Non versa l’Iva allo Stato ma va in giro in Porsche e Ferrari

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Se ne andava in giro in Ferrari e in Porsche ma non versava l’Iva allo Stato. E’ quanto constatato dagli uomini della Guardia di Finanza di Terni che hanno denunciato il titolare di un’azienda manifatturiera ternana.

In dettaglio l’imprenditore avrebbe evaso l’Iva per un totale di 400 mila euro nel periodo che va dal 2007 al 2010. Nonostante ciò, a carico dell’azienda erano intestate, da più di dieci anni, due auto di lusso: una Ferrari e una Porsche che, secondo quanto riferito dai finanzieri, non avrebbero nulla a che fare con l’attività aziendale. Nei giorni scorsi le Fiamme Gialle di Terni sono riuscite a stanare l’imprenditore grazie ad indagini che prendono in esame gli indici di capacità contributiva come il possesso di natanti, autovetture, viaggi extra lusso ecc. La Guardia di Finanza ha anche accertato che la Porsche intestata all’azienda veniva utilizzata dalla famiglia dell’imprenditore per scopi che nulla avevano che fare con l’attività lavorativa.

Oltre ad aver effettuato le verbalizzazioni di rito, le Fiamme Gialle hanno anche riferito all’Agenzia delle Entrate ed hanno proceduto al sequestro dei beni aziendali che non torneranno sotto la proprietà dell’imprenditore a meno che non versi quanto dovuto allo Stato più interessi e sanzioni.

Un ottimo lavoro quello effettuato dagli uomini della caserma “Ten. Franco Petrucci” di Terni, soprattutto in base ai controlli effettuati recentemente in tutta Italia. Come riferiscono i finanzieri, controlli di questo genere sono stati sempre effettuati, partendo dal controllo delle banche dati per poi risalire alle situazione fiscali e contributive, mentre in questo caso è stata effettuata un’operazione tipo Cortina: si è partiti controllo dei vari beni di lusso per poi andare a scavare nelle tabelle finanziarie del possessore.

Ora l’imprenditore ternano è nei guai. Non gli resta che sistemare al più presto la propria posizione contributiva nei confronti dello Stato se non vorrà andare incontro a sanzioni molto più esose.

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