Ospedale di Terni: per il Sole 24 Ore è tra i migliori otto d’Italia. Buono anche per la rivista Focus

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ospedale-santa-maria-terniL’azienda ospedaliera “Santa Maria” di Terni è tra le prime otto d’Italia: il dato emerge dall’esame del Programma Nazionale 2013, effettuato dal Sole 24 Ore Sanità, dove vengono elaborati gli indicatori sulle attività delle 114 aziende ospedaliere ed ospedaliero-universitarie italiane. L’ospedale di Terni risulta, unica umbra fra le prime 40 nazionali, all’ottavo posto in Italia dietro a due aziende lombarde (Bergamo e Seriate), due piemontesi (Alessandria e Cuneo), una emiliana (Parma), una Toscana (Pisa) ed una friulana (Udine).

La classifica è stata stilata sulla base degli esiti di 7 parametri: tre di ambito cardiologico interventistico e cardiochirurgico, due relativi ad interventi di colecistectomia laparoscopica, uno collegato alla proporzione di tagli cesarei rispetto ai parti totali e l’ultimo rappresentato dalla percentuale di intervento per fratture di femore entro 48 ore dal ricovero.

Di Girolamo. “Questa posizione di eccellenza – dichiara il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo – segna un ulteriore progresso rispetto a quella già buona riportata nel 2011, la 10, e conferma come, pur dentro le difficoltà strutturali, l’azienda ospedaliera di Terni rappresenti una risorsa fondamentale per il servizio sanitario umbro e nazionale, grazie prima di tutto  alla grande competenza e professionalità degli operatori sanitari. Non secondario è il ruolo della dirigenza che si è susseguita e che attualmente amministra la struttura, che ha consentito il raggiungimento di risultati di assoluto rilievo”.

“La struttura di Terni – continua il sindaco – è posta tra le migliori di una graduatoria caratterizzata, nelle posizioni di testa, dalla quasi esclusività del Nord del Paese. Credo anche che le recenti scelte fatte dal sistema istituzionale umbro, ovvero la messa a disposizione di 16 milioni di euro per l’adeguamento strutturale e tecnologico dell’azienda ospedaliera di Terni e quella di costituirla in azienda integrata ospedaliero-universitaria, possano farle scalare ulteriormente le graduatorie nazionali. Si tratta di interventi e di riconoscimenti, quelli provenienti dalla Regione, per i quali l’amministrazione comunale si è fortemente battuta, nella piena convinzione che Terni deve continuare ad essere tra le eccellenze sanitarie italiane nell’ottica di dare risposte ottimali ai suoi cittadini e di costituire un’attrattiva per tutto il sistema regionale sanitario”.

Casciari. Soddisfatto anche il direttore dell’ospedale di Terni, Andrea Casciari: “Il buon risultato ottenuto dall’Azienda Ospedaliera di Terni va interpretato come elevato livello professionale degli operatori, che, torno a ribadire con soddisfazione,  rappresenta la maggiore potenzialità dell’Azienda”.

Dossier di Focus. Che il Santa Maria sia un buon ospedale lo si evince anche da un altro studio effettuato recentemente dalla rivista scientifica Focus, che ha stilato i migliori ospedali d’Italia suddividendoli per ogni specialità. Qui, in breve, l’ospedale di Terni risulta essere nella maggior parte dei casi in linea con la media nazionale, ed eccelle in alcuni settori.

CARDIOLOGIA

Infarto del miocardio – Per quanto riguarda l’infarto del miocardio, la percentuale dei trattati con angioplastica coronarica entro le 48 ore dal ricovero risulta essere al di sopra della media nazionale, con il 52,73% dei trattati mentre la percentuale di mortalità, sempre entro le 48 ore, risulta essere del 2,83%. Oltre le 48 ore, invece, la mortalità scende all’1,84% risultando come la precedente in linea con la media nazionale. I pazienti non trattati con angioplastica risultano essere 109 con una percentuale di mortalità del 14,36%, anche qui in linea con la media nazionale. La mortalità, invece, ad un mese dal ricovero su un totale di pazienti trattati di 318, è del 7,28%.

