San Gemini: sindaco Grimani fa un bilancio dei 5 anni e si dice disponibile a ricandidarsi

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leonardo-grimani-sindaco-san-geminiL’attuale primo cittadino di San Gemini, Leonardo Grimani, si dichiara pronto a rivestire il ruolo di sindaco per altri 5 anni- Lo fa attraverso una lettera inviata al segretario del circolo Pd del borgo ternano in cui dà la propria disponibilità a continuare il lavoro svolto sin qui, elettori permettendo.

Nella lettera Grimani fa un bilancio del suo mandato premettendo che i cinque anni trascorsi, “sono stati i più difficili degli ultimi cinquant’anni”. Nonostante ciò, scrive il primo cittadino, “la pressione fiscale è rimasta inalterata”. Infine, qualora venisse rieletto, Grimani dichiara che il suo massimo impegno e quello della sua amministrazione, sarà volto al rilancio della Sangemini, al rilancio del settore turistico e all’elaborazione di un progetto, insieme ai Comuni di Terni e Narni, di rilancio delle medie e piccole imprese del territorio.

Di seguito alcuni stralci della lettera di ricandidatura dell’attuale sindaco di San Gemini, Leonardo Grimani, inviata al segretario del circolo Pd del borgo ternano:

“Intendo offrire al Partito Democratico e alla città di San Gemini la disponibilità a svolgere un nuovo mandato da sindaco. La mia non è un’autocandidatura, anche perché penso che le persone sono importanti se funzionali a dei progetti chiari e condivisi. Credo che sarà fondamentale costruire un nuova prospettiva politica da offrire alla città basata su una larga condivisione, a partire dal Partito Democratico, con l’obiettivo di dar vita ad una rinnovata coalizione di centrosinistra. Quelli trascorsi sono stati cinque anni difficilissimi, probabilmente come ha ricordato recentemente il sindaco di Perugia, i più complicati degli ultimi cinquant’anni. Gli enti locali sono stati sottoposti a tagli indiscriminati e il susseguirsi di riforme legislative senza soluzione di continuità ha determinato enormi difficoltà all’attività dell’ente e dei suoi funzionari”.

“Nonostante queste difficili condizioni possiamo dire di consegnare ai cittadini un bilancio in ordine, caratterizzato da una forte riduzione dei residui attivi e delle entrate una tantum,  nonché da una contrazione dell’indebitamento, sia in termini assoluti che pro capite. Nonostante si sia ridotta di molto la possibilità di spesa abbiamo voluto caratterizzare la nostra azione mantenendo inalterata la pressione fiscale. Nello specifico,  non abbiamo alzato il valore dell’addizionale Irpef ferma allo 0,4% ed è un fattore rilevante il fatto che a San Gemini non si sia pagata la mini Imu come invece è avvenuto in altri 2.400 comuni italiani. Cosi come aver mantenuto il sistema di tassazione dei rifiuti attuale senza passare a Tares ha consentito di evitare i corposi rincari che hanno riguardato gli altri comuni. In particolare i cittadini sangeminesi e le attività produttive hanno potuto beneficiare di tariffe fino a cinque, sei volte più basse rispetto a quelle subite dai cittadini degli altri comuni”.

“Con l’affidamento per la redazione del nuovo Piano Regolatore Generale e con la sottoscrizione della convenzione con l’Università della Sapienza di Roma per la realizzazione di studi progettuali sul centro storico, abbiamo posto le basi per lavorare ad una rivisitazione della pianificazione urbanistica della nostra città con l’obiettivo di realizzare un nuovo disegno di sviluppo per la San Gemini del futuro.

“Il tema dello sviluppo economico catalizzerà l’impegno della prossima amministrazione. Il rilancio della Sangemini, sul quale il sottoscritto ha profuso il massimo impegno,  sarà accompagnato dalla nostra attività volta a stimolare l’impegno a concretizzare le opportunità sul fronte turistico ricettivo. Con i comuni di Terni e di Narni lavoreremo per un progetto comune di rilancio di tutto il nostro sistema produttivo con attenzione alle tante piccole e medie imprese presenti imprese quelle commerciali e artigiane. Siamo stati un’amministrazione che ha fatto della sobrietà un tratto dominante e qualificante azzerando spese per consulenze, rappresentanza, missioni e riducendo sensibilmente le indennità di carica sin dal 2011. Sullo sfondo di tante altre importanti attività ritengo quindi  di avere le motivazioni e la convinzione per offrire a san Gemini ancora cinque anni di intenso lavoro. Fare il sindaco, peraltro in un contesto socio economico difficile, ha rappresentato un’esperienza dall’alto valore umano e morale che ritengo debba essere ancora portata compiutamente a termine. Colgo quindi l’occasione per offrire al Pd la mia disponibilità ad una nuova candidatura con l’impegno di seguire con il rispetto dovuto il percorso che il partito vorrà intraprendere”.

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