Ospedale di Terni aderisce alla ”Giornata Mondiale del Rene”: 14 marzo ambulatorio aperto a tutti

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manifesto-giornata-mondiale-del-reneIn occasione della “Giornata Mondiale del Rene”, dedicata alla prevenzione delle malattie renali, il 14 marzo l’azienda ospedaliera “Santa Maria” di Terni aderisce all’iniziativa promossa dalla Società Italiana di Nefrologia (SIN) e dalla Fondazione Italiana del Rene (FIR) aprendo a tutti, dalle ore 10 alle 13, l’ambulatorio nefrologico per ascoltare,  informare, visitare, controllare la pressione arteriosa e prescrivere eventuali accertamenti.

L’iniziativa ha l’obiettivo di accrescere la consapevolezza che una diagnosi precoce permette di contrastare la malattia renale, la quale spesso compare senza sintomi preventivi evidenti, e che un adeguato trattamento delle cause permette di ritardare complicazioni legate al deterioramento dei reni e ai danni renali. Per tale motivo, durante la Giornata Mondiale del Rene vengono offerti a tutti semplici test, come l’esame delle urine e la misurazione della pressione arteriosa, che possono far capire se si è a rischio di malattia renale. In generale questi esami, unitamente alla creatinina del sangue ed eventualmente all’ecografia, possono essere prescritti dal medico di base e dovrebbero rientrare nei controlli preventivi di routine.

I soggetti a maggiore rischio di malattia renale sono anziani, ipertesi, diabetici, obesi, cardiopatici e persone con familiarità per malattie renali e storia di abuso di farmaci antinfiammatori. Le persone che presentano fattori di rischio dovrebbero essere soggette a controlli periodici ravvicinati. E’ importante sapere, infatti, che sin dai primi stadi dell’insufficienza renale cronica, quando cioè è presente un danno ai reni ma la funzione renale è ancora normale o solamente ridotta, si può intervenire con specifiche terapie farmacologiche e dietetiche per rallentare la progressione della patologia. Il controllo della malattia renale rallenta anche la malattia cardiovascolare, causa principale di morte e morbilità in questa popolazione.

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