M5S Terni: ”Jazzit Fest un successo, modello da seguire. Collescipoli diventi città della musica”

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jazzit fest 2013Dal 5 all’8 settembre a Collescipoli si è svolta la prima edizione di Jazzit: un centinaio di concerti, 450 jazzisti da tutta Italia, mostre d’arte e di fotografia, stand, workshop, conferenze, seminari e proiezioni di film. Per quattro giorni migliaia di appassionati (e non solo) hanno animato le vie del piccolo borgo. Questa mattina a celebrare il successo della manifestazione messa in piedi senza finanziamenti pubblici da Vanni Editore (editore della rivista JazzIt) è il Movimento 5 Stelle ternano. Per i pentastellati Jazzit Fest rappresenta un modello da ripetere in altri piccoli borghi per altri eventi. Il successo del festival è inoltre il segno di come sia possibile “creare a Collescipoli una vera e propria Città della musica”: un obiettivo che sarà inserito nel programma elettorale del M5S.

Il comunicato del Movimento 5 Stelle Terni:

“Il successo dell’esperienza del JazzIt fest, organizzato lo scorso fine settimana a Collescipoli dalla Vanni Editore in collaborazione della Pro Loco, rappresenta un modello che, se esteso, potrebbe rappresentare da una parte il rilancio di un borgo che negli ultimi anni è stato progressivamente abbandonato a sé stesso dalle istituzioni, dall’altro un vero e proprio prototipo per un nuovo genere di eventi artistici.

Va ricordato che il JazzIt Fest – quattro giorni di concerti, con 104 eventi musicali e 450 musicisti coinvolti – è costato circa 50 mila euro, è stato interamente finanziato da un soggetto privato (la Vanni Editore) con la collaborazione dell’intera comunità collescipolana.

La grande novità introdotta quindi non è stata tanto la realizzazione di un festival senza il ricorso a fondi pubblici (che appare ormai come una scelta obbligata, visto lo stato delle finanze) ma nella perfetta integrazione identitaria tra un evento di portata nazionale e internazionale ed un piccolo borgo.

Se l’evento si è svolto – quasi un miracolo nel territorio ternano – senza alcuna polemica, malumore o forme resistenza, è perché a differenza di quanto accaduto in altri contesti (basti pensare alla Notte Bianca), l’organizzazione di Vanni non si è sovrapposta al borgo, ma – senza alcun bisogno di “cabine di regia” troppo spesso solo formali – ha cercato e trovato piena collaborazione negli abitanti nel paese.

Tutte le realtà di Collescipoli hanno contribuito all’organizzazione e al successo del JazzIt fest e ne hanno tratto beneficio: la Pro Loco, il Centro sociale anziani, la parrocchia, i commercianti, gli artigiani, i ristoratori e i residenti.

Ora la preoccupazione generale sembra essere che l’esperienza di JazzIT fest non resti isolata, ma che possa rappresentare l’inizio di un percorso di rilancio di Collescipoli.

LA CITTADELLA DELLA MUSICA

Il successo di JazzIt fest – legato, va ricordato, alla presenza nel borgo della redazione della rivista JazzIt – sembra andare nella direzione già tracciata più di un anno fa dall’associazione Astrolabio e recepita dal Movimento Cinque Stelle Terni, che la inserirà nel suo programma per il governo della città alla prossima competizione elettorale.

– Il borgo di Collescipoli ha a disposizione edifici storici di grandissimo valore e pregio recentemente restaurati con l’impegno di ingenti fondi pubblici. Questi edifici – come Palazzo Catucci, palazzo del comune e l’ex convento di Santa cecilia – sono attualmente in gran parte o del tutto inutilizzati, in quanto destinati al polo universitario che, come è noto, ha invece recentemente abbandonato la sua sede di Collescipoli.

– A Collescipoli sono presenti importanti e preziosi organi, la cui presenza ha dato vita anche ad un festival e un’accademia di musica barocca, l’Accademia Hermans intitolate all’autore dell’organo di Santa Maria Maggiore.

