Pendolari Umbria-Roma, Comitato ternano: ”Tante difficoltà e nessuna risposta dalla Regione”

2

Di Damiano Bacci

Il pendolarismo per motivi di studio o lavoro è un fenomeno che interessa moltissimi abitanti dell’ Umbria, circa 26mila secondo il rapporto “Pendolaria 2011” di Legambiente, e purtroppo patisce disagi non indifferenti. Gli utenti sono costretti a combattere abitualmente contro disservizi tecnici di qualsivoglia natura e, malgrado ciò, il supporto da parte di Trenitalia in quanto fornitrice di servizio pubblico e della Regione Umbria verso i propri cittadini manca di risposte e di una volontà concreta di risolvere i problemi. Questa è l’opinione di Massimo Magistrelli, presidente del Comitato Pendolari Ternano, il quale denuncia “tantissimi inconvenienti”.

“Con l’espansione dell’Alta Velocità – afferma Magistrelli – da un anno a questa parte vi è stata una rimodulazione delle fasce orarie con il concentramento dei treni regionali in quella dalle 9 alle 17, lasciando sguarnita quella dalle 18 alle 21 causando il sovraffollamento di alcuni convogli e il sottoutilizzo di altri”. Molti viaggiatori sono costretti ad occupare le carrozze di prima classe o a trascorrere parte del tragitto in piedi, e spesso senza che il personale di bordo passi a controllare. Prosegue Magistrelli: “Il parco rotabile lascia a desiderare e frequentemente si trova in manutenzione. Inutile sperare nei nuovi acquisti che millanta Trenitalia i quali sono destinati alle regioni più grandi”. L’aria condizionata, molte volte spenta o eccessiva, in coppia con le condizioni igieniche precarie dovute alla maleducazione di molti viaggiatori e alla scarsa pulizia contribuisce a rendere odioso il tragitto e ad inviperire i passeggeri. Aggiungiamo un ritardo considerevole associato alla mancanza di informazioni a bordo del treno o dentro la stazione e la frittata è fatta.

“Umbria: ancora in crescita la puntualità dei treni regionali”. Così titolava un comunicato di Marzo 2012 della Divisione  Regionale Passeggeri Umbria di Trenitalia (http://www.fsnews.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=f117a762582f5310VgnVCM1000008916f90aRCRD). Magistrelli ribatte: “I controlli sulla puntualità dei treni vengono  effettuati da Trenitalia, è assurdo che controllore e controllato siano la stessa persona. La Regione deve  verificare questi dati. Abbiamo attivato un servizio di monitoraggio gratuito nel nostro sito www.pendolariumbri.it e speriamo di confutare i dati di Trenitalia.”

La Regione Umbria, con la legge vigente in materia di trasporto pubblico regionale e locale già prevede all’art.33 un Osservatorio della mobilità con il compito di “acquisire, aggiornare, analizzare ed elaborare i dati connessi alla mobilità regionale”. Da questa entità dipendeva il Comitato di Monitoraggio, composto da rappresentanti di Regione, Province, Comuni, aziende e associazioni dei consumatori, sostituito il 6 Aprile 2012 dalla Consulta regionale degli utenti della mobilità, quest’ultima con l’impegno di “individuare le problematiche e le possibili soluzioni emergenti nel sistema della mobilità e dei trasporti sul territorio regionale”. “Non solo non abbiamo avuto dettagli, non sappiamo da chi siano composti questi enti o cosa abbiano deliberato ma le nostre specifiche richieste agli assessorati competenti per risolvere alcuni problemi non hanno ricevuto risposte. Stiamo parlando di un servizio pubblico, ci vuole più chiarezza,” conclude amaramente Magistrelli.

CONDIVIDI