Narni, Sgl Carbon vicina alla chiusura: multinazionale non vuole aprire un tavolo tecnico

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Sgl CarbonLa Sgl Carbon, storica fabbrica narnese che dal 1896 produce elettrodi di grafite, sembra vicina alla chiusura. A darne il sentore è il pessimo esito dell’incontro al Ministero dello Sviluppo economico dove sindacati e istituzioni hanno incontrato l’amministratore delegato della società tedesca, Jürgen Köhler. Ad ottobre la multinazionale aveva annunciato la decisione di spegnere uno dei due forni degli stabilimenti narnesi, con conseguente dimezzamento dei volumi produttivi, ma ora, dopo l’incontro di ieri, la situazione sembra ancora più grave.

L’amministratore delegato infatti, nonostante abbia dichiarato che la decisione sulla chiusura non è stata ancora presa, ha fatto affermazioni sibilline da questo significato: la produzione degli stabilimenti esteri è sufficiente a coprire la domanda del mercato italiano. Soprattutto Köhler ha comunicato di non essere disposto ad aprire un tavolo tecnico, nonostante la volontà da parte del Governo, annunciata dal sottosegretario De Vincenti, di affrontare il problema dei costi. Proprio questi erano alla base dell’annunciata chiusura di uno dei due forni, in quanto l’energia elettrica, in Italia, è tra le più elevate d’Europa. Infatti, molto più cara della Spagna del 30%, e della Germania del 40%. Inoltre, la società tedesca ha già ridotto da qualche tempo la produzione complessiva di elettrodi, passando da mille a 500 tonnellate al mese, chiudendo peraltro una linea di produzione.

Deluse e sconfortate le Rsu e le organizzazioni sindacali di categoria, convinte che ormai il direttivo della Sgl Carbon voglia andare avanti con la chiusura del sito di Narni. Un altro incontro, tra proprietà e Governo, è in programma nei prossimi giorni dove si tenterà il tutto per tutto per scongiurare la chiusura della storica fabbrica narnese dove sono impiegate 110 persone.

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