Rossi risponde al sindaco: ”Manca l’ambizione, Terni deve tornare a sognare”

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“La nostra città ha bisogno innanzitutto di tornare a sognare con forza, ambizione e determinazione in un futuro migliore”. A pensarlo è il coordinatore comunale del Pdl, Michele Rossi, che con una nota risponde alla lettera aperta del sindaco Leopoldo Di Girolamo.

“Il fallimento e l’inadeguatezza di questa amministrazione – scrive Rossi – sono sotto gli occhi di tutti e ad esempio non sarà un rimpasto di Giunta dettato ancora dai partiti, che imporranno personaggi sconosciuti e scevri delle varie materie, a recuperare  anni di mala amministrazione”.

Rossi sembra implicitamente prendere le distanze anche dal coordinatore provinciale del Pdl Alfredo De Sio, che aveva proposto un patto con la maggioranza lasciando intendere di essere pronto a collaborare al piano strategico lanciato da Di Girolamo. “Il piano strategico del Sindaco, così come qualsiasi altra idea di questa amministrazione, manca essenzialmente di forti e nuove aspirazioni, si riportano vecchi argomenti che si trascinano da anni; non una novità, non un progetto o un’idea di città diversa”.

Quello di cui avrebbe bisogno Terni non è quindi un patto tra maggioranza e opposizione ma “di guide amministrative capaci di incarnare sogni e di parlare al cuore dei cittadini; capaci di ridare speranza e di impegnarsi, ben oltre i tanti proclami, alla creazione di un reale, concreto e nuovo modello di città. Si deve poi spezzare quel sistema città-partito che ci soffoca, per far finalmente largo ad una città che crede in se stessa, nella sua forza, nelle sue possibilità e potenzialità”.

“Ciò che manca principalmente a questa città è l’ambizione! Certo non può esserci ambizione in una classe politica modesta e debole, che non si distingue per autorevolezza ma si caratterizza uniformemente per limitatezza, incompetenza, dilettantismo e inadeguatezza”. Terni negli anni si è trasformata “sempre più una città ‘calimero’ capace solo di piangersi addosso e incapace di reagire, dove i cittadini sono considerati ‘granaio’ di voti da mettere a sistema o da vessare quando ce n’è bisogno, sfruttando magari la loro non conoscenza (vedi vicenda sulla pubblicità o autovelox) o  dove solo i più furbi e scaltri fanno i loro affari”.

Per Rossi “ciò che serve a far sognare una città non sono i soldi, ma le buone idee e le persone che con caparbietà possono concretizzarle. Qui si continua a collezionare occasioni mancate da San Valentino alle manifestazioni di ricordo del grande campione Libero Liberati così come le dimenticate risorse turistiche. Terni deve tornare ad essere una città ambiziosa che punta a obiettivi alti, che non devono apparire irraggiungibili a priori, perché nulla è impossibile. Per guardare al futuro con fiducia, occorre tornare a sognare”.

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