Regionali 2015, è scontro tra Pd Terni e liste civiche su Andrea Liberati del M5S

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cittaperta Terni dinamicaInizia ad accendersi il dibattito elettorale per le regionali umbre 2015 ma le prime scintille sono tutte interne al centrosinistra ternano e riguardano il candidato presidente del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati. E nel mezzo dello scontro, a margine, un partito politico si è autodefinito semplicemente “associazione” ricordando così indirettamente la vicenda dei finanziamenti pubblici ricevuti da una radio locale.

Tutto nasce da un comunicato di Terni Dinamica che porta la firma anche di Cittaperta ed in cui è salutato come un fatto molto positivo la candidatura a presidente del M5S di Andrea Liberati. Poco dopo arriva una replica al vetriolo da parte del Partito Democratico che prende le distanze dalle due liste civiche, chiede ai consiglieri comunali di Cittaperta di chiarire la propria posizione e lancia parole sprezzanti verso Liberati stesso. A stretto giro è Cittaperta ad intervenire per chiarire che il primo comunicato che ha innescato la polemica era frutto della sola Terni Dinamica, chiarendo di non condividere quanto riportato in quel testo e ribadendo fedeltà al centrosinistra. E’ in questo comunicato che Cittaperta si autodefinisce più volte “associazione” e mai “partito”.

Il fatto, di per sé assolutamente marginale, salta però agli occhi in virtù della vicenda del finanziamento pubblico di Radio Galileo, emittente che tra il 2004 e il 2012 ha ricevuto 3,6 milioni di euro proprio in qualità di organo di informazione del “movimento politico” Cittaperta. Come noto la Corte dei conti ha accusato Leopoldo Di Girolamo, Walter Verini e Carlo Emanuele Trappolino (ed altre 10 persone) di danno erariale per aver permesso all’emittente di percepire soldi pubblici nonostante Cittaperta non fosse un vero partito politico. A questa accusa avevano prontamente risposto i tre esponenti del Partito Democratico sostenendo che non potesse essere la magistratura contabile a stabilire se un’associazione sia o meno un partito politico e sostenendo che Cittaperta lo fosse.

Ecco perché colpisce che oggi Cittaperta abbia deciso di autodefinirsi a più riprese “associazione” e non “partito”. Inoltre, nel momento in cui viene pubblicato questo articolo, alle ore 23, in merito a questa polemica, nel sito di Radio Galileo (cioè il sito web dell’ufficiale organo di informazione di Cittaperta) non è stato pubblicato alcunché.

IL PRIMO COMUNICATO Il primo comunicato che ha acceso la polemica interna al centrosinistra, è firmata coordinamento di Cittaperta Ternidinamica:

“Un nuovo fatto politico di grande rilevanza irrompe nella campagna elettorale per le prossime elezioni regionali. E’ opinione del movimento che la candidatura a presidente regionale per il M5S del ternano Andrea Liberati (unico candidato ternano a tale carica) muta radicalmente gli attori ed i temi del confronto sul territorio ternano ma in fondo anche su tutta l’Umbria. Andrea Liberati ternano, acuto intellettuale, gode seppur da un campo politico contrapposto il rispetto e la stima del movimento. Sicuramente la sua candidatura polarizzerà la sfida su questo territorio.Molto di più degli attori che fino ad oggi si ritenevano più probabili, cioè tra la Marini presidente uscente e Ricci candidato del centro destra, ma soprattutto, a nostro giudizio, tra la Marini e appunto Liberati candidato a presidente del M5S.

Da questo ne discendono alcune semplici considerazioni: la prima è che il territorio ternano si arricchirà comunque di un altro consigliere regionale. Quindi realmente c’è la concreta possibilità che Terni, tra maggioranza ed opposizione, elegga 4 consiglieri regionali con la speranza di arrivare addirittura ad un quinto. Questa opportunità epocale renderebbe Terni fortissima a livello regionale. Con un nono della popolazione regionale potrebbe avere tra un quarto ed un quinto della rappresentanza assembleare. Per questo il movimento fa un appello ai cittadini ternani di partecipare, in controtendenza da quello che è avvenuto alle ultime elezioni, massicciamente al voto qualunque sia il proprio orrientamento politico. Sarà importante che gli eletti di maggiornaza ed opposizione ternani trasparentemente facciano rete per gli interessi di questo territorio convergendo su dei punti qualificanti per lo sviluppo e la crescita, cosa quasi mai avvenuta in passato.