Angioplastica coronarica preventiva – Sull’angioplastica coronarica preventiva l’ospedale di Terni si prende un bel bollino rosso dal settimanale scientifico visto che su un numero di ricoveri di 200, il rischio di mortalità a 30 giorni a seguito del trattamento è del 2,15%: un risultato al di sotto della media nazionale (a Perugia ad esempio si registra l’1,03%).

Scompenso cardiaco congestizio – Così come in quello precedente il Santa Maria ottiene la maglia nera risultando essere al di sotto della media nazionale. Qui, infatti, su un numero di pazienti di 606, la percentuale di mortalità nel mese successivo al ricovero è del 16,06%.

CARDIOCHIRURGIA

Valvuloplastica o sostituzione valvola – Per quanto riguarda questo trattamento l’ospedale di Terni risulta essere nella media nazionale, la percentuale di mortalità nel mese successivo su un numero di pazienti operati di 86, è del 1,04%.

NEUROLOGIA

Ictus – In media nazionale anche qui per il Santa Maria: su un numero di ricoverati per ictus ischemico di 142, la percentuale di mortalità ad un mese dal ricovero è del 15,37%, mentre quella di un nuovo ricovero nel mese successivo è del 11,44%.

CHIRURGIA

Colecistectomia (asportazione della colecisti) – Le operazioni e i pazienti trattati in regime ordinario o day surgery l’ospedale di Terni risulta essere in media nazionale. Su un numero di pazienti di 249, la percentuale degli interventi in laparoscopia è del 92,74%, mentre il numero di pazienti operati in laparoscopia è di 227. La percentuale, invece, di pazienti risottoposti a intervento entro un mese è dello 0,80%, mentre la percentuale di interventi con complicanze è del 1,18%. Per quanto riguarda i pazienti trattati in solo regime ordinario il Santa Maria ottiene un bel bollino verde, al di sopra della media nazionale. La percentuale delle laparoscopie è del 92,65%, la mediana della durata della degenza è 4, la percentuale di interventi con degenza post-operatoria entro 3 giorni è del 70,67%, mentre la percentuale di pazienti risottoposti a intervento entro un mese è dello 0,81%.

CHIRURGIA ONCOLOGICA

Tumore maligno del polmone – Buono anche qui il risultato dell’ospedale per quanto riguarda gli interventi sui pazienti affetti da tale malattia. Il numero di pazienti operato nel biennio 2010/2011 è stato di 52 con una percentuale di morte nel mese successivo all’intervento dello 0%.

Tumore gastrico maligno – Nella media nazionale per questo tipo di intervento: su un numero di interventi di 80, la percentuale di mortalità nel mese successivo è del 5,90%.

Tumore maligno del colon – Su questo tipo d’intervento il Santa Maria si prende sia un bollino rosso che uno verde. Su un totale di pazienti di 223, l’ospedale registra un risultato negativo per quanto riguarda la mortalità a 30 giorni, con una percentuale del 9,57%. Bene invece la percentuale di interventi in laparoscopia con un 59,11%.

ORTOPEDIA

Frattura del collo del femore – Bollino rosso per l’ospedale che si trova al di sotto della media nazionale. Su un numero di ricoveri di 258, la percentuale di interventi effettuati entro le 48 ore è del 19,99%; la mediana dei tempi d’attesa è 6 mentre la percentuale di mortalità nel mese successivo al ricovero, in media nazionale, è del 7,08%.

Artroscopia del ginocchio – Qui il dato è notevolmente migliore risultando essere in piena media nazionale. Su un numero di interventi di 115, la percentuale di reinterventi nei 6 mesi successivi è dello 0,78%.

OSTETRICIA

Parti cesarei nelle donne al primo parto – Risultato al di sopra della media nazionale quello ottenuto in questo tipo di interventi dal Santa Maria. Su un numero di 907 donne al primo parto, il numero di cesarei ogni 100 pazienti è 9,08.

PNEUMOLOGIA

Broncopneumopatia riacutizzata – Per quanto riguarda questo tipo di intervento l’ospedale di Terni risulta essere in media nazionale. Su un numero di ricoveri di 330, la percentuale di mortalità a un mese dal ricovero è del 6,96%, mentre la percentuale di nuovi ricoveri nel mese successivo al primo è del 12,26%.

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