Quasi la metà dei ternani in sovrappeso. Allarme anche per abuso di alcolici. Convegno Vino&Salute

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Il 44% dei ternani è in sovrappeso mentre il 17,5% della popolazione residente in provincia e d’età compresa tra i 18 e i 69 anni consuma quantità di alcol superiore alla soglia definita dall’Oms (20 g. al giorno per le donne e 40 g. per gli uomini). Alla luce di questi dati, si fa sempre più stringente la necessità di promuovere incontri e momenti di confronto riguardo al consumo del vino e a una corretta alimentazione. Si inscrive in quest’ottica il convegno Vino&Salute, ideato da Farmacia Sociale in collaborazione con l’associazione Vino e salute di Montalcino che si svolgerà il 21 aprile a palazzo Gazzoli.

Abuso di alcolici. Per quanto riguarda il rapporto tra la popolazione giovanile e l’assunzione di bevande alcoliche, i dati forniti dalla Asl 4 mettono un luce un quadro preoccupante: partendo dall’abuso di alcolici, nel 2011 all’unità operativa di alcologia del Sert di Terni hanno avuto accesso 483 persone a cui è stata ritirata la patente per guida in stato d’ebbrezza. Tra questi, coloro a cui è stato ritirato il documento di guida per la prima volta sono 102: è per loro che inizia l’iter necessario per poter riavere la patente.

L’abuso non è solo da ricollegare al vino, ma anche ai superalcolici, soprattutto tra i più giovani. Ci sono poi le persone per le quali, invece, è necessario parlare di una vera e propria dipendenza dall’alcol: nel 2011 gli utenti complessivi sono stati 157, di cui 35 nuovi ingressi. In questo caso l’età degli utenti è compresa tra i 40 e i 50 anni, proprio perché in fasce più giovani a mancare è la percezione del problema. Preoccupante è anche la crescita della percentuale dei giovanissimi che consumano alcol (nella fascia d’età tra gli 11 e i 15 anni). Secondo l’ultimo Profilo di salute della Asl 4 i giovani umbri consumano il 70% di alcolici nel fine settimana iniziando già in giovane età.

Cattive abitudini alimentari. Panorama preoccupante anche riguardo alle cattive abitudini alimentari e alle patologie ad esse legate. Complessivamente si stima che il 44% della popolazione residente nella Asl4 presenti un eccesso ponderale: sempre in occasione della stesura dell’ultimo Profilo di Salute della Asl di Terni, viene evidenziato come il 32% delle persone intervistate risultino essere in sovrappeso, mentre il 12% in stato di obesità. Il 44% dei residenti, quindi, si trova in una situazione a rischio, a fronte del 53% di ternani normopeso e del 3% sottopeso. L’obesità ed il sovrappeso in età evolutiva tendono a persistere in età adulta e a favorire lo sviluppo di gravi patologie quali le malattie cardio-cerebro-vascolari, il diabete tipo 2 ed alcuni tumori.

Negli ultimi 25 anni la prevalenza dell’obesità nei bambini è triplicata e la linea di tendenza è in continuo aumento. Una cattiva alimentazione è nella maggior parte dei casi alla base dell’eccesso ponderale: da qui la necessità di diffondere una cultura del mangiare sano, fondamentale anche in merito alle patologie legate ai disordini alimentari e, in particolar modo, all’alimentazione incontrollata.

Ogni anno il centro per i disturbi del comportamento alimentare della Asl conta circa 140 utenti annui (per il 96% donne). Se spesso ragazze anoressiche o bulimiche sono informatissime su cosa sarebbe giusto mangiare, le pazienti affette da alimentazione incontrollata – circa la metà degli accessi totali – entrano nel circolo vizioso determinato dalla cosiddetta “industria della dieta”: ci si sottopone alla prima dieta da adolescenti per poi seguire i regimi alimentari più strani e più alla moda, spesso fai da te e che, generalmente, non portano ai risultati sperati. Riprendere i chili persi crea sfiducia e ansia, compensate poi con l’assunzione incontrollata di cibo. Da qui l’importanza dell’educazione a una corretta alimentazione: non è possibile stare sempre a dieta, ma è fondamentale seguire quotidianamente una dieta equilibrata, concedendosi anche qualche giornata di “libertà”.

Il convegno Vino&Salute. Il convegno del 21 aprile vuole focalizzare l’attenzione sulla necessità di ritrovare un giusto equilibrio sia in merito al consumo di un prodotto come il vino, sia riguardo all’alimentazione: in entrambi i casi a causare i danni è l’eccesso e la mancanza di una giusta educazione nello scegliere prodotti di qualità, da qui lo slogan del convegno, “Meno&Meglio”. Obiettivo da raggiungere tramite gli interventi dei relatori – tra cui il professor Giuseppe Fatati, responsabile dell’Unità di diabetologia, dietologia e nutrizione clinica dell’ospedale Santa Maria, insieme ad altri professionisti e docenti universitari – si punterà a sottolineare come i prodotti locali, come l’olio extravergine di oliva, assumano sempre più un ruolo di collegamento tra la salute, il benessere della popolazione e lo sviluppo di un territorio. I lavori termineranno nel cortile di palazzo Gazzoli con degustazioni guidate di vino, olio e miele, a cura di famosi enologi e sommeliers di fama internazionale.

Il messaggio principale dell’iniziativa può essere riassunto con uno slogan: bere quotidianamente un buon calice di vino fa bene alla salute; formare ed informare verso una “cultura del bere consapevole e moderato” è indispensabile così come favorire una “cultura del mangiare sano e di qualità”.

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