La seconda, che i temi dell’ambiente, dello sviluppo economico, dello sfruttamento idrogeologico del territorio, della promozione turistico culturale e dei diritti civili, immigrazione e sicurezza saranno al centro del dibattito. Detto in poche parole al centro del dibattito ci sarà dunque il concetto di modernità e di modernizzazione economica e civile di questa area e di tutta l’Umbria, situazione questa che fa piacere al movimento Cittaperta TerniDinamica che nel centrosinistra ha da sempre mostrato sensibilità ed attenzione a questi temi sviluppando proposte attuali in linea con i nuovi bisogni della nostrà società ma in maniera però più pragmatica e meno dogmatica del M5S ed anche del centro destra.

La terza, è che il centrosinistra e l’amministrazione comunale a Terni che su questi temi sino ad ora hanno spesso arrancato o inseguito e comunque poche volte hanno espresso una propria visione innovativa ed originale dovranno spingere sull’accelleratore delle riforme con benefici per la vita politica economica e sociale del territorio.

La quarta ed ultima considerazione è che per questi motivi la sfida dei candidati del centrosinistra si fa assolutamente interessante ed innovativa e il movimento appoggerà chi, donne e uomini, sapranno nel centrosinistra meglio esprimere la vocazione di modernizzazione del territorio in chiave liberaldemocratica. Perchè da questo deriva la possibilità di avere una nuova primavera ternana, se Terni con la sua vocozione alla modernità si rimette in moto si rimette in moto tutta l’Umbria, questo ci insegna la storia.

LA REPLICA PD La replica del Partito Democratico di Terni è stata particolarmente dura:

“A seguito del comunicato stampa odierno, ma senza trascurare il diluvio di dichiarazioni con cui Città Aperta – Terni Dinamica sentenzia e giudica tutto, il Partito Democratico di Terni si domanda a nome di chi parli e, soprattutto, se lo faccia d’intesa con la rappresentanza in consiglio comunale eletta nelle proprie liste.

Già perché questo movimento, dopo aver sostenuto il sindaco Di Girolamo alle recenti elezioni comunali e vedere i propri esponenti sedere in consiglio tra i banchi della maggioranza, si lamenta oggi per la presunta mancanza di una visione innovativa da parte dell’amministrazione comunale come se la responsabilità del governo fosse a carico di qualcun altro e non li riguardasse direttamente.

Non pago di questa contraddizione interna, il coordinamento si augura anche che l’attenzione sui temi a loro cari arrivi tramite candidati alla presidenza della Regione dell’opposizione (sebbene ci tengano a chiarire che l’opposizione non abbia proposte pragmatiche quanto le loro…ovviamente!). Follia allo stato puro da parte di un movimento che mostra una liquidità e una trasversalità inutile e preoccupante.

Ai consiglieri eletti nelle loro liste, dunque, si chiede di chiarire la propria posizione, visto che alcuni di essi risultano iscritti a quel Partito Democratico realmente impegnato ad aumentare la rappresentanza ternana nel Consiglio Regionale per un’Umbria più forte. Al responsabile del raccordo tra il movimento le istituzioni, la stampa e le altre forze politiche, Massimo D’Antonio consigliamo, invece, di uscire da questo vortice di contraddizioni in cui si è avvolto fino ad adombrare il sostegno alla candidatura di Andrea Liberati che, più che come acuto intellettuale, spicca ad oggi come ex collaboratore di Enrico Melasecche, polemista per mancanza di prove nonché candidato di riserva del Movimento 5 Stelle”.

