Ospedale di Terni, il nuovo direttore di Medicina Nucleare: “Ecco i progetti di sviluppo”

0

fabio-loreti-pet-medicinanucleare-terniRiorganizzazione logistica, incremento della diagnostica PET e attivazione di nuove procedure nell’ambito delle neoplasie epatiche. Sono i progetti di sviluppo annunciati dal dottor Fabio Loreti, il nuovo direttore della struttura di Medicina Nucleare dell’ospedale di Terni (nominato lo scorso agosto).

Spiega l’azienda ospedaliera ternana che negli ultimi anni i percorsi clinici e diagnostici della medicina sono stati radicalmente modificati dall’implementazione di nuove tecnologie e di nuovi radio farmaci e dalle più moderne acquisizioni nel campo della biologia molecolare e della terapia oncologica.

Il direttore generale, Maurizio Dal Maso, aggiunge: “A poco più di due anni dalla sua inaugurazione, il centro PET di Terni è un risultato tangibile di tutte queste innovazioni e con il contributo del nuovo direttore, già responsabile della struttura fin dal 2012, è pronto per fare un ulteriore salto in avanti per incrementare la sua attività in continuità con il significativo lavoro finora svolto”.

Di fondamentale importanza per quanto riguarda sia la valutazione dell’estensione della patologia tumorale, e quindi della prognosi, sia l’efficacia della risposta alla terapia, la PET viene impiegata da qualche anno anche per lo studio dei parkinsonismi in diagnostica medico nucleare convenzionale (con un esame chiamato DATSCAN) e più recentemente per studi delle patologie degenerative neurologiche. Nella struttura di Medicina Nucleare di Terni è inoltre attivo un macchinario (SPECT/CT) con il quale vengono effettuati esami scintigrafici per lo studio delle patologie scheletriche, cardiologiche, renali e tiroidee. Sempre in campo oncologico l’attività del servizio, inserita in ambito multidisciplinare, fornisce ai colleghi chirurghi le informazioni necessarie per la biopsia del linfonodo sentinella nelle neoplasie mammarie e nel melanoma.

Loreti afferma: “Nel prossimo futuro incrementeremo la diagnostica PET anche utilizzando altre tipologie di radiofarmaci rispetto all’ormai consolidato fluorodesossiglucosio. La preparazione dei radiofarmaci avviene in una radiofarmacia di recente acquisizione e ad elevato contenuto tecnologico, accanto alla quale verrà presto trasferita dal piano -1 tutta la Medicina Nucleare. Nei progetti in via di realizzazione rientra inoltre l’attivazione delle procedure di radioembilizzazione delle neoplasie epatiche in collaborazione con i colleghi epatologi, radiologi interventisti e fisici sanitari”.

In due anni nel centro PET/TAC sono stati eseguiti circa 3000 esami, principalmente su pazienti oncologici trattati dalle strutture di oncoematologia, oncologia e radioterapia dell’Azienda ospedaliera di terni e per il 25% circa da strutture extraregionali.

CONDIVIDI