Segnali di pace nel Pdl dopo autosospensione di 5 consiglieri. De Sio risponde duramente a Melasecche

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Arrivano segnali di distensione nel Pdl. I cinque consiglieri comunali che venerdì si sono autosospesi dalle attività di partito hanno incontrato i vertici provinciali Alfredo De Sio ed Enrico Masciarri ed il capogruppo in regione Raffaele Nevi. Non c’è ancora la pace ma il neo coordinatore comunale, Dario Guardalben, ha il compito di recuperare i dissidenti Brizi, Biscetti, Fatale, Orsini e Salvati. Sembra però difficile che tutto possa rientrare senza che il coordinamento provinciale adotti dei cambiamenti nella gestione del partito, percepita come personalistica e unilaterale, soprattutto dopo la pretestuosa estromissione di Michele Rossi.

Sulla vicenda era intervenuto anche il consigliere comunale Udc Enrico Melasecche auspicando che nel Pdl non prevalesse “una linea di ammiccamento al potere locale preferendo una posizione morbida, morbidissima, di stampo puramente consociativo lasciando così il compito difficile ed impegnativo di tenere testa al potere di Palazzo ad una sola parte della minoranza”.

Alfredo De Sio, piccato dalle dichiarazioni di Melasecche, domenica scorsa ha risposto con forti dosi di sarcasmo. “Eravamo in ansia per non aver ancora ascoltato l’Udc o meglio il ‘Melasecche  pensiero’ in merito alla dialettica che si sta svolgendo all’interno del Pdl . Francamente non ne sentivamo la mancanza ma ora, dopo aver letto il suo illuminante sermone, ci  sentiamo tutti più tranquilli”.

Una risposta, quella di De Sio, incentrata su critiche all’attività politica di Melasecche più che nel merito delle dichiarazioni dello stesso: “Del resto la lezioncina su come si fa l’opposizione nessuno meglio di lui può insegnarla ad altri,  visto che l’ha esercitata più volte anche quando il Sindaco si chiamava Ciaurro  o quando ha preferito correre da solo alle ultime elezioni comunali per poi  lasciare ‘pilatescamente’ libertà di voto al ballottaggio tra Baldassarre e Di Girolamo. E’ davvero singolare che l’UDC  parli di opposizione dura e pura alla sinistra quando a più riprese palesemente e sottobanco smania per l’allargamento della maggioranza al Comune di Terni e soprattutto quando a livello nazionale come regionale è propugnatrice del nuovo corso della “politica dei due forni” a seconda delle convenienze. Il Popolo delle Libertà – continua De Sio – ha sempre esercitato un’opposizione vera e alla luce del sole, senza demagogici e strumentali atteggiamenti  fatti di politiche urlate e disfattiste  che non incantano più nessuno. Ecco perché  ci corre l’obbligo di rispedire al mittente giudizi e pagelle che solo gli elettori possono dare e che, per quanto riguarda l’UDC e Melasecche, sono state  già ampiamente espresse dai cittadini con risultati deludenti”.

De Sio ammette poi la presenza di qualche problema per poi tornare ad attaccare il consigliere Udc: “C’è certamente consapevolezza della fase delicata che tutti i partiti stanno attraversando ed anche al nostro interno  c’è necessità di fare chiarezza. Una chiarezza  che la classe dirigente del partito intende esercitare con tutti, anche se alcune esasperazioni appaiano  per certi versi forzate ed incomprensibili. Rispetto al passato siamo però più fiduciosi, infatti da quando il Consigliere Melasecche ha preso strade diverse dalle nostre la dialettica ed il  rispetto sono tornati ad essere elemento costante e praticato della vita di partito e tutto questo rappresenta già un buon presupposto per ogni costruttivo ed auspicabile confronto interno”.

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