LA REPLICA DI CITTAPERTA Cittaperta, con un comunicato inviato in una email firmata Alberto Bersani, scrive:

“L’associazione Cittaperta non intravede ‘fatti nuovi’ nella campagna elettorale per le prossime elezioni regionali determinati dalla investitura a candidato per la presidenza della regione dell’Umbria di Andrea Liberati per il M5S. Ternidinamica ha prodotto in data odierna un comunicato anche a nome di Cittaperta senza concordare con la nostra associazione il contenuto che riteniamo assolutamente non condivisibile con particolare riguardo al giudizio dell’operato delle nostre istituzioni.

L’associazione, grazie anche all’impegno dei nostri rappresentanti in consiglio comunale, in stretta collaborazione con il Comune di Terni e la Regione dell’Umbria, ha affrontato con alto senso di responsabilità tutti i temi di particolare interesse per il nostro territorio. Ne sono un esempio l’impegno sul versante della sanità, dell’ambiente, del commercio, della sicurezza, del traffico e dello sviluppo economico.

Il nostro movimento da sempre è impegnato, unitamente alle istituzioni preposte, per realizzare politiche e servizi a favore della nostra comunità, con particolare attenzione a quelle rivolte al sociale ed ai servizi alla persona. L’Umbria nonostante i tagli inferti dai vari governi nazionali e la pesante congiuntura economica, ha mantenuto un alto livello dei servizi, senza aumentarne i costi ma intervenendo con decisione sulla riorganizzazione e modernizzazione degli stessi.

Questo impegno, unitamente all’attenzione che è stata riservata alla lotta agli sprechi, ha permesso alla nostra regione di scalare importanti posizioni nella classifica delle realtà che meglio operano in ambito nazionale sul versante sanitario e sociale.

La presidente Marini e la sua Giunta in questo mandato legislativo hanno prodotto uno sforzo straordinario, destinando ingenti risorse economiche a favore del nostro territorio con particolare attenzione al settore della sanità (ristrutturazione dell’ospedale di Terni con dotazione tecnologica all’avanguardia di alcuni reparti o servizi, fase conclusiva del project financing per la realizzazione della Città della Salute), al settore delle infrastrutture (Piattaforma Logistica, Terni-Rieti) ed in particolare sul versante della difesa del lavoro (vertenze sul versante della siderurgia e della chimica).

Per queste considerazioni, riteniamo incomprensibile il contenuto di larga parte del comunicato a cui si fa riferimento e diffidiamo per il futuro di firmare anche a nome della nostra associazione nuovi comunicati stampa”.

LA REPLICA DI TERNI DINAMICA In serata Terni Dinamica ha controreplicato:

“In riferimento alle domande poste dal PD, crediamo dal suo segretario comunale, al movimento nella sua nota diffusa alla stampa ieri a seguito del comunicato in oggetto si specifica quanto segue:

alla domanda se il movimento parli a nome dei consiglieri della lista Cittaperta TerniDinamica, la risposta è no. Il movimento nasce da quella esperienza elettorale ma è cosa diversa. Il movimento non rappresenta i consiglieri eletti e viceversa. Quindi ad essi nulla può essere rimproverato rispetto alle posizioni del movimento. Cè un rapporto di stima e collaborazione ma per la trasparenza, l’autonomia e la separazione tra la politica e l’attività amministrativa ognuno è libero di avere una propria posizione. Infatti nessuno degli eletti o l’assessore fa parte del movimento.

Il coordinamento del movimento è una struttura aperta basata sul diritto alla conoscenza e sulla condivisione delle informazioni. Composta da circa 100 persone che provengono in piccolissima parte come iscritti del PD, mentre la maggioranza proviene da un’area laica comprendente il gruppo territoriale ternano ex Scelta Civica per TerniDinamica e dal mondo dell’associazionismo, dell’impresa artigianato e volontariato. Il collante è nel riconoscersi e sostenere l’azione riformatrice del governo Renzi. Seguendo un percorso politico che ha come obiettivo contribuire alla nascita di un nuovo PD aperto alle idee e alle esperienze liberaldemocratiche.

Alla suggestione posta dal PD sulla ‘follia pura’ che l’attuazione degli obiettivi del movimento, ossia quelli di modernizzare la città e l’umbria in chiave europea e liberaldemocratica arrivi anche dai consiglieri eventualmente eletti nell’opposizione la risposta è si.

