Scelta Civica Terni, prosegue lo scontro, Grisci: ”Attacchi contro me e il rinnovamento”

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Chiara Grisci Sc TRProsegue lo scontro interno a Scelta Civica Terni. Ieri il gruppo territoriale ternano con una dura nota aveva sostanzialmente scaricato la coordinatrice provinciale Chiara Grisci definendo l’incarico da lei ricoperto “frettolosamente attribuito e da rivedere”. Oggi è la stessa Grisci a rispondere per le rime bollando quelle dichiarazioni come “una delegittimazione totalmente infondata” che rappresenta “una grave violazione di tutte le regole previste dallo statuto di Scelta Civica”.

Per Grisci “si tratta solo di un tentativo, peraltro inutile, di demolire non soltanto me personalmente ma anche, e soprattutto, un progetto politico di rinnovamento che evidentemente risulta indigesto a qualcuno con necessità di auto-rinnovamento. Io – continua il segretario provinciale – svolgo il mio ruolo in piena legittimità, rappresentando la maggioranza del coordinamento provinciale, che è l’unico organo legittimato, in questa fase, alla definizione delle linee politiche; inoltre – rimarca Grisci – ad essere membro della Direzione Nazionale è la sottoscritta, e non il coordinatore regionale Elia Giovanni Orsini, come erroneamente apparso sulla stampa”.

In merito alle ragioni della polemica, Grisci afferma: “C’è chi sta tentando di delegittimare una politica nuova e di rottura, che garantisca a Terni un cambiamento concreto e non di facciata, e che segni quindi una necessaria discontinuità con tutto l’apparato tradizionale della vecchia partitocrazia locale; evidentemente questo progetto (che è la ragion d’essere di Scelta Civica) nuoce all’interesse personale di qualcuno”.

Per quanto riguarda l’attacco relativo al suo passato in Futuro e Libertà, Grisci ritiene che non ci sia “alcuna contraddizione tra il mio percorso politico personale e l’attuale posizionamento di Sc a livello nazionale: quello di Scelta Civica è un progetto laico riformista di stampo europeo, un progetto che ha attinto anche al tentativo riformatore di Gianfranco Fini. Ricordo infatti – conclude Grisci – che il portavoce politico di Sc è il senatore Benedetto Della Vedova, che di Futuro e Libertà è stato capogruppo alla Camera: chi polemizza dovrebbe almeno conoscere la storia del partito a cui dice di appartenere”.

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