Polo chimico Terni, sindacati: ”Trattativa Basell giunta a stadio finale, manca solo la firma”

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Si è svolto stamani a Perugia un incontro tra l’assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Riommi e le organizzazioni sindacali del comparto chimico per fare il punto della situazione sulla trattativa in corso tra le aziende interessate all’acquisto delle aree industriali della Basell di Terni e la multinazionale. Secondo i rappresentanti provinciali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uilcem “la trattativa sembra ormai giunta allo stadio finale”.

Sergio Cardinali (Filctem Cgil), Francesca Rossi (Femca Cisl) e Franco Di Lecce (Uilcem) in una nota congiunta spiegano che “manca a questo punto solo l’ultimo passo per la sigla di un accordo che, dopo tre anni di impegno dei soggetti interessati, dovrebbe finalmente far decollare il nuovo progetto di reindustrializzazione del polo chimico. La chimica verde della Novamont, la produzione energetica di Terni Energia insieme ad Asm e forse Edison, la piattaforma delle plastiche riciclate del centro Italia della Cosp Tecnoservice, con la collaborazione di Co.re.pla., rappresentano lo zoccolo duro del nuovo polo chimico, che però necessitano dell’apporto produttivo degli altri soggetti presenti Meraklon e Treofan, come protagonisti di quella plastica tradizionale che ancora molto rappresenta sul panorama italiano europeo e mondiale”. E’ proprio su queste due ultime aziende che è concentrata l’attenzione del sindacato e delle istituzioni.

“La Meraklon – spiegano i sindacati – alle prese con il bando di gara per la cessione dell’azienda ad un produttore che ne garantisca l’integrità e la continuità produttiva, anche attraverso un piano di investimenti che rilanci il suo marchio sul mercato nazionale ed internazionale; la Treofan alle prese con un mercato difficile a causa della crisi economica internazionale, ma anche con cambiamenti e riorganizzazioni dei massimi vertici internazionali, con i quali è stato richiesto un incontro prima possibile, per capire strategie ed opportunità”.

Secondo le tre single sindacali di settore “il ruolo dei lavoratori ternani è stato determinante per far sì che all’abbandono di Basell dal territorio, si costruisse un contesto favorevole per il futuro; quei lavoratori ai quali le stesse aziende devono una risposta, a partire dai primi sette ai quali al 31 dicembre scadrà la mobilità e si ritroverebbero disoccupati”. La Regione dell’Umbria si attiverà quindi per convocare subito nei prossimi giorni, i soggetti imprenditoriali coinvolti “per iniziare a dare le prime risposte a livello sociale e sancire finalmente l’inversione di tendenza ponendo fine alla smobilitazione”.

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  • dopo tante delusioni, x scaramanzia non non mi pronuncio, posso solo dire che, se il sindacato e le istituzioni lavorano uniti, senza partigianerie e sottovalutazioni, si possono raggiungere traguardi apparentemente impossibili.

  • Silve Paolo

    fosse la volta buona,se tutto ciò andasse in porto sarebbe la svolta non solo x terni