Crediamo che che la collaborazione per un territorio ed il buon senso nella valutazione di fatti concreti possa essere patrimonio di tutti.

Ricordiamo al PD che la componente ex Scelta Civica del movimento non è ondivaga ne avvolta in nessuna contraddizione ma un anno fa ha fatto una scelta chiara di campo spaccando dolorosamente il partito in Umbria e sostenendo alle europee il PD di Matteo Renzi e alle amministrative Leopoldo di Girolamo. Questa scelta continua a sostenerla sostenendo oggi lealmente la candidatura della Marini alle regionali. Impegnandosi però nel contempo a non rinnegare il programma e le idee che aveva presentato in campagna elettorale e sulle quali, una città più moderna e dinamica, aveva chiesto il consenso alla lista.

Inoltre è vero quello che dice con fastidio il PD, il movimento sentenzia su molto, non su tutto, visto che è formato da cittadini competenti, esprime una posizione appunto su quelle materie che conosce.
Magari il PD vorrebbe che non lo facesse. Ma sono i movimenti che hanno permesso la vittoria del centro sinistra a Terni e hanno tenuto e tengono vivo un confronto identitario e dialettico nel centro sinistra. Ed è stato anche un argine allo scivolamento di tanti elettori verso il centro destra o il M5S o l’astensionismo. Può sembrare bizzarro ma generalmente questa è la dialettica democratica espressa nelle alleanze liberaldemocatiche e socialiste europee.

Dispiace per la scelta di Cittaperta che sappiamo organica al PD di isolarsi dal resto del movimento, scelta che comunque comprendiamo e rispettiamo, sapendo bene però che la stragrande maggioranza delle persone del movimento non è in origine un elettore del PD ma viene da altre esperienze, Scelta Civica, UDC, repubblicani, radicali, M5S e centrodestra.
Al movimento va il merito di aver dato a queste istanze uno sbocco pragmatico nel sostegno al progetto riformista di Matteo Renzi.

Per quanto riguarda i buoni risultati raggiunti dalla Regione Umbria in un periodo di grande crisi manifestati nella nota di Cittaperta nessuno li mette in discussione. Anzi da laici e pragmatici mettendo sul piatto il fatto e il non fatto, la scelta di appoggiare la Presidente Marini significa che comunque il piatto ha pesato dalla sua parte. Ma siamo appunto laici e non crediamo a prescindere. Ed ora siamo in una nuova fase e da questi risultati bisogna ripartire immaginando un futuro migliore. Perchè questa è la narrazione della politica, una visione, una nuova storia, non solo un elenco contabile.

Comunque il 24 aprile il movimento Ternidinamica o magari Cittaperta TerniDinamica se ci saranno ripensamenti dagli amici di Cittaperta si riunirà per decidere quale candidato del centrosinistra appoggiare oltre naturalmente alla Presidente. Valuteremo con serenità se la posizione dei candidati è la stessa della nota del PD che sembra non volere tra i piedi compagni di viaggio non perfettamente allineati ne il loro appoggio o se magari i candidati o alcuni di loro siano interessati ad aprire un confronto costruttivo politico e programmatico con il movimento (ci auguriamo con tutto) o con la parte che resta di TerniDinamica, dell’associazionismo, dell’impresa, dell’artigianato e del volontariato che non è organica a questo PD ternano.

Infine crediamo che la caduta di stile su Andrea Liberati portaborse di Enrico Melasecche, quando di portaborse se ne potrebbero elencare ben altri, non è da quel grande e moderno partito di stampo europeo che dovrebbe essere il PD che immagina Matteo Renzi e che anche noi nel nostro piccolissimo ambito vogliamo contribuire a costruire. Tuttavia crediamo che ragionando a freddo il PD possa trovare migliore equilibrio nel valutare le opportunità che il cambiamento anche in parte doloroso e problematico, porta con se. Nuove idee nuova forza e ritrovata vitalità. Per questo senza rancore alleggeriamo la polemica e concordiamo con l’ironia del bravo giornalista che ha cosi commentato l’uscita del PD contro il movimento: …’E qui forse, al Pd ‘slitta’ un po’ la frizione…’.

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