Ospedale di Terni, un questionario per capire ragioni di chi sceglie di non donare sangue

1

Augusto ScaccettiIl direttore della struttura di Immunoematologia e Trasfusionale dell’ospedale di Terni, Augusto Scaccetti, fa un’analisi dello stato delle donazioni di sangue e rende nota le nuove iniziative volte ad incrementare i donatori.

Nel mese di gennaio il SIT di Terni, che comprende i punti raccolta di Terni, Narni, Amelia e Orvieto, ha raccolto 795 sacche di sangue, con un incremento dell’11,7 % rispetto al 2016. Un aumento che è dovuto alla massiccia campagna di sensibilizzazione lanciata da Avis e Centro Regionale Sangue per far fronte alla forte carenza di donazioni di inizio anno.

Spiega Scaccetti: “Molti cittadini hanno generosamente risposto ai nostri appelli, ma i dati di questo primo mese vanno letti con obiettiva prudenza e non devono farci rilassare, perché di sangue c’è sempre bisogno in una struttura ospedaliera che esegue ogni giorno interventi chirurgici, trasfusioni e terapie per numerose malattie. Se è vero che tra dicembre e gennaio il picco inflenzale ha ridotto l’accesso dei donatori abituali, è ora importante continuare a sensibilizzare i potenziali nuovi donatori per scongiurare le difficoltà in cui potrebbero trovarsi in alcuni periodi le strutture ospedaliere della provincia di Terni come di tutto il territorio regionale”.

Sono quindi ancora pochi i donatori periodici e il servizio immunotrasfusionale di Terni ha cercato di analizzare le motivazioni che potrebbero portare i cittadini alla scelta di non donare attraverso un questionario somministrato a 347 donatori. Dalle risposte si evince che a scoraggiare le donazioni potrebbero essere una particolare resistenza nei confronti di aghi, siringhe e sangue per il 21,3% degli intervistati, la mancanza di informazioni adeguate sulla carenza del sangue per il 21%, il mancato sostegno informato del medico di famiglia per il 13,8% e una scarsa informazione sui luoghi e gli orari per donare per il 10,8%. All’invito a segnalare proposte di miglioramento del servizio il 51,6% degli intervistati ha risposto che gradirebbe si offrisse l’invio on line delle risposte delle analisi, il 18,7% l’apertura del servizio per un giorno festivo al mese e il 16,4% la creazione di un gruppo di donatori per le emergenze.

Per quanto riguarda il gradimento del servizio, il 56% degli intervistati giudica il tempo di attesa accettabile, il 35% breve, l’8,5% eccessivo. L’87% dei donatori ha valutato come buone le informazioni ricevute presso il servizio sul proprio stato di salute (sufficienti per l’11,7%, insufficienti per lo 0.9%) e adeguata la nuova scheda di anamnesi per la selezione del donatore (che invece è troppo lunga per il 21,4%). Ottima (il 66,7%) o buona (il 31,1%)l’attenzione ricevuta dal medico durante l’anamnesi (discreta per l’1,2%). In merito ai cambiamenti effettuati nella struttura e nelle accettazioni sono giudicati migliorativi per il 78,2%, non rilevanti per il 19,8%, con  locali accurati secondo il 95% dei donatori e accettabili per il 4,6%, e ristoro offerto dopo la donazione buono per il 68,5%, discreto per il 23% e modesto per il 5,5%.

APERTURA POMERIDIANA Intanto, per consentire a tutti di donare, e in particolare ai commercianti, il Centro Raccolta di Terni il 15 febbraio resterà aperto anche il pomeriggio dalle ore 14 alle 16. Il servizio pomeridiano (terzo mercoledì di ogni  mese) funzionerà su prenotazione e se si raggiunge un numero minimo di 8 prenotazioni per ogni apertura.

I DATI I dati del mese di gennaio 2017, dopo gli appelli lanciati da Avis e Centro Regionale Sangue, segnalano 795 sacche di sangue raccolto nel SIT di Terni, 93 in più rispetto al 2016 (+93), di cui 475 nel centro raccolta di Terni (+75). Ma i numeri del 2016  testimoniano una forte contrazione, l’unica peraltro registrata dal lontano 2005. Nel 2016 le sacche di sangue raccolto nel SIT di Terni che comprende 4 punti raccolta (Terni, Narni, Amelia, Orvieto)  sono state  8.645, 431 in meno rispetto al 2015 (-4,75%) di cui 4.922  (-8,1%) nel centro raccolta di Terni. 9.027 (-5,1%) sono le sacche trasfuse nella provincia, di cui 6.366  (-0,7%) nell’ospedale di Terni e  2581 nel resto del territorio (-14.8%). Così per far fronte alle esigenze dell’ospedale nel corso dell’anno si era reso necessario acquisire 78 sacche di sangue fuori regione  e 679 dalla regione, dove il Sit di Terni, ne ha inviate 80 (14 in più rispetto al 2015) destinate ad altre strutture ospedaliere che si erano trovate in difficoltà per carenza di donazioni.

CONDIVIDI
  • rOCCO

    I DATI SONO ANNUALI.VERIFICATE SE DA 6 MESI A QUESTA PARTE I QUESTIONARI..I TEMPI DI ATTESA NON SONO LUNGHI,MA BIBLICI.SI ARRIVA ALLE 9 E SI VA ALLA VISITA DEL MEDICO ALLE 12.CON POCHE PERSONE IN ATTESA.è CAMBIATO QUALCOSA,INUTILE NEGARLO.C’è CHI STA IN ATTESA E NON VIENE CHIAMATO PER L’EMOCROMO,CHI INVECE ASPETTA SENZA ESSERE CHIAMATO,SALTANO I NUMERI.INSOMMA AVETE CAMBIATO QUALCOSA, MA IN PEGGIO.COSì FATE PASSARE LA VOGLIA DI DONARE..NON SI PUò ASPETTARE LE 13 PER MANGIARE QUALCOSA E DONARE DOPO COSì TANTE ORE A STOMACO VUOTO.è UN PROBLEMA DI ORGANIZZAZIONE..IO QUANDO SONO ANDATO,PER BEN DUE VOLTE IN DUE MESI E SONO DONATORE ABITUALE, HO ASPETTATO LE 12:40 PRIMA DI DONARE..E MOLTI SI LAMENTAVANO