Costato oltre un milione, inaugurato due anni fa, il centro disabili La Farfalla è ancora chiuso

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Dalle opere per il G8 alla Maddalena alle piscine costruite per i mondiali di nuoto a Roma, passando per le decine e decine di infrastrutture sparse per l’Italia: finanziate, costruite a metà e mai entrate in funzione. Montagne di soldi spesi per strutture funzionali e all’avanguardia che poi rimangono incomplete o abbandonate, lasciate a marcire. Una di queste, purtroppo, è presente anche a Terni, esattamente in via del Convento, zona Polymer.

Una struttura finita e inagurata nel marzo 2010 che da due anni a questa parte, non è stata ne aperta, ne utilizzata. L’edificio, denominato “La farfalla”, avrebbe dovuto ospitare un centro di assistenza per disabili gravi e senza assistenza familiare, finanziato dalla regione Umbria per 740 mila euro. Al bando regionale, 5 cooperative ternane (Actl, Casaligha, Cultura e Lavoro, Alis e Oasi), si aggiudicarono la struttura di Terni per la cifra di 737 mila euro. Inoltre, ci fu un investimento nella realizzazione della struttura di 400 mila euro di risorse private da parte dell’Ati, che sarebbe dovuta sorgere su di un terreno ceduto dal Comune in diritto superficie gratuito per 90 anni. Tra soldi pubblici e privati il centro di assistenza “La farfalla”, è venuta a costare la bellezza di 1,2 milioni di euro. Ovviamente non è tutto qua perchè, nella delibera di giunta del 2006, oltre a cedere il terreno, l’amministrazione comunale si impegnava ad elargire contributi ventennali per spese di manutenzione straordinaria e negli ultimi esercizi di bilancio, la Regione ha stanziato 120 mila euro per la gestione del centro. C’è solo un piccolo particolare: il centro non ha mai aperto.

Oltre ai vari costi e sprechi di denaro, la questione ha avuto anche dei risvolti giudiziari. Al bando regionale parteciparono due gruppi di cooperative ternane con la Afad e Cultura e Lavoro da una parte, e Casaligha, Actl e Alis dall’altra. Vinsero le ultime tre ma la Afad e Cultura e Lavoro fecero ricorso al Tar che diede loro ragione. Comunque alla fine le varie cooperative trovarono un accordo comune.

Dopo tutte queste perizie il centro “La farfalla” non sembra ancora in procinto di aprire anche se la struttura ha ricevuto l’accreditamento dalla regione Umbria, e l’assessore comunale al Welfare, Stefano Bucari, dichiarò il luglio scorso che a settembre il centro avrebbe aperto i battenti. Usi e costumi della politica italiana e ternana.

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