Leonardo non offende nessuno in particolare. Offende tutti i frequentatori di discoteche.”

          stai ‘mbriaco lellè? ti pare poco?

      • Silb Terni

        Sul mondo delle discoteche si è detto tutto e di più e non metto in dubbio che a qualcuno non piaccia.  La mia non vuole essere una una difesa a spada tratta dell’ambiente…. non vorrei neanche aprire una discussione che mette in relazione i locali che propongono musica dal vivo e lediscoteche, anche perché nella maggior parte dei casi si mischiano… (discoteche che ospitano gruppi musicali e locali live che fanno ballare!!!). La mia osservazione è solo sui termini “forti” usati nell’articolo  che sono proprio offensivi: dal dizionario “cretino” = “affetto da malattia spesso endemica caratterizzata da arresto di sviluppo dell’organismo, da deficienza più o meno pronunciata delle facoltà mentali e da altri disturbi collaterali”; “deficiente”= mancante e scarso”; “mentecatto”=”chi è infermo di mente”;  e potrei continuare,  ma penso abbiate capito…..
        Certo, però,  che chiamare “deficiente che fa il figo con un giradischi” personaggi internazionali del calibro  GUETTA, SINCLAR, AFROJACK, MARCHI. o anche molto  più vicini alla nostra quotidianità CRISTOPHER, ZAPPELLI, BATTAZZI, BIG BHAD,
        BRUNETTI, CONTi ecc. non mi sembra proprio una cosa elegante.  Poi se vogliamo discutere sulle abitudini di chi frequenta i vari luoghi di intrattenimento e spettacolo, lo stesso articolo descrive alcuni personaggi, più o meno noti, frequentatori dei locali live in atteggiamenti non proprio idilliaci riporto testualmente :”con la maschera dell’uomo ragno e con il vomito che gli scivolava da sotto la maschera…” e poi ” lo ricordiamo addormentato con la barba e il vomito mischiato sulla bocca.”…A dirla tutta da fastidio anche il fatto che il vostro giornalista ha  titolato l’articolo “LO SKYLAB CHIUDE” (motivo per il quale l’ho letto) per sputare sulle discoteche, avrebbe dovuto scrivere due articoli uno con questo titolo e pubblicare solo l’intervista ai proprietari e un altro scrivere quello che ha scritto ma sotto un’altra intestazione.In fine per rispondere anche al Sig. Bartoli Leonardo:” sono d’accordo con lei….! Lei non ha insultato nessuno in particolare , lei ha insultato proprio tutti coloro che scelgono di frequentare le discoteche si per lavoro che per piacere”.

        Riccardo Paperini

        • Anonimo

          Presidente Paperini la prossima settimana ci metteremo in contatto con lei per un’intervista in cui, se vorrà, potrà esporre il proprio punto di vista e quello dei soggetti che rappresenta. Potrebbe essere una buona occasione per aprire un dibattito sui locali notturni ternani, sui problemi e sulle opportunità che li riguardano.

          • Silb Terni

            bene sono a votra disposizione

      • Yqytest

        “A Terni nel 2012 forse sì, ma non per la chiusura di un locale ma per il gretto materialismo della gente che ci vive”

        a me sembra una frase forte… poi vedete voi. 🙂

  • Marco5

    Apparte i commenti offensivi, il problema maggiore della musica live sono i costi di organizzazione contro i ricavi, oltre l’ignoranza musicale. Fare una serata tra siae (esorbitante) tasse (non ne parliamo) dipendenti ecc. diventa estremamente oneroso dato il pubblico genericamente ristretto. Di conseguenza un dj fa un prodotto che, innegabilmente, attira più clientela e la maggior parte delle persone decide di non rischiare andando a una serata in discoteca. I dj (io stesso appartengo a questa categoria) sono uno strumento valido perché nel 99% dei casi sono anche pr del locale dove si esibiscono ed hanno un cachet relativamente basso.anche quello è un mondo con seri problemi dato che con la tecnologia attuale chiunque può essere un dj, togliendo spazio a chi studia tecniche più complesse nel mixare.
    Bisogna ritornare alla musica in piazza, dove se uno vuole esibirsi non deve chiedere 1000 permessi o raccomandazioni a destra e manca. In questa città dove abbiamo scuole di musica , danza, teatro e cosi via non si organizza mai nulla. Guardate la notte bianca, il successo della musica per strada parla da solo.