– Da anni a Collescipoli si trova la redazione della rivista nazionale JazzIT, promotrice del JazzIt Fest.

Compito di chi amministrerà la città nel prossimo quinquennio dovrà essere – secondo il Movimento Cinque Stelle Terni – quello di mettere a sistema queste risorse, per creare a Collescipoli una vera e propria Città della musica, che – con l’indispensabile collaborazione dell’Istituto Briccialdi – possa diventare un polo di attrazione nazionale per la musica, barocca, jazz e di qualsiasi altro genere si possa collocare nella musica di qualità, incoraggiando e sostenendo iniziative come quella appena conclusa.

MODELLO DI SVILUPPO DI UN EVENTO CULTURALE

Il JazzIt fest può e deve diventare un modello di sviluppo per eventi culturali diffusi e non solo, che puntino proprio sulla valorizzazione dei piccoli borghi come poli di eccellenza culturale e artistica che trovino nella sinergia e nella collaborazione con le realtà particolari il loro punto di forza.

I piccoli borghi del comprensorio ternano sono una formidabile risorsa, piccoli gioielli ricchi di storia e presenze artistiche. Oltre Collescipoli basta pensare anche a Cesi, Papigno, Piediluco, Miranda, Collestatte e Torreorsina, la Valserra e tutti gli altri piccoli centri che possono essere riconcettualizzati come spazi satellite della città, all’interno di un percorso di sviluppo sostenibile. Una nuova visione a km0. Riteniamo quindi che il futuro dell’economia, del turismo e dell’eccellenza culturale passi anche per un decentramento che punti a radicare manifestazioni culturali nei piccoli centri per farne non delle effimere manifestazioni passeggere, ma il vertice di un percorso artistico, turistico ed economico che duri tutto l’anno”.

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  • Incompetenti

    L’occupazione di suolo pubblico chi l’ha pagata?…nessuno..dire che è’ stata fatta a costo zero senza contributi comunali e’ affermare il falso…

    • alessandro

      Infatti è stato scritto “senza il ricorso a fondi pubblici”.
      E’ il Comune che non ha ritenuto di speculare sull’evento rinunciando ad incassare la tassa di occupazione.

      L’invidia ti offusca la vista!

      • Doppiamente incompetenti

        Ma quale invidia…il comune facendo pagare le tasse non specula su nulla..occupare un paese intero per tre giorni costa migliaia di euro..se permetti il signor Vanni dopo aver preso un milione e mezzo di contributi per organizzare negli anni precedenti Terni in jazz nei passati anni ha voluto far passare un messaggio totalmente inesatto…naturalmente il mancato introito pesa sulle tasche di tutti i ternani,pur apprezzando la manifestazione la prossima volta paga o almeno taci..

        • alessandro

          Statuto del Comune di Terni

          Art. 8. Promuove, in raccordo con gli operatori economici e sociali
          interessati, lo sviluppo economico della Comunità, favorendone il
          processo di modernizzazione e valorizzando le risorse umane, artistiche e
          culturali, nonché partecipando alla determinazione ed all’attuazione
          dei piani e dei programmi economico – sociali dello Stato e della
          Regione.

          Rinunciare ad un introito, senza sborsare nulla, sembra che il minimo che l’Amministrazione possa fare.

          Sui finanziamenti facili del passato, sono d’accordo con te, perciò non ritengo giusto polemizzare su questo nuovo approccio.

          • D’accordo al 50%

            la parte polemica sta nella malizia del comunicato del movimento 5 stelle,che da una parte cavalca l’onda del successo della manifestazione senza averne alcun titolo e dall’altra non coglie ed evidenzia la collaborazione del comune di Terni che grazie al patrocinio,anche probabilmente dettato dal suo stesso statuto,ha contribuito in maniera fondamentale al successo della manifestazione.

