Mercato coperto: trattativa in alto mare, il Comune invita Superconti a concludere compravendita

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Un invito a chiudere la questione il prima possibile e concludere il contratto per l’acquisto dell’area del vecchio mercato coperto entro settembre. E’ questo il principale contenuto di una lettera recapitata da Palazzo Spada ai vertici di Superconti, come si evince dalle indiscrezioni raccolte da Andrea Giuli del Giornale dell’Umbria. La vicenda che si protrae da ormai un bel po’ di tempo non trova una soluzione definitiva. In essere c’è una sorta di accordo in merito alla riqualificazione architettonica-urbanistica del vecchio mercato coperto per far posto ad un grande centro commerciale moderno.

Una prima tranche di soldi già era stata versata dalla società al Comune per una somma pari ad 1,5 milioni di euro per poi, a conclusione dell’affare, passare al pagamento dei restanti 6,5 milioni che chiuderebbe definitivamente la partita. Versata la prima parte di denaro però tutto si fermò per l’annosa questione riguardante i due ricorsi del Tar avanzati dagli operatori commerciali del vecchio mercato e dalla ditta Struzzi. Il primo si è risolto a favore del Comune mentre il secondo, fanno sapere da Palazzo Spada, è ritenuto ininfluente nel prosieguo del progetto.

Insomma, c’è fretta nel concludere al più presto l’operazione anche perché in ballo, come detto prima, ci sono ben 8 milioni di euro. Soldi che sono stati già contabilizzati nel bilancio 2008 e che si stanno protraendo fino ad oggi. L’ultima risposta ricevuta dal gruppo Superconti risale al 2011, quando in quell’occasione, tramite una lettera, la società comunicava che entro dicembre avrebbe dato una risposta definitiva.

Ad oggi una risposta non c’è stata e Palazzo Spada ne ha bisogno più che mai visto che si troverebbe con una bella gatta da pelare se la trattativa non dovesse avere il finale sperato. Una gatta che somiglia tanto ad un buco nel bilancio comunale di ben 8 milioni di euro e la probabile rabbia dei residenti vicino al vecchio mercato, che da mesi protestano per la qualità ambientale della zona ormai nel degrado.

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