  • Vale86

    frequento locali e discoteche e non mi ritengo ASSOLUTAMENTE OFFESO da questo articolo anche se scritto con toni forti, poichè penso dice “tutto quello che tutti pensano e che nessuno dice”…vorrei invece cogliere l’ occasione per criticare i responsabili di questa Città che la rendono ancora più ottusa e provinciale senza creare o sviluppare situazioni d’ intrattenimento..siamo senza infrastrutture e costretti ad aspettare settembre per ascoltare alla festa dell’ unità qualche concerto live..ripeto condivido pienamente l’articolo e ritengo che chi si offende sbaglia perchè non vede cosa stà succedendo  a questa città.. in bocca al lupo

  • Francesco Benedetti Noriega

    Io credo che se un locale chiude non si può dare la colpa ad una società che ama andare in discoteca ma al servizio che il locale offre al cittadino.io amo la musica dal vivo e la musica disco,ma vi dico con certezza che i locali che si trovano a terni non sono ne una ne l altra cosa,non si avvicinano neanche minimamente ai locali seri che si trovano in altre città sia italiane che europee, specialmente nel servizio nella musica che offrono.

  • CREDO CHE LA REDAZIONE DI ” TERNIOGGI ” DOPO L’USCITA….
    ” Non c’è invece alcuna offesa a persone o locali specifici, ne di Terni ne di altra località ” SIA AI STESSI LIVELLI DELLO SCRITTORE DELL’ARTICOLO.
    PROVATE A RILEGGERE L’ARTICOLO E SOFFERMATEVI SU ALCUNI TERMINI USATI….E SPERO CHE ABBIATE DELLE FIGLIE FEMMINE CHE FREQUENTINO DISCOTECHE DA VOI DESCRITTE COME ” PUTTANELLE ” (SENZA OFFESA GIUSTAMENTE)
    UN ARTICOLO PIENO DI OFFESE A TUTTA LA CATEGORIA DEL MONDO DELLA NOTTE.
    CREDO CHE LA REDAZIONE DI TERNIOGGI DEBBA DELLE SCUSE A TUTTI I LOCALI D’ITALIA E TUTTI COLORO CHE LAVORANO IN QUESTO SETTORE.

    • Un deficente che fa il figo!

      Hahahahahahahahahahahah, e con questo articolo non si voleva offendere nessuno? Per favore Bartoli,la sua pontificazione è assurda e schifosamente di parte.la sua dubbia educazione è sconfortante dato il suo lavoro da giornalista. Tanti non saluti da un deficente che fa il figo con i giradischi.(sono 2 i giradischi e non 1)

      • Leonardo bartoli

        lei ha perfettamente ragione… ma so riconoscere uno che fa freestyle…

        • Leonardo bartoli

          oppure dnb techno infatti al trematerni ci vado… io contesto lo stile di vita… mi spiace di avervi coinvolto ma voi ne siete gli alfieri… ma poi scusate.. ma mi volete paragonare un groove di una band con un groove disco?

          • Riccardo Ortenzi

            Non è una questione di gusti, di stili di vita ne di generi musicali… LEI E NESSUN ALTRO GIORNALISTA SI PUò PERMETTERE DI INFANGARE, DI INSULTARE UNA CATEGORIA INTERA DI PERSONE CHE AMANO ANDARE IN DISCOTECA… E COSA ANCOR PIU’ GRAVE… DI DIFFAMARE TUTTI I  LAVORATORI DEL MONDO DELLA NOTTE. Che le piace o no.. è un lavoro come un altro ed è povero di testa colui che offende chi si sacrifica ogni venerdì o sabato notte.

          • Hell

             e chi lo dice che non posso insultare uno stile di vita?te?

          • Cicciopasticcio

            parlare di groove e di band a Terni mi sembra un tantino esagerato…al massimo sargiggia sound sisdem…la “d” è voluta…ma viaggiate oltre Collescipoli e Narni per sentrire vera musica…..

