Manto erboso Liberati, i lavori non sono ancora iniziati: c’è rischio di dover giocare a Rieti

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Se qualcuno avesse pensato, dopo la promozione in serie B, che un nuovo stadio a Terni fosse un progetto facilmente realizzabile entro l’inizio della prossima stagione si sbagliava di grosso. Dopo la certezza che un nuovo stadio Liberati non si farà in questa stagione, si aggiunge anche la concreta possibilità che la Ternana possa giocare le prime partite di coppa allo stadio Centro d’Italia-Manlio Scopigno di Rieti.

La causa è da attribuirsi al rifacimento del manto erboso, i cui lavori non hanno preso ancora via, visto che la società non ha presentato la domanda al Comune per ricevere l’autorizzazione a procedere. Un ritardo sopraggiunto dal fatto che la Ternana non ha ancora firmato il contratto con la società incaricata di eseguire i lavori anche se il presidente, Francesco Zadotti, riferisce al Messaggero che la domanda verrà inoltrata la settimana prossima: “Lunedì definiamo tutto e saremo pronti a partire”. L’unico dilemma rimane l’iter burocratico che dovrà affrontare il Comune per dare il via libera ai lavori come conferma l’assessore ai Lavori pubblici, Silvano Ricci: “C’è un iter stabilito dalle leggi. E non decide Silvano Ricci. La Ternana non ci ha ancora fatto pervenire richieste di autorizzazione per sostituire il manto erboso. Una volta arrivata la domanda la giunta dovrà deliberare il via libera all’intervento”.

Se i tempi di autorizzazione saranno più lunghi del previsto e i lavori non termineranno per le prime partite della nuova stagione, Zadotti conferma che la squadra le giocherà altrove: “Se proprio non riusciamo a finire ad agosto, vorrà dire che le prime gare di coppa dovremo giocarle a Rieti”. Oltre a ciò la Giunta dovrà deliberare il rinnovo della convenzione e l’autorizzazione ad altri interventi d’adeguamento dello stadio, come la rimozione dei blindovis dalla zona bassa della curva Est, i pavimenti antiscivolo, l’impianto audio all’esterno dello stadio, il rifacimento del parapetto, l’oscuramento di alcune recinzioni che separano la San Martino da altri settori e dal parcheggio per gli ospiti e il cancello che separa lo stesso dall’antistadio e infine, l’installazione di 18 nuove telecamere. Infine, la Giunta dovrà deliberare anche il rifacimento dell’impianto d’illuminazione  per la somma di 200 mila euro, che dovrà prelevare dalle casse comunali. Intanto alcuni lavori sono stati portati a termine come la sostituzione delle porte, la sistemazione della sala antidoping e l’infermeria e sono state ordinate le nuove porte.

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