          • Arrivano i rosiconi

            Cavalcare cosa? anche un parlamentare del M5S è stato ospite dell’iniziativa e l’intervento era previsto ben prima di sapere che sarebbe stata un successo, … poi sul patrocinio del comune che ha contribuito al successo dell’iniziativa stendiamo un velo pietoso… equivale a sostenere quanto sarebbe determinate una pacca sulle spalle del ministro delle infrastrutture ad uno stradino, che lavora sull’autostrada Salerno Reggio Calabria alle ore 13 del giorno di ferragosto…ma per favore! Se in questi 20 anni aveste cavillato così su tutto come fate con il M5S non vivremmo in questa città/paese di merda.

          • Thomas De Luca

            La paura fa 90.

        • Marco

          1) Al comune non COSTA far occupare un paese, se il paese viene lasciato pulito come prima e senza danni (vedi la festa del PD e le varie statue).
          2) Non vedo per quale motivo un comune debba lucrare sull’occupazione di suolo pubblico per l’organizzazione di un evento cittadino, come una festa della musica (ben altra faccenda se ci si organizza un evento privato/commerciale o peggio politico/partitico…in tal caso proprio non darei la concessione).
          3) Non c’è nessun mancato introito. Se non ci fosse stato il jazzitfest, collescipoli sarebbe stata vuota in quei 4 giorni come sempre.
          4) Vanni Editore ha pagato, e come se ha pagato. Dai servizi per tutto l’evento al vitto e alloggio di 450 artisti.

          Detto questo, tutta collescipoli è grata per l’evento. I musicisti hanno accolto l’evento. La stampa nazionale ne parla bene. Non ci sono stati effetti negativi da parte del festival. Nessuno.
          Qual è il senso di una simile critica?
          Un inutile perfezionismo privo di fondamenta.

        • Arrivano i rosiconi

          Noi giudichiamo l’evento e non la storia passata e personale di Vanni… il resto sono tutte supposizioni e poca sostanza… un po’ poco per dire agli altri incompetenti salvo voler fare appunto figure di cacca… un paese bloccato muhahahahahahahah! Te saluto vado a ride da un altra parte…muhahahahaha!

      • Arrivano i rosiconi

        AH ROSICONE! ma guarda cosa stai cavillando per dimostrare il nulla e fare una figura di cacca…

    • Thomas De Luca

      No non stiamo parlando dei balli di gruppo alla passeggiata. Esistono eventi che portano ricchezza e sostengono l’economia di una città non come da voi alla festa dell’umidità…

      • leoni72

        da cultore del jazz. Credo che jazzit sia un evento unico ed innovativo. Ho trovato interessante il fatto di sentire molti gruppi (40 minuti max) ed ho ascoltato buona/ottima musica jazz effettuata da artisti italiani. E’ una manifestazione che può crescere tantissimo e differenziarsi da altri festival jazz (oramai tutti uguali e fine a se stessi). la location è adatta e nello stesso tempo suggestiva. Collescipoli è tornata viva per 4 giorni con i suoi abitanti contentissimi di ospitare. Lo so è un nuovo modo di fare le cose. Ora non capisco perché i piddini (che si dovrebbero vergognare delle cavolate al governo che fanno con il loro socio pregiudicato B. da arcore) devono buttare fango sulla manifestazione? solo perché il m5s ha segnalato che questa è la giusta direzione?. ma per favore…questa è invidia pura, zero politica, zero cervello e senza senso. Ma…rimango basita da tanta ignoranza

    • Thomas De Luca

      Inoltre gli eventi erano a pagamento oppure ad ingresso gratuito? ingresso gratuito.

  • Cipperimerlo

    dal tenore del dibattito che leggo qui capisco perché a Terni non si fa mai un evento culturale che esca dalla 4 mura cittadine ..tutto buttato puntualmente in polemiche politiche di bassa lega ..intanto anche il più piccolo paesetto organizza eventi che attraggono gente..continuiamo così mi raccomando