        •  GRAZIE A LEI CREDO CHE TERNIOGGI POSSA ANCHE SMETTERE DI DIVULGARE NOTIZIE….ORMAI ABBIAMO CAPITO TUTTI CHE C’E’ POCA SERIETA’……

          • Anonimo

            Lelez Voice, rispondendo al suo precedente commento, la posizione di Terni Oggi è chiara: non condivide le critiche radicali contenute nell’articolo ne il ragionamento che lo sottende (che più o meno suona così “Skylab chiude a causa delle discoteche”). 
            Personalmente credo che le discoteche (di queste si parla nell’articolo) non siano luoghi di perdizione, che non rappresentino una minaccia ad alcuna espressione artistica e culturale e che non possano essere additate come la causa della chiusura di altre tipologie di locali. In alcune realtà rappresentano anzi un motore economico importante, uno dei pochi capaci di offrire posti di lavoro a quella categoria di “sfigati” e “bamboccioni” conosciuta anche col nome di “giovani” (categoria che in Italia e a Terni, com’è noto, registra livelli di disoccupazione scandalosi e sempre più inquietanti). 

            Nel caso specifico, così come un negozio di abbigliamento sportivo non chiude a causa della presenza di negozi di abbigliamento elegante, allo stesso modo Skylab non chiude a causa dell’esistenza delle discoteche (frequentate da persone che, per preferenze e gusti personali, piuttosto che passare la serata allo Skylab rimarrebbero a casa. Allo stesso modo, ora gli ex frequentatori dello Skylab non si riverseranno in massa nei locali dove si balla musica house). 

            Ad ogni modo, le discoteche, chi vi lavora e chi le frequenta, meritano rispetto al pari di altri luoghi e locali. Proprio al pari di altri luoghi e locali possono essere oggetto di discussione e di critica e questo è quanto ha fatto il nostro collaboratore: una critica, seppur radicale, al “mondo delle discoteche”. Ci rendiamo comunque conto che, nel tentativo (riuscito) di risultare provocatorio, abbia fatto uso di alcune espressioni forti e “fuori dalle righe” e per quelle, solo per quelle, Terni Oggi si scusa con chi si sia sentito offeso. Difendiamo comunque la scelta di ospitare nelle nostre pagine anche opinioni divergenti e lontane da quelle della direzione. Fabio Gobbi direttore di Terni Oggi. 

            Ps, riguardo le sue accuse sulla nostra mancanza di “serietà”: reputiamo fondamentale la libertà di espressione e per questo ospitiamo anche un commento come il suo in cui esprime giudizi sommari, sconclusionati e denigratori nei confronti di questo stesso giornale (che probabilmente ha letto assai raramente). Certamente non seguiremo la sua indicazione di “smettere di divulgare notizie” alle migliaia di nostri lettori, ma lei è ovviamente libero di informarsi nel modo che ritiene più opportuno.

  • Riccardo Ortenzi

    Non è una questione di gusti, di stili di vita ne di generi musicali… LEI E NESSUN ALTRO GIORNALISTA SI PUò PERMETTERE DI INFANGARE, DI INSULTARE UNA CATEGORIA INTERA DI PERSONE CHE AMANO ANDARE IN DISCOTECA… E COSA ANCOR PIU’ GRAVE… DI DIFFAMARE TUTTI I  LAVORATORI DEL MONDO DELLA NOTTE. Che le piace o no.. è un lavoro come un altro ed è povero di testa colui che offende chi si sacrifica ogni venerdì o sabato 

  • Riccardo Ortenzi

    lei pensi se un giornalista qualsiasi soltanto perchè gli stanno sulle scatole gli operai del settore siderurgico-metalmeccanico… scrive  due righe invitando al suicidio tutti gli operai dell’acciaieria di Terni… NON SHER-ZIA-MO…

    una domanda.. possibile che si può scrivere e si può pubblicare on line qualsiasi cosa? non c’è nessuno che controlla? :O

