Monti taglia la provincia di Terni, Polli: ”Non siamo micro feudo, abbiamo conti in ordine”

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Il Governo Monti ha deciso di dimezzare le province italiane, cancellando quelle che non rispettano i seguenti paramentri: popolazione di almeno 350 mila abitanti, minimo di 50 comuni amministrati e almeno 3 mila chilometri quadrati di estensione. Il ministro della funzione pubblica Filippo Patroni Griffi ha definito le province che non rientrano in tali parametri – tra cui quella di Terni – “microfeudi” con i quali è ora di finirla. Al numero uno di palazzo Bazzani non è piaciuta questa definizione.

Per il presidente della provincia, Feliciano Polli, “la Provincia di Terni si è caratterizzata in questi anni per aver costruito un dialogo e un rapporto con tutti i soggetti del territorio regionale e provinciale, dalla Regione ai Comuni, dalle categorie economiche e sociali alle scuole, fino alle Province limitrofe, in un sistema di relazioni istituzionali volte a realizzare progetti di sviluppo e politiche innovative. La Provincia non si è mai rinchiusa in un micro feudo ad uso e consumo dei suoi rappresentanti, ma ha messo in campo idee e progetti per lo sviluppo e la crescita, attuando una politica rigorosa per contenere i costi, migliorare l’efficienza e qualificare i servizi”. Per Polli l’ente ha sempre risparmiato: “Il blocco del turn over è stato applicato da questa amministrazione sin dal primo giorno del mio insediamento insieme ad un’attenzione costante e puntuale alla spesa e ai conti”.

“Ciò di cui ha bisogno oggi il paese – dice ancora il presidente della provincia di Terni – è un sistema istituzionale meno costoso, più efficiente e che sappia coordinare meglio i rapporti tra Comuni, Regioni, Province, uffici periferici dello stato, agenzie ed enti statali, semplificando e riducendo la spesa complessiva ed eliminando eventuali doppioni. Condivido pertanto in pieno l’impostazione dell’Upi nazionale sulla riforma delle Province per dare vita ad enti più grandi e più moderni, nell’ottica dell’area vasta, e che siano più efficienti e meno costosi. Se sarà questo il contenuto del decreto del governo Monti, che attendiamo di vedere, allora significherà che si è invertita la rotta e si è scelta finalmente la strada della serietà. In Umbria dobbiamo cogliere questa importante occasione per ridisegnare la struttura istituzionale della nostra regione. Tagliare semplicemente la Provincia di Terni – conclude Polli – senza mettere mano ad una riforma vera e necessaria equivarrebbe a creare un sistema instabile e sbilanciato. Si perderebbe l’opportunità di dare vita ad una regione più moderna, più equilibrata dal punto di vista istituzionale, più efficiente e meno costosa”.

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  • Allez Terni

    polli ed il suo predecessore cavicchioli dovrebbero vergognarsi:dopo aver approvato decine di risoluzioni in cui auspicavano riequilibrio delle province in umbria e appena  usciti dalla sala consiglio fregarsene bellamente risalendo a bordo delle loro auto blu ( si polli aveva l’auto blu !!!!!)

  • Andred

    E’ intenzione della comunità politica ternana difendere Terni dall’esproprio di tutto a partire dalla Provincia o dobbiamo rassegnarci a morire sotto il dominio del feudo (quello si, e lo diventerà ancora di più) regional-perugino? E i cittadini cosa vogliono fare, assistere passivi alla scomparsa della città?

  • Eros Salvati

    Il problema è molto semplice,ma chi ci ha rappresentato in tutti questi anni in Regione? Solo gente sottomessa,incapace,e succubi di non so che cosa,pseudo politici che,messi ad arte in determinate poltrone,solo per comparse.La provincia di Terni produce il 51% della ricchezza regionale,grazie alle sue industrie,in primis le acciaierie.Del riequilibrio delle provincie già era stato parlato alcuni mesi fà,e già all’epoca la sig,ra Catiuscia Marini,interpellata sull’argomento,non si pronunciò mai,anzi dimostrò tutta la sua indifferenza,di pari passo i Nostri grandi rappresentanti politici,si riempivano la bocca con le solite frasi di circostanza,le stesse che il sig. Polli ripete oggi.Ma in tutti questi mesi,quali misure sono state studiate?? Strade,università,cultura,manifestazioni,sanità,lavoro,tutto si sono fatti scippare,e queste sono solo alcune che mi vengono in mente.Anche vero,che i Ternani,qualsiasi cosa possa esulare dalle acciaierie e poco più,non va bene,è speculazione,non serve ecc ecc,per poi cercarle in altre realtà!!! Ora vediamo cosa saranno in grado di fare questi scenziati della Nostra politica locale,tanto i problemi di Terni loro,li vanno a discutere a Perugia.Concludo con questo mio pensiero,la politica “tutta” mi fa schifo,vedere gente che,non ha mai lavorato,che parla di diritti dei lavoratori è disgustoso.Ricordatevi gente,cosa sono stati capaci di non fare.

  • Vambe

    il ruolo di polli si limiterà a queste dichiarazioni che vedete sopra: ha già rievuto la sua dal presidente della provincia di perugia che gli ha mandato a dire che “adesso è il momento della responsabilità e non difutili campanilismi..” ? capito ?  cornuti e mazziati !!!

  • Ciro

    Se Polli insieme alla Presidente dell’ Umbria Catiuscia Marini lottassero per questo benedetto riequilibrio fra le due provincie, forse ancora c’e’ la speranza di salvare la provincia. Purtroppo Polli e’ troppo debole mentre la Marini insieme al potere perugino ci metteranno i bastoni fra le ruote (vedi frasi di Guasticchi).

  • Sbrollo

    polli fai ridere i POLLI!!!!!

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