Sit-in del Comitato No Inceneritori: ”Comune voterà documento contro riaccensione inceneritore”

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Il Comitato No Inceneritori, insieme a rappresentati di WWF, Italia Nostra e CittadinanzAttiva e accompagnati da decine di comuni cittadini, ieri pomeriggio ha fatto sentire le proprie ragioni alle istituzioni locali. Durante un sit-in organizzato fuori Palazzo Spada hanno nuovamente manifestato la loro contrarietà alla riaccensione dell’impianto di incenerimento di Maratta Aria Spa (ex Terni Ena) per poi ottenere una sospensione del Consiglio comunale nel corso della quale hanno incontrato il presidente, i capigruppo del Consiglio e il sindaco Leopoldo Di Girolamo.

I rappresentati delle associazioni contrarie all’incenerimento hanno preso atto dell’impegno assunto ufficialmente che prevede che due consiglieri, uno di maggioranza e uno di minoranza, sottoscrivano un documento per consentirne la messa in discussione entro in quindici giorni. Si tratta di un atto in cui si chiede di esprimersi in merito al seguente punto: “Il Consiglio Comunale ritiene che la riaccensione dell’impianto di incenerimento non è opportuna”.

In una nota le associazioni spiegano che “la mobilitazione contro la riaccensione dell’inceneritore e per la tutela della salute dei cittadini è permanente, poiché vogliamo che venga votato il nostro e non un altro testo. Saremo ovviamente presenti durante la seduta e invitiamo la cittadinanza a partecipare e a vigilare”.

L’iniziativa del Comitato No Inceneritori, WWF, Italia Nostra e CittadinanzAttiva è anche una risposta alla recente delibera della Giunta regionale che ha “corretto” il piano d’ambito approvato dall’Ati 4 lo scorso agosto tornando a parlare della possibilità di bruciare rifiuti a Terni (qui l’articolo). Da questo punto di vista il sit-in e l’incontro con le istituzioni sembra aver già portato delle conseguenze. Paolo Grassi del Messaggero riferisce infatti di un’apertura da parte dell’assessore regionale Silvano Rometti a cambiare il piano regionale dei rifiuti: “Se la differenziata continua a crescere e si continua a produrre meno rifiuti ed a migliorare sulle tecnologie, nei prossimi anni si può pensare anche a cambiarlo”.

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