  • La Roby

    Ah,libertà d’espressione…croce e delizia dell’uomo. E sono davvero convinta che in alcuni rari frangenti,andrebbe proprio NEGATA. Quando passa attraverso un canale d’informazione pubblico, quand’è volgare,infondata, di parte, offensiva,faziosa,non moderata. Questo non è un articolo, non ne ha le strutture, i contenuti, la forma.E’ un’offesa a chi il giornalista lo fa di mestiere. E’ una sorta di rigurgito,per di più anche scritto da cani, su qualcosa che non si tollera e condivide. Potrebbe scrivere queste parole sul suo blog,Sig.Bartoli, sulla sua pagina facebook ein ogni caso sarebbe più che discutibile,ma è inaccettabile che un giornale online, abbia reso pubbliche le righe di un signor nessuno che parla di puttanelle, mentecatti, cerebrolesi e che augura la morte a una frangia di persone che scelgono un tipo di divertimento al posto di un altro. E’ anche piuttosto ridicolo che ora, i gestori di tale portale, mettano le mani avanti e dicano “Non condividiamo…però comprendiamo..e blablabla”.Comodo così,eh? Prima si autorizza l’insulto libero, la volgarità,l’offesa e poi ci si tira indietro.Un metodo di lavoro piuttosto contestabile,direi.Premesso che sono anni che non entro in una discoteca e non ho alcuna intenzione di farlo e preferisco di gran lunga la musica dal vivo,assistere a concerti e godermi buona musica,sia emergente che non, trovo queste monnezza qui sopra,così di cattivo gusto, che in alcuni frangenti vorrei tanto tornasse la censura. Complimentoni Signor nessuno..sfonderà senza dubbio nel mondo del giornalismo. Mh…Si.

  • La Roby

    P.S.:E comunque smettete anche di dire:non è stato offeso nessuno.Ma dico,ci fate o ci siete? Domani vado sotto casa del Bartoli,inizio a dare della puttana alla madre, del mentecatto al padre, del cerebroleso a lui e poi gli dico che torno per incendiare la loro casa, con una macchina fotografica in mano, così mi tengo un ricordo di quel dolce momento. Vediamo se qualcuno potrebbe sentirsi offeso. Bye bye.

  • ho letto l’articolo di Leonardo Bartoli ( con cui condivido solo il cognome!! ) e non sono affatto d’accordo sulla sua visione che da del mondo delle discoteche , ne tanto meno sui toni usati per descriverlo. pensiamo un’attimo cosa sarebbe Terni per i giovani se togliessimo quei due / tre locali rimasti ad animare le serate ai giovani (e meno giovani) , Un DESERTO !! La cosa grave è che dietro un opinione personale che può essere anche rispettata , ALLA FINE  è stato fatto un quadro veramente pessimo di , lavoratori, imprenditori ,aziende, che svolgono anche una funzione sociale con il loro lavoro , tra l’altro in un periodo in cui la crisi li fa divenire degli eroi per il coraggio di portare avanti un’attività soprattutto a terni con un comune e una giunta Medievale che ancora organizza la  FESTA DELL’UNITA’, e contrasta in ogni modo la libera iniziativa di privati .
    Da tempo non frequento assiduamente le discoteche per una scelta di vita , ma rimpiango i bei momenti passati a divertirmi in modo sano con gli amici , lo scorso anno ci sono tornato dopo tanto tempo e posso dire di averle viste migliorate e trasformate  . Ho una figlia di 17 anni che sta iniziando a frequentare le discoteche a terni … e non sono affatto preoccupato , non avrei potuto dire la stessa cosa per lo skylab , ma questa è una mia opinione .

    • Leonardo bartoli

      guarda che te l’avevo detta prima io quella cosa del cognome… touchè!

      • qui caro leonardo , il problema non è il cognome , quando verrà fatta l’intervista a Riccardo Paperini , ti consiglio di far inserire un tuo chiarimento e delle scuse , per aver usato parole e toni poco adatti , spiegando come hai fatto prima con il conte max i tuoi reali intendimenti . Sbagliare è umano , di errori ne facciamo tutti , io per primo ne ho fatti tanti , l’importante è non perseverare . Ci sono problemi sicuramente più importanti in questo momento di crisi , ma proprio pervchè è un momentaccio e tutti facciamo tanti sacrifici per andare avanti , essere anche insultati per il lavoro che si fa non è il massimo . Lasciare quei commenti on line comunque non aiuterebbe chi lavora nelle discoteche , perchè sai benissimop che un articolo on line ha una vita media molto più lunga di un articolo di giornale . Lascia l’intervista e riformula il tuo pensiero con altre parole ( che riguardo alla difficolta diavere a Terni  luoghi adatti per le band emergenti condivido al 100%) , in occasione dell’intervista che farete a riccardo paperini , io conosco molti dei ragazzi che lavorano nelle discoteche , sono ragazzi intelligenti e capiranno che un misunderstanding puo capitare a tutti .

