Riforma sanitaria dell’Umbria, Provincia e Comune insieme: ”La Asl rimanga a Terni”

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Si sono riuniti oggi a Palazzo Bazzani, i consigli provinciale e comunale di Terni per discutere delle riforme istituzionali dell’Umbria e del sistema sanitario regionale. Nella riunione è stato approvato l’ordine del giorno con cui, tra l’altro, si afferma la necessità di mantenere a Terni la sede amministrativa dell’Asl, esprimendo netta contrarietà alla paventata dislocazione a Foligno.

Nel dettaglio i due consigli chiedono “una forte accelerazione sulla necessità di partire da un’organica riforma dei livelli istituzionali regionali con la creazione di 2 provincie equilibrate sia a livello strutturale che dimensionale per far fronte ad un’esigenza ancora più stringente di organizzazione e governo equilibrato del territorio”.

Inoltre, Provincia e Comune, tengono a sottolineare che la tenuta del complesso sanitario umbro si giocherà sempre più nella capacità della Regione e dei suoi territori di essere cerniera con altre realtà territoriali dove in questo quadro appare assolutamente strategico il rapporto della provincia di Terni con il Lazio.

I due consigli, in concreto, rimarcano il fatto che tale riforma deve assicurare il mantenimento della sede della Asl a Terni, lo sblocco dei fondi anche attraverso un finanziamento pluriennale necessari ad una ristrutturazione straordinaria della azienda ospedaliera ternana, apertura della sede della facoltà di Medicina e la definitiva concretizzazione, in tempi e modi certi, della realizzazione dell’ospedale Narni-Amelia che, insieme a quello di Orvieto, dia vita ad una moderna rete ospedaliera.

Obiettivi simili erano già stati avanzati poche ore prima dagli esponenti dell’Idv Terni che, con una nota,  affermavano la necessità di una “riforma che preveda in maniera puntuale due aspetti cardine: la trasparenza della gestione e la previsione di strumenti efficaci di valutazione e controllo”. Oltre a tale traguardo, secondo il segretario cittadino Tommaso Filidei e il presidente del circolo del partito Maurizio Boschetti, sono importanti investimenti volti a migliorare la qualità sanitaria locale, soprattutto per le condizioni di degrado in cui si trova l’ospedale, per le carenze in termini di strumentazione diagnostica, gli addii verificatisi o paventati di importanti elementi del personale medico all’interno dell’azienda ospedaliera e  il mancato avvio della nuova sede di Medicina. “Sono tutti elementi che segnalano l’urgenza per il territorio ternano di avviare la fase di riforma”. Infine, i membri ternani del partito di Di Pietro, chiedono il mantenimento del ruolo centrale che ha la città con la sede Asl4, “senza fughe poco giustificabili verso altri lidi”.

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