Mille firme degli studenti contro la chiusura di Scienze politiche consegnate a Comune e Provincia

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Gli studenti della facoltà di Scienze politiche questa mattina hanno consegnato al Comune e alla Provincia di Terni le prime mille firme per chiedere che “si attivino tutti i mezzi in possesso delle istituzioni affinché la facoltà non sia chiusa”.

“Siamo infatti convinti – hanno spiegato i portavoce degli studenti – che terminare l’esperienza di questa facoltà, che possiede un tasso di laureati tre volte superiori alla media nazionale, oltre a rappresentare un danno per noi studenti, sarebbe un danno anche per la città di Terni, che non sarebbe più in grado di attirare giovani interessati alle specificità dei corsi di studi ora attivi”.

Già dall’anno accademico 2011/2012 non sono state più accettate le iscrizioni al primo anno di studi dell’unico corso triennale attualmente attivo, quello di Scienze sociali per lo sviluppo e la cooperazione, in base a quanto deciso dall’Università degli studi di Perugia. “Eppure – ha spiegato Carla Dolci, una dei portavoce – sappiamo che sono state oltre 50 le richieste di iscrizione giunte in segreteria, a dimostrazione che c’é ancora chi vuole frequentare questo corso qui a Terni, giovani e meno giovani provenienti anche da altre città dell’Umbria e del Lazio, perché si tratta di studi che hanno una loro specificità e particolarità”.

Attualmente, è stato spiegato ancora, sono 130 gli studenti iscritti al secondo e terzo anno, oltre a 54 studenti fuori corso. Dal 2001, anno di attivazione del corso, sono state registrate in totale 1.233 iscrizioni, con un tasso di laureati del 45%. “Nei prossimi giorni – hanno continuato i portavoce – continueremo a sollecitare le istituzioni preposte a riguardare le loro decisioni in virtù delle conseguenze che la chiusura comporterebbe e attivandoci con iniziative di sensibilizzazione e di mobilitazione. Abbiamo ipotizzato in tal senso una serie di iniziative che vedranno il coinvolgimento delle scuole superiori e nei prossimi giorni ufficializzeremo anche le richieste di incontrare nuovamente i vertici dell’Università, le istituzioni, i parlamentari umbri, la presidente Marini, le associazioni e i sindacati, per evitare che il rischio della chiusura della facoltà diventi concreto”. Quanto alle firme raccolte, hanno concluso i rappresentanti degli studenti, queste rappresentano solo una prima tranche della petizione indirizzata al sindaco Di Girolamo e al presidente della Provincia Polli, che proseguirà nei prossimi giorni.

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