  • conte max

    Salve Sig. Leonardo Bartoli, mi chiamo Massimo Biscarini in
    arte Conte Max e sono uno dei tanti laureati che rappresentano quel “gregge“
    del popolo della notte, si proprio uno di quei cretini, deficienti che in una
    mano tiene il bicchiere e con l’altra il microfono. Ci tenevo a dirle che
    vivendo in un paese democratico ognuno è libero di esprimere la propria
    opinione, ma con un certo grado di intelletto e ricercatezza di dettagli se pur
    dissacranti, costruttivi e soprattutto rispettosi. A mio avviso il suo articolo
    non solo è stupido, sgradevole, banale ma denota un’ignoranza al di sopra delle
    righe! Se la sua laurea, ammesso che ne abbia una, le serve ad offendere più
    che ad esprimere i propri gusti, credo che tutta la fatica ed il tempo speso a
    studiare, trascurando la vita sociale, le sia valso poco e magari tutto questo
    astio per noi “poveri cretini” è dovuto ad un suo disadattamento sociale o
    magari al fatto che avrebbe voluto lavorare o frequentare certi posti o ancora
    magari una di quelle mentecatte che scatenano risse in discoteca. La volevo
    informare che non solo siamo una categoria riconosciuta dallo stato,  pagando quello che ci spetta, ma se
    siamo tanto seguiti ci sarà un perché, forse perché siamo bravi in quello che
    facciamo, perché produciamo buona musica a livello internazionale, perché
    sappiamo cantare, comunicare ed emozionare bene come magari una di quelle band
    dal vivo da lei tanto gradite e in alcuni casi ancor meglio! Quello che il suo
    bigottismo le fa trascurare è che dietro quei bei fisici tatuati magari si
    celano individui che hanno studiato musica, dizione, comunicazione etc. Se lei
    si fosse preoccupato ad intervistare qualcuno appartenente a questa “stupida
    categoria” magari si sarebbe fatto un’idea non solo più obbiettiva ma sicuramente
    più sensata che le avrebbe consentito di scrivere cose intelligenti. Posso
    capire che sia frustante cercare di fare il proprio lavoro con una paga poco
    retribuita o ancor più senza retribuzione, ma capisce che la sua
    insoddisfazione di certo non sarà riscattata dall’offendere qualcuno che
    guadagna più di lei divertendosi. Con questo a nome di tutto il popolo della
    notte, la invito cortesemente a porgere le sue scuse pubblicamente nel prossimo
    articolo che lei scriverà assieme alla sua redazione per i toni e gli aggettivi
    diffamatori e offensivi da lei utilizzati nell’esprimere un suo gusto
    personale. Se così non fosse sappia che mi farò portavoce di un’attività
    querelatoria contro di lei con tutti i miei colleghi. Detto questo le do un
    consiglio, la prossima volta ci pensi bene prima di mettere su carta la prima
    cosa che le viene in mente come un povero dilettante.
    Cit. E’ proprio vero a volte la cultura serve a non servire.

