Parlamento Europeo approva Piano Ue siderurgia, Angelilli: ”Tutelare Ast”

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Parlamento Europeo StrasburgoOggi l’Europarlamento ha approvato il Piano Ue per l’acciaio che punta al rilancio dell’industria siderurgica europea. L’Aula di Strasburgo ha accolto anche alcuni emendamenti presentati dalla vicepresidente Roberta Angelilli insieme al presidente della commissione industria Amalia Sartori. Inoltre la stessa Angelilli ha parlato della necessità di mettere in atto azioni concrete iniziando dalla tutela delle acciaierie di Terni.

Tra gli emendamenti dei due parlamentari: l’introduzione di una certificazione di qualità per i prodotti connessi all’acciaio che sia in grado di tutelare la produzione europea da prodotti non certificati, con l’adozione di politiche di recupero degli scarti della produzione dell’acciaio. E la promozione di misure per la riqualificazione, formazione attiva e apprendimento permanente dei lavoratori per tutelare e garantire le competenze necessarie alla competitività del settore. 

Angelilli afferma: “L’UE è il secondo maggior produttore siderurgico al mondo, con una produzione che supera i 177 milioni di tonnellate di acciaio l’anno e costituisce l’11% della produzione globale. La crisi ha colpito duramente questo settore: a partire dal 2008 si stima che siano stati persi in Europa oltre 65mila posti di lavoro. Per queste ragioni, il ‘Piano Acciaio’ approvato oggi dall’aula di Strasburgo può e deve essere un momento di svolta per le imprese e per i lavoratori europei”.

“Ho seguito con grande attenzione l’iter del Piano – continua Angelilli – nella convinzione che il siderurgico sia decisamente un settore su cui puntare per lo sviluppo delle nostre economie e da tutelare nei confronti della concorrenza asimmetrica e aggressiva dei Paesi Terzi, che spesso non garantiscono nome minime a tutela dei lavoratori e dell’ambiente. Esprimo soddisfazione per l’approvazione di diversi emendamenti che, insieme ad Amalia Sartori, presidente della Commissione Industria del Parlamento europeo, ho presentato alla relazione finale: introduzione di una certificazione di qualità per i prodotti connessi all’acciaio che sia in grado di tutelare la produzione europea da prodotti non certificati, adozione di politiche di recupero degli scarti della produzione dell’acciaio; promozione di misure per la riqualificazione, formazione attiva e apprendimento permanente dei lavoratori per tutelare e garantire le competenze necessarie alla competitività del settore”.

“Il Piano si colloca all’interno di una strategia complessiva che punta a ridare centralità all’industria e al manifatturiero europei, che va sostenuta con forza. Sottolineo però che, oltre alla programmazione di lungo periodo, occorre partire da casi concreti e immediati: soluzione delle molteplici vertenze che interessano gli stabilimenti italiani e ridare un ruolo di primo piano a impianti strategici e di eccellenza come il sito di Terni”, conclude Angelilli.

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