Prc di Terni: ”Stop a taglio alberi in città” e ottiene intervento Forestale. Critiche per gestione verde pubblico

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Stop al taglio di alberi in città. Nei giorni scorsi Rifondazione Comunista di Terni ha chiesto l’intervento della Forestale per fermare la rimozione, da parte di cittadini privati, di alcuni alberi a San Giovanni e a San Valentino. Inoltre vengono rivolte critiche all’amministrazione comunale per gli alberi rimossi in via della Bardesca  per lasciar posto ad una rotonda. Soprattutto viene chiesto se sia vero che la società incaricata di occuparsi del verde pubblico possa decidere il libertà quali alberi tagliare e poi tenersi anche il legname.

“Il Circolo di Rifondazione Comunista del quartiere San Giovanni – è riportato in un comunicato – ha chiesto ed ottenuto l’intervento del Corpo Forestale dello Stato per fermare il taglio di diversi alberi nella zona compresa tra i quartieri di San Giovanni e San Valentino, iniziato alcuni giorni fa. Non conosciamo il motivo dell’abbattimento: gli alberi erano di diverse dimensioni, grandi e medi, in buono stato di salute, situati all’interno di orti e distanti dal traffico quindi, non costituivano pericolo imminente per alcuno. Sicuramente si tratta di aree private e non pubbliche. Ma questo può bastare a giustificare tutto? Specialmente in una città inquinata come la nostra, con alti tassi di polveri sottili, è possibile che uno o più proprietari, magari per evitare il costo della potatura, possano decidere di tagliare tutte le piante presenti sulla loro proprietà e magari ricevere facilmente le relative autorizzazioni? Il danno che si reca alla collettività, in questa maniera, è grande. Le piante sono parte fondamentale del nostro ecosistema; non sono una cosa ornamentale che si può spostare o eliminare a piacimento. Quali sono i regolamenti in materia? Quali strumenti usare per contrastare simili comportamenti?”.

“Se dagli scempi ‘privati’ – prosegue il Prc – passiamo a quelli ‘pubblici’, le cose non migliorano, viste le numerose segnalazioni sullo stesso argomento, provenienti da varie parti della città, pervenuteci negli ultimi tempi. L’ultimo dei quali è quello di via della Bardesca, vicino Piazza Valnerina, dove tutti gli alberi, presenti all’interno dell’aiuola, sono stati abbattuti per far posto ad una rotonda. Rifondazione Comunista intende approfondire, nei prossimi giorni, la materia e chiede un censimento aggiornato delle piante esistenti in città ed un monitoraggio riguardo il loro stato di salute ed il sistema di potatura delle stesse (più volte, in passato, molto criticato). Corrisponde a verità che la ditta incaricata del verde pubblico è essa stessa a decidere quali alberi abbattere, senza nessun parere terzo, e che il legname risultante rimane di sua proprietà ? Ed in questo caso, non vi è un evidente conflitto di interesse?”.

“Il Prc – conclude il comunicato – chiede un cambiamento di rotta immediato a coloro che hanno le responsabilità in materia e ritiene indispensabile il coinvolgimento diretto delle associazioni ambientaliste, con parere vincolante, nella fase decisionale. Nessun albero venga più abbattuto in città in maniera scriteriata!”.

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  • ma scusate sapete quanto costa alla cosa pubblica, intervenire per i rami rotti pericolosi, pini che cadono da soli con il cattivo tempo, le strade e marciapiedi sempre disconnessi a causa delle radici. Nessuno dice che non sono piante adatte a stare nei pressi delle strade. vanno tolti e sostituiti con altre piante,

    • vediamo la professionalità di sti imbecilli che tagliano “a cazzo” e poi ne parliamo. ma si può potare con la capitozzatura un albero ogni anno o due? è da imbecilli!
      sostituire con altre piante e poi? quanti anni aspettiamo per il verde? terni ha bisogno di pianificare ogni cosa, è una città senza organizzazione di nulla, non ha un piano del traffico e della mobilità, non ha un piano di prevenzione e ne tanto meno un piano di gestione del verde.
      non possiamo dare la gestione del verde a degli incapaci. i rami si spezzano perché sono rami deboli e chi pota non li sa riconoscere. e poi tagliare gli alberi è un crimine.