    Distinti saluti. CONTE MAX
     

  • Salve Sig. Leonardo Bartoli, mi chiamo Massimo Biscarini in
    arte Conte Max e sono uno dei tanti laureati che rappresentano quel “gregge“
    del popolo della notte, si proprio uno di quei cretini, deficienti che in una
    mano tiene il bicchiere e con l’altra il microfono. Ci tenevo a dirle che
    vivendo in un paese democratico ognuno è libero di esprimere la propria
    opinione, ma con un certo grado di intelletto e ricercatezza di dettagli se pur
    dissacranti, costruttivi e soprattutto rispettosi. A mio avviso il suo articolo
    non solo è stupido, sgradevole, banale ma denota un’ignoranza al di sopra delle
    righe! Se la sua laurea, ammesso che ne abbia una, le serve ad offendere più
    che ad esprimere i propri gusti, credo che tutta la fatica ed il tempo speso a
    studiare, trascurando la vita sociale, le sia valso poco e magari tutto questo
    astio per noi “poveri cretini” è dovuto ad un suo disadattamento sociale o
    magari al fatto che avrebbe voluto lavorare o frequentare certi posti o ancora
    magari una di quelle mentecatte che scatenano risse in discoteca. La volevo
    informare che non solo siamo una categoria riconosciuta dallo stato,  pagando quello che ci spetta, ma se
    siamo tanto seguiti ci sarà un perché, forse perché siamo bravi in quello che
    facciamo, perché produciamo buona musica a livello internazionale, perché
    sappiamo cantare, comunicare ed emozionare bene come magari una di quelle band
    dal vivo da lei tanto gradite e in alcuni casi ancor meglio! Quello che il suo
    bigottismo le fa trascurare è che dietro quei bei fisici tatuati magari si
    celano individui che hanno studiato musica, dizione, comunicazione etc. Se lei
    si fosse preoccupato ad intervistare qualcuno appartenente a questa “stupida
    categoria” magari si sarebbe fatto un’idea non solo più obbiettiva ma sicuramente
    più sensata che le avrebbe consentito di scrivere cose intelligenti. Posso
    capire che sia frustante cercare di fare il proprio lavoro con una paga poco
    retribuita o ancor più senza retribuzione, ma capisce che la sua
    insoddisfazione di certo non sarà riscattata dall’offendere qualcuno che
    guadagna più di lei divertendosi. Con questo a nome di tutto il popolo della
    notte, la invito cortesemente a porgere le sue scuse pubblicamente nel prossimo
    articolo che lei scriverà assieme alla sua redazione per i toni e gli aggettivi
    diffamatori e offensivi da lei utilizzati nell’esprimere un suo gusto
    personale. Se così non fosse sappia che mi farò portavoce di un’attività
    querelatoria contro di lei con tutti i miei colleghi. Detto questo le do un
    consiglio, la prossima volta ci pensi bene prima di mettere su carta la prima
    cosa che le viene in mente come un povero dilettante.

    Cit. E’ proprio vero a volte la cultura serve a non servire.

    Distinti saluti. CONTE MAX
     

    • Anonimo

      Gentile Massimo Biscarini, Terni Oggi ha già avuto modo di scusarsi per alcune espressioni riportate nell’articolo. Abbiamo inoltre offerto la possibilità di un’ampia replica (oltre che l’occasione, più interessante, per parlare della categoria in termini più generali) al presidente di Silp Terni, e nei prossimi giorni realizzeremo e pubblicheremo una sua intervista.
      Minacciando azioni legali invece lei non otterrà di vederci in ginocchio sopra i ceci e, da parte di Terni Oggi, non otterrà accoglimento ad alcuna richiesta.
      Infine, se il nostro collaboratore autore dell’articolo, già prima del suo invito (o dopo di esso), avesse avuto (o abbia) in animo di doversi scusare, lo farà autonomamente. Cordiali saluti.

    • Leonardo bartoli

      Signor Biscarini, lei ci può credere o no, ma mi è dispiaciuto di aver utilizzato quel tono e quelle aggettivazioni. Anche perchè poi mi sono reso conto che la maggior parte di voi sono professionisti che hanno dedicato la propria vita per quella passione esattamente come i ragazzi che cerco di promuovere io. mi sembra un controsenso fare pubblicità negativa a chi comunque fa dei sacrifici.
      “la prossima volta ci pensi bene prima di mettere su carta la prima
      cosa che le viene in mente come un povero dilettante.” Lei qui mi ha detto una sacrosanta verità. Io ho scritto a flusso di coscienza, e probabilmente quando ho scritto non ho pensato ai sacrifici altrui, e di questo mi scuso tantissimo. Unica cosa che volevo sottolineare è che l’avevo scritto in chiave ironica e non era mia intenzione scatenare il mondo delle discoteche contro quello del live, anche perchè voi non siete in concorrenza con lo skylab. 
      Unico dispiacere è che lei mi sta dicendo che mi vuole quererlare, quando io invece sono solo un ragazzo di 29 anni che si “sbatte” per le bands emergenti che non hanno luoghi dove poter estrinsecare la loro arte. io signor biscarini faccio tutto gratuitamente per loro. proprio perchè il mondo della musica live è gia tanto gonfio di spese e io non posso inserire il mio compenso, ma sono felice di poter dare il mio piccolo contributo a chi ci crede con tutto il cuore.

