Nuova candidatura della Cascata delle Marmore per entrare nel patrimonio mondiale dell’Unesco

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La Cascata delle Marmore ci riprova, dopo che nel 2007 l’Icomos (Organizzazione non governativa che, tra le altre cose, si prefigge la conservazione dei monumenti storici e siti mondiali, consigliando l’Unesco su quali inserire nel proprio patrimonio) aveva richiesto ulteriori approfondimenti sulla candidatura presentata l’anno prima, di fatto bocciandola. Nel pomeriggio di ieri, infatti, è stato firmato a palazzo Spada il protocollo di intesa per la candidatura della Cascata delle Marmore alla lista del Patrimonio Mondiale Unesco, un’intesa tra il comune di Terni e l’Associazione italiana per il patrimonio archeologico e industriale. A siglare il documento sono stati il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, e il presidente dell’Aipai, Renato Covino.

“La Cascata delle Marmore, una delle mete di eccellenza del Grand Tour in Italia, rappresenta – dichiara Leopoldo Di Girolamo – l’esempio di un paesaggio solo apparentemente naturale, che reca le impronte di un lavoro plurisecolare di regimazione dei corpi idrici e di riadattamento morfologico del territorio circostante. L’eccezionalità del sito si giustifica sotto una molteplicità di profili: naturalistico per le sue caratteristiche di pregio ambientale, tecnico per l’audacia delle opere di regimazione intraprese, storico per la lunga durata del ciclo delle trasformazioni, culturale per il posto indiscusso che il sito e la sua immagine occupano nell’immaginario della cultura occidentale.  La Cascata e il complesso sistema idraulico da cui essa dipende hanno quindi pieno titolo per essere candidati all’iscrizione alla lista del patrimonio mondiale dell’umanità. L’Amministrazione comunale aveva già intrapreso la strada per la candidatura e una parte significativo del lavoro per la proposizione è già stato svolto. Adesso riprende, tenendo conto delle osservazioni che gli esperti dell’Unesco hanno espresso riguardo al dossier già presentato”.

Nonostante la gara, tra i vari paesi del mondo, negli ultimi anni sia diventata notevolmente dura, l’assessore alla Cultura del Comune, Simone Guerra, si dimostra ottimista su un risultato positivo per la principale attrazione naturalistica umbra: “Riavviare il procedimento per la candidatura significa quindi riprendere i materiali già elaborati e svilupparli ulteriormente per dare maggior forza alla proposizione. E’ tuttavia indispensabile avere piena consapevolezza che negli ultimi anni la competizione fra i diversi paesi e le diverse aree del Mondo si è notevolmente esacerbata, il che richiede un impegno tenace su diversi piani: alta qualità tecnica del dossier di presentazione, con argomentazioni che diano piena ed esauriente dimostrazione del valore eccezionale universale dei siti candidati all’iscrizione; forte spirito di squadra fra le istituzioni e le amministrazioni impegnate nella candidatura; elaborazione di un efficace e credibile piano di gestione dei beni proposti all’iscrizione, senza il quale la candidatura non avrà possibilità di successo; i soggetti proponenti dovranno altresì varare da subito un programma di verifiche con qualificati esperti stranieri (attraverso l’organizzazione di appositi workshop, visite, ecc..) per dare immediatamente respiro internazionale alla candidatura. Su queste basi la proposta di iscrizione della Cascata delle Marmore appare avviata a un esito che possiamo legittimamente augurarci positivo”.

Ad avvalorare l’ottimismo dell’assessore Guerra, c’è la presenza del vicepresidente dell’Aipai, Massimo Preite, professore al dipartimento di architettura dell’Università di Firenze e protagonista di numerosi progetti di valorizzazione del patrimonio culturale e industriale, che si occuperà per conto della stessa associazione della candidatura della Cascata. Il professore, inoltre, ha collaborato a progetti di candidatura alla Lista Unesco del Patrimonio mondiale in Italia e all’estero. Ha svolto valutazioni per conto di Icomos di proposte di iscrizione alla Lista Unesco.

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