  • Approfittare della chiusura dello Skylab per vomitare addosso a dj, gestori, pr, frequentatori ecc delle discoteche le volgarità e le nefandezze che ha vomitato lei è come dare la colpa alla Ferrari se non si vende più la Ducati!!! e questo la dice lunga sul suo equilibrio e sulla sua intelligenza caro scrittore….
    e la chiamo scrittore invece che “giornalista” non solo per il suo linguaggio forse più adatto alle fogne di Calcutta, non solo per l’inesistenza del paragone fra locali “live” e discoteche, ma anche e semplicemente per la sua scarsissima preparazione scolastica ancorchè prima che giornalistica, vista la completa assenza di cognizione della punteggiatura manifestata nel suo articolo.
    Per quanto mi riguarda lei sta al giornalismo come Cicciolina sta alla politica e il triste è che ci guadagna pure magari!!!! mi stia bene
     

    • Anonimo

      Andrea Playfoolish Granelli, viene a lamentarsi per delle “nefandezze” riportate in un articolo scrivendone altre sul conto del nostro giornale, non è il massimo della coerenza. Probabilmente sa ben poco della testata giornalistica su cui “vomita” giudizi bislacchi, probabilmente ha letto solamente questo articolo che non è affatto rappresentativo di ciò che pubblichiamo quotidianamente. E, come già scritto, è un articolo che non rappresenta nemmeno la posizione della direzione del giornale a proposito del “mondo delle discoteche”.

  • Federico Scavo

    Ennesimo esempio di grande ignoranza umana e professionale. 
    Chi si fa promotore di bei messaggi e buone maniere dovrebbe essere il primo a non intaccare gli altri con frasi ad effetto ma senza sostanza. 
    Complimenti al ”giornalista” se così si può chiamare. Ha ottenuto 5 minuti di attenzione che altrimenti non avrebbe mai ricevuto. 

    • Leonardo bartoli

      io mi ti metto in tasca…

      •  CARO LEONARDO…PRIMA DI METTERE IN TASCA FEDERICO COME DICI…PROVA A SCRIVERE IL SUO NOME SU YOUTUBE…POTREBBE USCIRE QUALCHE SORPRESA PER TE!!!
        “pensa quanta gente ha parlato di te in questi giorni”

        • Leonardo bartoli

          …anche a te

          • Leonardo bartoli

            trovo solo il mio canale dedicato alle bands emergenti…

        • come ho scritto nella risposta, mi sono fatto portavoce di questa notizia e l’ho divulgata a tutti i maggiori rappresentanti! basta affacciarsi nel mio diario di Fb, per vedere quello che stà accadendo.

      • si informi prima di postare certe risposte! ascolti molto attentamente l’intervista.. 

      • si informi prima di postare certe risposte! ascolti molto attentamente l’intervista.. 

  • Vivyluna

    Qualche lezione di grammatica italiana per l’autore dell’articolo no????

  • Massimo

    Articolo veramente di cattivo gusto!
    Offende la categoria del popolo della notte, sia le persone che frequentano sia le persone che ci lavorano!

     

  • Adele

    “La postura è quella di essere ammassati come un gregge di pecore”…ahah!Non riesco a smettere di ridere..i greggi di pecore hanno una “postura”? L’essere ammassati è una postura corporea? Aiutatemi a capire,magari non ho compreso un fico secco di anatomia e metafore fino ad oggi.Poi,continuiamo : “un volume del tutto debole”. Del tutto debole? Ovvero? Temo che questa espressione, come la precedente,non abbia alcun senso e sia frutto di un delirio sintattico. Andiamo avanti: “..che nella maggior parte sono tutti casi umani.”Bartoli…tutti,o nella maggior parte? L’una cosa, esclude l’altra. Si decida,suvvia..non è difficile. Questa però forse è la mia preferita : “…Fotograferei l’evento ancorato alla parete”. Cosa esattamente è ancorato alla parete? Lei? La fotografia? L’evento? La parete di cosa? Forse le note pareti di Sant’Erasmo, che cita qualche riga prima..chi non le conosce? O magari la parete del burrone..ma questo presupporrebbe che si calasse anche lei, con il resto della gente. Sarebbe confortante, Bartoli. Ancora:”Tutti strafatti da ebbrezza carnacialesca. Non mi voglio dilungare,ma lasci stare i canti carnascialeschi, Lorenzo Il Magnifico, si rivolterebbe nella tomba. Punteggiatura assente, periodi sconclusionati, uso di terminologie assenti nel vocabolario della lingua italiana, volgarità, amenità, deliri di onnipotenza. Voto 2,Bartoli. Si è guadagnato 5 minuti di fama, ma ti porti a casa una figura pietosa,come “””””giornalista””””” ,ma soprattutto come uomo, che crede di far valere le proprio idee,demolendo quelle degli altri. E per TerniOggi un caldo consiglio…cambiate collaboratori. 

    • Adele

      Mi correggo: “LE GREGGI”.Parlando di follie grammatiche,sono impazzita anche io.

    • Cicciopasticcio

      adoro l’italiano(come idioma)e chi lo difende…brava!

  • Matteo Magherini

     Gran bell’articolo, mi piace davvero molto, al di là della notizia che è decisamente trista.

  • BM

    Certo che la crisi di Terni si vede pure da chi fanno lavorare come pseudo-giornalista… Di un po’ ma ti pagano? Ti prego dimmi che lavori gratis come tutti gli altri! Ma lo sai scrivere un’articolo senza dire minchiate? Con un minimo di eleganza? Con un minimo di proprietà di linguaggio… Bah. Hai scritto infantili ovvietà, pare lo sfogo di un quindicenne (asp..forse hai 15 anni?). Mezz’ora per capire dove dovevi arrivare a parare. Mi dispiace che lo skylab chiuda. L’ennesima mazzata.

  • Paolo Cassetta

    Vorrei chiedere cortesemente a questa redazione di dimostrare serietà ed assumersi la responsabilità di quanto pubblicato. Non ho avuto modo di leggere l’articolo scritto dal Sig. Bartoli Leonardo e per quanto possa essere offensivo o lesivo delle altrui sensibilità, ritengo che non debba essere ne censurato, ne sostituito da parole di scuse, ma eventualmente integrato. Vorrei poter leggere ciò che purtroppo si può solo evincere dai vari commenti espressi. Vorrei oltretutto poter avere l’opportunità di querelare il Sig. Bartoli Leonardo, in quanto sono il padre di un ragazzo che ormai fa il Dj da oltre 3 anni ed al quale, oltre ad aver investito (ma meglio sarebbe dire “speso”) alcune migliaia di euro, sia per le attrezzature tecniche, le varie iscrizioni, la frequentazione di corsi a Roma per “produttore musicale” e quant’altro, ritengo che ogni superficiale valutazione su persone di cui non conosce minimamente storia o professionalità, non ha alcuna giustificazione ne dire successivamente “Mi sono reso conto di essere potuto risultare offensivo per professionisti e frequentatori di discoteche e non era mia intenzione.”
    primo, perché questa frase è una contraddizione… se si è reso conto di poter risultare offensivo, poi non può dire che non era sua intensione. Se ha ritenuto che pubblicare un articolo, fosse stato come sfogarsi al bar con un amico, è anche giusto che poi si assuma la responsabilità di quanto ha detto e di certo non “censurando” o scusandosi per quanto scritto, ma difronte alle opportune sedi legali. Chiedo pertanto cortesemente che venga reintegrato tutto il testo, così come pubblicato in prima uscita, per poter poi valutare il percorso da seguire. Non tutti vivono la vita da buffoni, caro Sig. Bartoli Leonardo e se Lei non è in grado di usare la lingua italiana per esprimere i suoi concetti, eviti di farlo e soprattutto di pubblicarlo come articolo… se invece così non fosse, e Lei (come io penso) sapesse benissimo cosa stesse scrivendo, non chieda scusa, ne tolga quanto pensato e dichiarato… assumendosene la responsabilità.Paolo Cassetta cassettatr@libero.it